Mixology Experience 2024 cover

Miscelazione oggi, tra evoluzione del gin ed exploit della grappa

Mixology Experience punta sul b2b. Dalla fiera le audiointerviste agli espositori, tra novità e prospettive sul settore

Prosegue il fermento nel mondo della mixology e lo si capisce dai punti di vista raccolti tra gli stand dell’ultima edizione di Mixology Experience a Milano (17-19 marzo, Superstudio Maxi).

Circa 7mila gli ingressi registrati, per una manifestazione che sembra puntare sempre più sul b2b. «Si compie il posizionamento business del nostro evento grazie alla presenza di grandi buyer nazionali, ma anche della distribuzione organizzata, delle piattaforme terze e di tante agenzie – sottolinea Luca Pirola, ideatore di Mixology Experience e founder di Bartender.it – L’aver riunito insieme piccoli, medi e grandi brand, è stata la chiave per creare l’habitat ideale per opportunità di matching e business», afferma, segnalando che «il feedback positivo degli espositori con un 96% di riconferme già avute per l’anno prossimo è il più grande attestato di stima per il lavoro che stiamo portando avanti in maniera certosina all’insegna dell’alta qualità».

Mentre, quindi, si pensa già alla prossima edizione, si prendono in analisi i punti di vista dei partecipanti e quella appena conclusa.


Mixology Experience cover
MIXOLOGY EXPERIENCE, TRE GIORNI A TUTTO BAR

di Redazione


DAGLI ASSESTAMENTI DEL GIN ALLA CRESCITA DI RUM E GRAPPA

È un universo meno G&T-centrico e sempre più variegato, quello della miscelazione italiana, secondo le opinioni raccolte tra i professionisti presenti a Mixology Experience.

Se il distillato di ginepro sembra stancare (almeno nelle intenzioni) molti professionisti del bancone, nei fatti continua a trainare richieste da parte dei consumatori, mentre la produzione tende a snellire le botaniche, concentrandosi su ingredienti e su un riferimento geografico sempre più riconoscibili, magari studiando le ricette proprio insieme ai bartender.

Cambia però il panorama competitivo in termini di share rispetto alle altre tipologie di distillato, con altri spirits che guadagnano terreno. Tra questi c’è il rum, che ottiene sempre più attenzione, sia in mixology che nel consumo liscio e che insegue la corsa dei distillati di agave, potendo anch’esso contare sull’aggancio a un universo geografico e culturale accattivante.


I nuovi trend del bere miscelato in vetrina a Mixology Experience
I nuovi trend del bere miscelato in vetrina a Mixology Experience

Mentre gli amari sono una categoria per la quale la crescita di interesse è ormai sdoganata, tra i banconi si registra l’appeal – seppur per ragioni differenti – di vodka e vermouth, le cui etichette sono in aumento. Per la prima si inizia a notare un’attenzione maggiore in termini di processo produttivo e caratterizzazione; il vermouth, dal canto suo, beneficia della produzione di vino italiano, oltre che delle ampie possibilità di botaniche e ricette.

Tra le grandi ascese in mixology c’è poi quella della grappa e dei distillati d’uva, che oramai non sono più un tabù, anzi, iniziano semmai a spingere verso l’affermazione di twist e ricette, in modo che diventino riconoscibili e magari – si spera molto presto – cult.


Il pubblico di Mixology Experience

Da tenere d’occhio, anche il panorama dei mixer, in continua evoluzione tanto sul fronte degli ingredienti impiegati che delle strategie di marketing.

Questo il succo dell’esperienza e dei punti di vista raccolti nei giorni della manifestazione di via Moncucco. Nella testimonianza audio, le voci degli espositori che abbiamo intervistato, chiedendo informazioni sulle loro novità in fiera e un’opinione sull’andamento del settore della miscelazione.


LE INTERVISTE

00’07” Andrea Pellegrini – 25Zero14 Gin
00’34” Maurizio De Fazio – Vesuvius Magma Gi
n00’39” Carlotta Polace – Tress Amaro dell’Adda
02’36” Idris Conti – Compagnia dei Caraibi
07’25” Realino Mazzotta – Amaro Salento
09’01” Leonardo Veronesi e Andrea Passilongo – Marzadro
13’59” Giulio Annibali – Incontro Spirits
14’55” Francesca Oliveri – Gin del Molo
15’59” Mattia Gemme e Marco Fara – Azienda Agricola Cinzia Bergaglio
18’37” Gabriele Rondani – Spirits & Colori
20’30” Federico Lugaresi – Premiata Officina Lugaresi
21’48” Alberto Montigiani – Montigiani / Extravirgin
22’56” Steve Righetto – Bonaventura Maschio
25’59” Andrea Panzone – Liquori di Genova
26’40” Luca Grilletti – Eleven Trade
27’22” Davide Monorchio – Pellegrini
28’31” Paola Tornatore – CHO / Spirito Reale
30’29” Luca Gherarducci – Gin Shori
31’16” Simone Mina – Botran
39’26” Dario Olmeo – Soero Gin
40’37” Igor Tuliach – Brand Ambassador Gamondi

Radici toscane tra Mugello e Chianti, adottata in Veneto tra ombre e bacari. Ha il naso sul vino da quando lo ha tolto dai libri (forse le cose si sono anche un po’ intrecciate…) e un passato tra voli intercontinentali, valigiate di bottiglie, Paesi asiatici e degustazioni. Diplomata Ais, approda alla comunicazione come ufficio stampa e poi nella redazione di VinoNews24.it. Viaggia, assaggia, scrive, ascolta molto e parla quando serve (svariate lingue).

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