Tra grandi città e meraviglie di provincia, alla ricerca dell’essenza del Natale attraverso piatti e proposte che uniscono tecnica e gusto
L’occasione per riunire in casa tutti i parenti, ma anche la giornata adatta per concedersi un’esperienza all’insegna dei buoni sapori della tradizione. Il pranzo del 25 dicembre, del giorno di Natale, è un punto fermo per tutte le famiglie italiane e decidere quale dovrà essere la tavola intorno a cui sedersi è un dilemma da affrontare ogni anno.
Tanti preferisco le mura domestiche quale luogo di ritrovo per gustare i piatti tipici della propria regione, ma altrettante persone optano per uno dei menu ideati ad hoc per la giornata di festa. I sapori della tradizione restano il filo conduttore anche nei ristoranti ma in questo caso interviene il personale punto di vista degli chef per impreziosire idee e piatti con tecnica e eleganza alla ricerca dell’intensità del gusto.
Sono tante le proposte disponibili in tutta Italia, e abbiamo virtualmente percorso il nostro Paese alla ricerca delle proposte più interessanti.
I sapori della tradizione restano il filo conduttore ANCHE IN RISTORANTE
A Torino, ad esempio, da anni il Magorabin è il riferimento per gli appassionati della cucina fine dining: la realtà creata da Marcello Trentini, da sempre attento anche ai distillati di qualità e alla miscelazione, può fregiarsi dal 2013 di una stella Michelin e per il pranzo di Natale ha puntato su alcuni piatti classici e altre proposte originali per un risultato molto intrigante.
Ombrina Frollata, Beurre Blanc e Asparago Bianco, la Lingua al Verde e la Capasanta, Funghi e Midollo sono tra le proposte di un percorso da non perdere.
MILANO, PRANZO DI NATALE IN UN INDIRIZZO STORICO
Restando al Nord non può mancare una tappa a Milano, per sedersi a uno dei tavoli dell’Antica Osteria Cavallini, uno degli indirizzi storici della ristorazione del capoluogo lombardo, dove baccalà, triglie e San Pietro sono i protagonisti del pranzo.
Ci sono poi ristoranti nei quali è davvero possibile sentirsi come a casa: accade da La Subida, nella zona del Collio in Friuli, dove la famiglia Sirk da anni accoglie amici e clienti nelle due realtà ristorative, la Trattoria al Cacciatore (stella Michelin dal 2007) e l’Osteria La Preda, proponendo una filosofia di cucina all’insegna della tradizione.
SENTIRSI A CASA, ANCHE FUORI CASA
Il pranzo di Natale può anche diventare il momento giusto per regalarsi un’esperienza di grande eleganza, optando per il “Giardino d’inverno” del prestigioso The St. Regis a Firenze, per scoprire una cucina raffinata che esalta la tradizione con la Ribollita Toscana, i Cappelletti in brodo di Cappone, e il Galletto del Valdarno alla brace.
Dalla Toscana all’Umbria, pranzo di Natale con la cacciagione
Dalla Toscana all’Umbria per giungere a Corciano, in provincia di Perugia, al bistrot AldìVino, dove Enrico Pistoletti per il pranzo di Natale punta su quaglia, cinghiale, cappone e tante altre materie prime del territorio per donare una nuova e intrigante veste a sapori ben scolpiti nella memoria palatale dei perugini. Tutte le strade portano a Roma e anche la capitale è foriera di proposte per qualunque tipo di tasca, palato e preferenza.
Giulio Terrinoni è uno dei volti storici della scena gastronomica Capitolina, e il suo ristorante Per Me (in copertina) è una vera casa del gusto, un luogo dedito alla stagionalità delle materie prime e all’equilibrio di proposte come carciofi fritti, crostatina di cipolla, fettuccine alla lepre e agnello.
A Napoli dove nasce il Natale
Ristoranti stellati, eleganti alberghi e storiche insegne: alla panoramica sui più interessanti pranzi di Natale non può mancare la cucina più autentica, in questo caso rappresentata da Mimì alla Ferrovia a Napoli. Parola d’ordine? Tradizione! E allora spazio alla minestra maritata, alle candele alla Genovese e al baccalà con cavolfiore e papaccelle.
Il tacco d’Italia regala un altro tuffo nei sapori genuini grazie a Le Macàre ad Alezio, in provincia di Lecce: qui Daniela Montinaro e la sua famiglia propongono alcuni grandi classici con una veste che unisce eleganza e gusto. L’Insalata russa a fare da apripista per il pranzo di Natale e poi le polpettine di bollito e bagnetto verde, tortellini in brodo di cappone e faraona ripiena.
La sicilia del sole e dell’accoglienza
La Sicilia, terra del sole e dell’accoglienza, si conferma generosa anche nelle festività grazie a Pino Cuttaia, che a Licata nel ristorante La Madia (2 stelle Michelin) unisce passato, presente e futuro in un percorso che prevede merluzzo, carciofo spinoso e maialino nero dei Nebrodi.
E per chi volesse un pranzo di Natale “alternativo” puntando solo su piatti vegetariani? La risposta è a Roma, da Il Margutta, insegna di riferimento per la cucina vegetale, che propone due percorsi, uno interamente vegano, con proposte quali i Tortelloni fatti a mano farciti con castagne, ricotta e castelmagno, la Dauphinoise di patate servita con carciofo alla Romana e il Semifreddo al torroncino servito con zabaione caldo e crumble di torrone.