Il progetto di ispirazione futurista di Antonio Tittoni da oltre dieci anni propone a Rieti una miscelazione intrigante nelle idee e nel bicchiere
Un bar futurista situato in una delle città simbolo della “provincia italiana”, concetto che richiama qualità della vita, valenza storica e archeologica del luogo e una innata capacità imprenditoriale che ha caratterizzato nel tempo il nostro paese. A Rieti, l’Umbilicus Italie, il centro geografico d’Italia, dal 2012 Antonio Tittoni ha dato vita a un progetto avanguardista che trae ispirazione dalle idee dell’artista futurista da cui riprende il nome (Fortunato Depero), donandogli la forma di un cocktail bar che segue il principio di arte totale.
Il Depero è la punta dell’iceberg di una visione coraggiosa e moderna che ha trasformato negli anni Via Terenzio Varrone in una delle strade del “bere bene”, grazie all’apertura del whisky bar The Wanderer nel 2018 e dello Studio Futura nel 2023, laboratorio e chef’s table del Depero. Una storia lunga più di dieci anni, dove i concetti chiave del futurismo si concretizzano in una offerta food & beverage che prende il nome di menu solido e liquido.
GENCO, IL LOCALE CHE NON C’ERA, CUCINA E MISCELAZIONE DI QUALITA’
di Luca Sessa
DA BAR A COLLETTORE SOCIALE
Idee che hanno trovano felice espressione in una vera e propria istituzione della vita di provincia, quel bar che da sempre svolge il ruolo di collante sociale. In quest’ottica Tittoni ha pensato alla collettività come comunità culturale, proponendo soluzioni tecniche e prodotti di rilevanza internazionale per strutturare una carta che unisce cocktail e pizza nel concetto di aperitivo. Il cocktail bar diviene quindi la moderna piazza pubblica, il luogo dove poter socializzare, dove incontrarsi ed entrare in contatto con varie forma di cultura.
La moderna ‘piazza’ di Rieti è caratterizzata da neon e linee geometriche, da giochi di luce e scelte stilistiche che trovano pieno riscontro nelle giacche dello staff, impreziosite da colori e materiali che ne certificano l’originalità. La scelta della cucina e della miscelazione viaggia su binari paralleli, con un unico programma di ricerca e sviluppo: condivisione delle tecniche delle due brigate, delle tecnologie del laboratorio, degli approcci e della filosofia dell’arte futurista.
CUCINA E DRINK: DUE BINARI PARALLELI
Il Depero è un ricettacolo di innovazioni provenienti dal settore, successivamente rilette in chiave personale per presentarle alla sua comunità attraverso le proprie forme di linguaggio, quelle dell’aperitivo e della pizza. Dal 2018 infatti il locale può fregiarsi di una selezione food rinnovata grazie all’executive chef Chiara D’Orazio, che punta sulla pizza romana e sui sapori della tradizione, a cui viene donata una veste moderna per trovare piena sinergia con i cocktail.
Forno completamente a legna, stagionalità e territorio danno vita a piatti pensati per essere “condivisi” dall’aperitivo al dopocena, dal padellino alle Avanfocacce, dalla reinterpretazione della tonda romana fino ad arrivare ai giochi di consistenze, continuando a seguire il concept culinario contemporaneo.
LA DRINK LIST
Il menu liquido di quest’anno segue due direttive: Hit Mania e Disco Era. Nel primo caso è protagonista la rivisitazione dei drink di largo consumo, che hanno creato il mito dell’aperitivo italiano, nel secondo ci si imbatte in un tributo ai best seller delle discoteche italiane dagli anni ottanta.
L’intento risiede nell’andare a ritroso tra i gusti più familiari di ogni cliente, fino al primo assaggiato nella vita di ognuno, rielaborato secondo lo stile e la sensibilità dello staff Depero. Classici come il Pornstar Martini, Tequila Sunrise, Paloma e Sex On the Beach si trasformano in Pornstar Negroni, Sunrise Negroni, Bella Napoli e Morte a Venezia. Menzione d’obbligo per il Negroni Sunrise, dove la tequila del classico all’arancia e granatina è unita a un cordial al liquore di genziana e arancia, Verjus di Aperol, Sanbitter e Americano Cocchi.
Il tutto nel rispetto del concetto futurista, più in particolare il principio pittorico della “compenetrazione degli spazi”: ogni esperienza sensoriale si amalgama per un significato unitario. In questa drink list è sviluppata con guarnizioni che interagiscono attivamente e passivamente con la bevuta di ogni cocktail, mutando il gusto a ogni sorso.
A TUTTO WHISKY
Se il Depero è la casa madre del progetto, il whisky bar The Wanderer con le sue 250 etichette a rotazione consente di esplorare il variegato mondo del bourbon, dello scotch, dell’irish, del whisky giapponese e degli altri distillati invecchiati, attraverso una proposta di miscelazione basata su una ricerca dei classic cocktail dimenticati e sulla creazione di cocktail signature di avanguardia curata da Marianna Natale, bar manager.
ROMA: CON DON’S MEAT & SPIRITS CUCINA USA E COCKTAIL D’AUTORE
di Luca Sessa
IL LAB
“Sperimentazione” è invece la parola d’ordine dello Studio Futura, vero e proprio laboratorio dove è possibile vivere un’esperienza che unisce tutti i sensi attraverso la degustazione di cocktail realizzati con tecniche innovative, associati a suoni e filmati che contribuiscono ad immergere il cliente in una atmosfera che riesce ad essere concreta e concettuale allo stesso tempo.