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ROMA IN UN GIORNO: CIBO, STORIA E DISTILLATI

Breve guida per vivere la “Città Eterna” alla scoperta di siti di interesse storico, archeologico e architettonico con alcune pause golose

Una città talmente grande da avere una estensione territoriale pari a quella di altre 5-6 città italiane messe assieme. La ‘grandezza’ (in tutti i sensi) di Roma è cosa nota, e spesso le distanze tra i quartieri, a cui è necessario sommare una viabilità a dir poco critica, scoraggiano residenti e turisti dal programmare determinati spostamenti per visitare i luoghi di interesse della Capitale.

È anche vero però che tante attrazioni di interesse storico, archeologico e culturale sono concentrate nella zona centrale di Roma, e immaginare un itinerario che in un solo giorno possa permettere di girare in maniera soddisfacente non è poi così utopico. Chiese, piazze, palazzi storici e siti archeologici da visitare concedendosi alcune pause golose per scoprire anche le tante proposte del ricco scenario enogastronomico capitolino. Ecco quindi il nostro tour alla scoperta delle bellezze di Roma.


Il Lungotevere con il Vaticano sullo sfondo

Tante strade partono da Termini

Se ‘tutte le strade portano a Roma’, possiamo con buona certezza dire che ‘tante strade partono da Termini’, nel senso che la principale stazione della città resta il miglior punto di partenza per chi, in poche ore, vuole vedere passeggiando a piedi quante più cose. Percorrendo infatti via Cavour in direzione Fori Imperiali si ha la possibilità di ammirare la Basilica papale di Santa Maria Maggiore e il rione Monti, uno dei simboli della movida romana, quartiere suggestivo da visitare anche di giorno grazie all’intersezione di tante piccole vie lungo le quali si alternano vari stili architettonici.

Prima della partenza è però buona norma fare una bella colazione, e quindi nei pressi di Piazza Vittorio in zona Esquilino la tappa obbligata è quella di Regoli per mangiare il suo famoso maritozzo.


I maritozzi della Pasticceria Regoli

Dai Fori a Campo dei Fiori, dalla tradizione al pastrami

Riempita la pancia, toccherà poi agli occhi riempirsi della bellezza dei Fori Imperiali, la vasta area archeologica che racchiude una serie di piazze e monumenti edificati tra il 46 a.C. e il 113 d.C., sedi delle attività politiche della Roma Antica. Un significativo ‘segmento’ a cui due poli opposti ci sono il Colosseo da una parte, per il quale non servono parole, e Piazza Venezia dall’altra, sede di storici avvenimenti non solo della città di Roma ma dell’Italia tutta (basti pensare al ventennio).



Qui è possibile ammirare l’Altare della Patria e, nel periodo natalizio, il maestoso albero di Natale che impreziosisce lo scenario. Percorrendo alcuni metri in direzione Corso Vittorio si giunge a Largo Argentina e Campo de’ Fiori, altre imperdibili tappe anche dal punto di vista gastronomico grazie alla presenza di Roscioli, storica insegna capitolina che offre due diverse opportunità per il pranzo: il forno per la golosa pizza rossa e altri lievitati, la Salumeria e Ristorante con l’incredibile selezione di materie prime e un menu che strizza l’occhio alla tradizione (ne avevamo parlato anche qui).

Ci sarebbe però una intrigante alternativa, uno di quegli indirizzi da ‘insider’: parliamo del Bar del Cappuccino di Via Arenula dove dagli anni ’70 viene servito il miglior pastrami della città!


L'interno della Salumeria Roscioli (© Alessandro Nabile)
L’interno della Salumeria Roscioli (© Alessandro Nabile)

Tra Piazza Venezia e Piazza del Popolo

Dopo la pausa pranzo, tornando in Piazza Venezia, ci si può incamminare in direzione Fontana di Trevi, passando per via del Corso e via delle Muratte. Una delle fontane più famose al mondo, celebre per la sua imponente straordinaria bellezza ma anche per essere divenuta protagonista di famose scene di film indimenticabili.

A breve distanza si trova il Pantheon, costruito dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 125 d.C. sui resti di un precedente tempio dedicato al culto di tutti gli dèi, al suo interno, sulla sommità della cupola di calcestruzzo, è presente il conosciuto oculo. A soli due minuti di distanza è possibile visitare Piazza Navona, ammirando lungo il percorso vari palazzi governativi tra i quali Palazzo Madama, sede del Senato.


Il giardino dell'hotel Locarno
Il giardino dell’hotel Locarno

Con le forze residue ci si può nuovamente dirigere in direzione di via del Corso per giungere in Piazza del Popolo, una delle più celebri piazze di Roma, ai piedi del Pincio. La piazza e la sua porta sono un ottimo esempio di “stratificazione” architettonica, un fenomeno originato dai continui avvicendamenti dei vari pontefici, la cui elezione comportava modifiche e rielaborazioni dei lavori edilizi e viari.

Aperitivo con la storia

Sulla piazza si affacciano ben tre chiese, la più antica delle quali è la basilica di Santa Maria del Popolo, a lato della porta omonima, ma meritano una menzione anche la Fontana della Dea Roma e la Fontana del Nettuno.

Qui è possibile fare aperitivo nel giardino interno dell’Hotel Locarno, dove è possibile trovare una carta dei cocktail di assoluto rilievo e una proposta gastronomica in perfetta armonia con i drink. Giunti a sera sorge un amletico dilemma: cenare o non cenare?


La sala del ristorante Acquolina
La sala del ristorante Acquolina

Dopo maritozzi, pastrami e aperitivo potrebbe presentarsi l’occasione giusta per regalarsi un’esperienza culinaria di alto livello, optando per uno dei due ristoranti stellati di zona. Acquolina (2 stelle Michelin) con la cucina di Daniele Lippi con i sapori del Mediterraneo, o All’Oro (1 stella Michelin) con la divertente cucina di Riccardo Di Giacinto, capace di interpretare in maniera moderna ed elegante la tradizione romana (e non solo).

Classe 1975, napoletano di nascita, romano d’adozione. Laureato in statistica, giornalista e critico enogastronomico, collabora con varie testate nazionali (Forbes, Cook_inc., Italia Squisita, Gruppo Food) e con alcune guide di riferimento (L’Espresso). Appassionato di cucina, non disdegna metter le mani in pasta anche se preferisce assaggiare pizze e dessert. Sulla sua tavola non manca mai il vino ma se si sposta sul divano il calice lascia il posto ad un cocktail.

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