Canzoni di Natale cover
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HIT DI NATALE E SORSI SPIRITOSI

Cosa sorseggiare mentre ascoltate le vostre canzoni di Natale preferite (in compagnia)

Puoi provare a scampare agli addobbi di Natale più fastidiosi, quelli che trasformano il tuo quartiere in una versione stagionale e senza matrimoni-lampo di Las Vegas, e sfuggire ai film natalizi non è più un problema grazie alla tv on demand (se poi vi piacessero, eccovi qui la nostra carrellata).

Alle onde sonore però è difficile sottrarsi e a partire da inizio dicembre – tanto lo sappiamo – ne restiamo circondati, sulle note delle più celebri melodie di Natale. C’è chi le ama e chi proprio non ne vuole sapere, ma il loro successo è innegabile e ce ne sono tante, per tutti i gusti, un po’ come i tanti sorsi spiritosi che vi si possono accompagnare.

Ne abbiamo messe assieme alcune tra quelle che ci piacciono di più, provando a darvi dei consigli per gli assaggi meditativi e – speriamo – forse anche qualcosa in più.


Christmas (baby please come home) di Darlene Love

Christmas (Baby Please Come Home) – Michael Bublé

Scritta da Phil Spector, Ellie Greenwich, Jeff Barry e incisa da Darlene Love, il brano Christmas (Baby please come home) viene condizionato da un insolito destino. Il 22 novembre 1963 esce come singolo all’interno dell’album A Christmas Gift for You from Philles Records, ma proprio nello stesso giorno l’assassinio del presidente Kennedy scuote gli Stati Uniti, frenando anche gli ascolti della canzone, che viene ripubblicata circa un mese dopo in versione rivisitata come Johnny please come home, in onore del compianto presidente.

Nel corso degli anni il brano si inserisce nella rosa dei classici natalizi, prestandosi a diverse reinterpretazioni. Tra le più celebri c’è senz’altro quella della band irlandese U2, incisa nel 1987 (il video a questo link) e inserita nell’album A very Special Christmas, realizzato a sostegno dei giochi paraolimpici. Ma forse una delle più ascoltate è proprio quella di Michael Bublé, grande interprete della musica jazz e swing, che non si è sottratto neanche a hit.


Christmas (baby please come home) di Michael Bublé

Per accompagnare queste note scegliamo quindi una ricetta e un brand che ricordino il passato, rivisitati in chiave moderna, come il Vermouth Ballor 1856. Il marchio Freund, Ballor & C.IA., fondato a Torino nel 1856 dagli amici Paul Ballor, Henry Freund e Emilie Roussette, è infatti tornato a nuova vita grazie al rilancio da parte della padovana Bonollo (qui il nostro approfondimento) e questo piacevole vermouth – realizzato secondo la ricetta originale – ci accoglie con note speziate e gradevolmente ossidative, un po’ come la nostra canzone.

Feliz Navidad – José Feliciano

Procediamo incontrando gli anni Settanta, quando il cantautore e chitarrista portoricano José Feliciano scrive Feliz Navidad. Il brano si rivela negli anni una delle hit natalizie di maggior successo, tanto che nel 2010 entra anche nella Grammy Hall of Fame, confermandosi una delle più ascoltate a livello mondiale.


Feliz Navidad di José Feliciano

Poco dopo l’uscita di Feliz Navidad Feliciano fa anche il suo arrivo al Festival di Sanremo, esibendosi con Che sarà. Non sarà l’unica comparsa sanremese per l’artista, che nel 2012 ripropone sul palco dell’Ariston lo stesso brano, duettando assieme ad Arisa (il video a questo link).

Nel frattempo, Feliz Navidad gode di una serie di autorevoli reinterpretazioni. Michael Bublé non se l’è certo fatta scappare, ma noi segnaliamo soprattutto quelle nostrane, da Al Bano e Romina Power (il video completo qui) fino all’intramontabile Raffaella nazionale.


Feliz Navidad di Raffaella Carrà

Cosa abbinare? A questo punto la scelta migliore potrebbe essere uno spirito che ci porti in un’atmosfera latina, ma con le radici ben piantate – per davvero – in terra nostrana. Agalìa è un distillato 100% siciliano di agave sisalana e altre botaniche siciliane. No, toglietevelo dalla testa, non è la versione sicula di un mezcal.

È qualcosa di diverso che dai tavoli di degustazione di Spirito Autoctono abbiamo visto crescere e migliorare anno dopo anno (e che abbiamo anche premiato con l’Ampolla d’Oro 2023). Per cui, qualunque versione di Feliz Navidad stiate ascoltando, tenete a mente che ciò che avete nel bicchiere non è una cover. Salute, “prospero año y felicidad”.

All I Want for Christmas Is You – Mariah Carey

È un vero super tormentone di Natale. Campanellini, fiocchi di neve, maglioni rossi e slitte… una di quelle hit che quando iniziano a passare alla radio, sai che non c’è scampo e che le Feste (con la maiuscola) sono ufficialmente arrivate. Uscito nel 1994, All I want for Christmas is you di Mariah Carey è uno dei singoli più venduti della storia. A circa venti anni dall’uscita aveva guadagnato oltre cinquanta milioni di royalties e venduto 16 milioni di copie. Ora, pensate a quante volte continuate a sentirlo ogni anno in questo periodo…


All I want for Christmas is you di Mariah Carey

State ancora pensando a Bublé? Ebbene sì, ha messo le mani anche su questa, duettando proprio con la star principale (qui il video). Mentre ve l’ascoltate, vi riportiamo sulla retta via con un sorso che a Natale è perfetto perché racchiude tutto, dalle dolcezze alla speziatura, dalle morbidezze ai tratti più ruvidi. Il Vermouth di Torino Superiore Riserva Excelsior di Bordiga, Ampolla d’Oro 2023 della nostra Guida. E fate felici anche quelli a cui non piacciono né la Carey né Bublé.

Let it Snow! – Frank Sinatra

Passiamo alla classicità, quella intramontabile di Frank Sinatra. La sua voce calda e confidenziale la interpreta per la prima volta nel 1950, ma il pezzo è precedente. Scritto nel 1945 da Sammy Cahn e Jule Styne, era stato originariamente interpretato da Vaughn Monroe.

Qualora ve steste chiedendo, sì Bublé ha ovviamente interpretato anche questa (il video a questo link), ma tra le altre cover più illustri segnaliamo quella da Dean Martin, che l’ha cantata negli anni Sessanta.


Dean Martin

A un classico musicale non possiamo che abbinare un grande classico gustativo, brandy, uno degli spirits italiani per antonomasia. Di questo distillato di vino abbiamo avuto modo di parlare recentemente, in due articoli a firma di Marco Zucchetti (qui la prima parte e qui la seconda). 

In questa occasione, il consiglio ricade su un brand storico, Vecchia Romagna, con la sua Riserva 18, Ampolla d’Oro per Spirito Autoctono La Guida 2023. Un blend da diverse botti invecchiate per 18 anni, con passaggio finale in legni ex-Amarone della Valpolicella. Un sorso d’altri tempi, un po’ come la voce di Sinatra. 


Frank Sinatra

Thank God It’s Christmas – Queen

Cambiamo registro. Scritta da Brian May e Roger Taylor, Thank God It’s Christmas esce nel 1984 e resta ancora oggi una canzone molto amata dai fan di una delle più grandi rock band della storia, i Queen. Il brano esce inizialmente come singolo, per fare poi la propria comparsa all’interno del Greatest Hits III della band nel 1999. Non c’era mai stato un video ufficiale abbinato alla hit, finché qualche anno fa, nel 2019, il gruppo lo riedita facendone uscire un’animazione video attraverso il proprio canale Youtube.

Nella clip, le luci di una città sotto la neve con il testo della canzone che si illumina in primo piano. L’inquadratura corre sulle finestre di un condominio, in cui ogni inquilino celebra il Natale a modo proprio. Alla fine del video, tutti si riuniscono assieme sul tetto a guardare il panorama. Il concept è di Taylor e di May, mentre il video è opera degli animatori Justin Moon e Drew Gleason. 


L’animazione di Thank God it’s Christmas dei Queen

Il messaggio è chiaro e forte e riassumerlo in un sorso non è facile. Anzi non si può proprio, perché più che in un sorso va tradotto in azioni concrete. Vi suggeriamo quindi il sorso migliore per pensare alla vostra prossima buona azione. L’Amaro Bomba Carta al caffè di Silvio Carta è un sorso che non vi aspettereste, equilibrato in ogni sua sfumatura, un po’ come la realtà che ci piacerebbe.

Do they Know it’s Christmas time – Band Aid

Restiamo nell’1984, quando Bob Geldof, leader dei The Boomtown Rats e Midge Ure (Ultravox) creano il supergruppo Band Aid per raccogliere fondi contro la fame in Etiopia. Il nome era un gioco di parole sul termine inglese band-aid, cerotto. Alla formazione parteciparono oltre 40 artisti tra i più celebri del momento, tra cui Sting, Phil Collins, George Michael, David Bowie, i membri dei Duran Duran, degli Spandau Ballet e molti altri, con l’obiettivo di raccogliere più fondi possibile.

Il singolo Do they know it’s Christmas esce il 3 dicembre e in breve tempo scala le classifiche vendendo circa un milione di copie in una sola settimana, per poi superare i 3 e restare prima in tutte le chart per cinque settimane. A partire da questa impresa venne poi ideato il maxiconcerto Live Aid, l’anno successivo, e la Band Aid si riunì nuovamente negli anni seguenti con formazioni di volta in volta diverse.


Do they know it’s Christmas dei Band Aid

L’impresa iniziale fu decisamente formidabile e la parola chiama da sola uno dei più noti amari degli ultimi anni. Tuttavia, da solo, neanche il mitico Amaro Formidabile ideato da Armando Bomba e oggi nella rosa di brand di Pallini basterebbe. Questo brano va ascoltato tutti assieme e tutti con il proprio calice, non importa quale perché potrebbero essere tutti diversi.

Quindi versatevi il vostro Amaro Formidabile, mentre guardate gli amici servirsi con quello che preferiscono, che l’importante è condividere il momento e condividere anche uno scopo, esattamente come Band Aid. Ed è quello che auguriamo a tutti voi, qualunque drink vi piaccia sorseggiare, ascoltando una canzone.

Radici toscane tra Mugello e Chianti, adottata in Veneto tra ombre e bacari. Ha il naso sul vino da quando lo ha tolto dai libri (forse le cose si sono anche un po’ intrecciate…) e un passato tra voli intercontinentali, valigiate di bottiglie, Paesi asiatici e degustazioni. Diplomata Ais, approda alla comunicazione come ufficio stampa e poi nella redazione di VinoNews24.it. Viaggia, assaggia, scrive, ascolta molto e parla quando serve (svariate lingue).

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