Udine Cocktail Week, il racconto della terza edizione

Una settimana di contaminazioni orientali, dal cocktail pairing con focaccia di insetti al Vermouth invecchiato a 52 mt di profondità

Si è conclusa la terza edizione di Udine Cocktail Week. Sette giorni di degustazioni, masterclass e pairing, da quelli tradizionali ai più estremi con gli insetti.

La città friulana ha vissuto una settimana all’insegna della mixology di qualità, con un focus d’eccezione sulle contaminazioni sensoriali col mondo orientale. Merito della collaborazione con la 26° Far East Film Festival – la più importante rassegna di cinema dell’Estremo oriente in Europa.


Udine cocktail week e Far East Film Festival – credit Luca Chiandoni

La nostra Udine Cocktail Week – spiegano con soddisfazione gli organizzatori, Jana e Gianmaria Passone di IDEA – si rivolge non soltanto ai barman e agli addetti al settore, ma principalmente al pubblico – incluso quello che preferisce cocktail analcolici – che frequenta i locali aderenti, un aspetto che è stato particolarmente apprezzato dai nostri sponsor che ritengono essere questa una formula vincente. Siamo inoltre particolarmente orgogliosi del legame con il Far East Film Festival, che ci ha spinto a studiare una mixology di stampo orientale”.


Udine Cocktail Week 2024 – credit Udine Cocktail Week

IL PAIRING CHE NON TI ASPETTI

Una Cocktail Week dal sapore decisamente fusion, come la conferenza organizzata in collaborazione con Giulia Tacchini dell’associazione milanese Entonote e moderata dalla giornalista Anna Dazzan sul tema dell’utilizzo in cucina degli insetti commestibili.

Alla teoria è seguita la pratica, con una postazione di ⁠food pairing drink-insetti commestibili. Il pubblico ha potuto assaggiare alcune varietà di insetti come le camole della farina, i grilli, una locusta e una lingua di suocera fatta con la farina di grillo sorseggiando un highball di sake riscuotendo grande successo.


Udine Cocktail Week e Far East Film Festival – credit Luca Chiandoni

UNA MANIFESTAZIONE CHE CRESCE

La collaborazione tra Udine Cocktail Week e Far East Film Festival è stata tanto proficua quanto apprezzata dal pubblico. Risultato: più di 350 iscritti alle 11 masterclass, tra le quali quella di Luca Picchi “cosmic trip”.

Un’occasione per bere bene ma anche parlare di sostenibilità, inquinamento e impiego delle risorse, tra degustazioni di sakè e abbinamenti tra ikebana giapponesi e cocktail tematici ad opera del dell’esperto Giuseppe Contartese della Scuola Internazionale Floral .

OSPITI, MUSICA E TATUAGGI

Tra gli ospiti della manifestazione Max Morandi, che ha distillato un idrolato di cardamomo senza l’utilizzo di alcol. Presenti inoltre i bartender Dom Carella, Flavio Angiolillo, Samuele Ambrosi, Marco Gheza e Giancarlo Mancino.
Proprio Mancino ha legato a Udine Cocktail Week un momento irripetibile: l’apertura della prima bottiglia italiana di Vermouth Mancino Marino affinato 6 mesi a 52m di profondità.


Udine Cocktail Week e Far East Film Festival – Photo Luca Chiandoni

La manifestazione ha ospitato anche due innovative idee di aperitivo: il primo durante il Walk In dello studio di tatuaggi Cold Street – una lunga sessione di tatuaggi in stile asiatico e senza appuntamento, proposti direttamente dal tatuatore. Il secondo con dj set con yeronimous Kaplan che ha suonato un jazz commerciale asiatico tra gli anni 20 e gli anni 60 tutto in vinile.


Udine Cocktail Week – credit Udine Cocktail Week

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