Angelineria cover
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ANGELINERIA, L’ANIMA INTERNAZIONALE A TESTACCIO

Un cocktail bar dal mood internazionale, connubio tra alta miscelazione e un menu da condividere

La naturale evoluzione di un locale nel quale sono racchiusi il sapere e il sapore di un luogo di straordinaria valenza per la storia antica e moderna di Roma. Angelina a Testaccio, rinomata insegna di uno dei quartieri più conosciuti della Capitale, dona nuova continuità al suo progetto gastronomico con Angelineria, cocktail bar dal mood internazionale dall’anima unica che risulta originale per le scelte stilistiche, perfettamente integrate in uno degli angoli più suggestivi di un quartiere pregno di vita diurna e notturna, foriero di novità (non solo) culinarie e custode di antiche novelle.

ANGELINERIA, COCKTAIL BAR CON VISTA SUL MONTE COCCI

Basta varcare la soglia della porta d’entrata di Angelineria per lasciarsi alle spalle i ritmi caotici della città e immergersi in un ambiente dai colori dall’inusuale fascino, che si sviluppano in un dedalo di sale e corridoi che permettono d’ammirare una sezione del ‘Monte dei Cocci’.



L’enorme bancone che abbraccia più ambienti grazie a sinuose curve è la vera anima del locale, un elemento studiato per essere funzionale sotto ogni punto di vista: «Il bancone nasce da una mia progettazione, figlia di un’esperienza decennale nel mondo dei cocktail bar che mi ha permesso di capire che questo tipo di elemento deve essere realmente efficace, consentendoti di lavorare con grande concentrazione grazie all’ottimizzazione degli spazi, ma al tempo stesso volevo fosse il cuore di questo bar ‘salotto’, sviluppandosi nei vari ambienti, e favorendo la socialità e la conversazione tra clienti. Il bar è energia di fondo, vociare, interagire» ci confida Gianluca Morini, barmanager di Angelineria.


Dettagli dell'interno di Angelineria
Dettagli dell’interno di Angelineria

«Non posso definirmi un barman puro, mi ritengo un performer del bancone. Sono partito dall’American Bar per poi arrivare alla mixology e porto avanti un’idea di alta miscelazione con prodotti eccellenti, senza perdere di vista il divertimento, riuscendo a far bere drink anche lontani dai gusti usuali della clientela, perché un cocktail deve essere una scoperta» sottolinea Gianluca, che diviene la voce narrante che accompagna il nostro viaggio alla scoperta degli ambienti e della proposta di Angelineria.

IL CONCEPT

L’idea del progetto è nata circa un anno e mezzo fa e ha richiesto un’importante opera di ristrutturazione per fare in modo che i vari spazi potessero essere realmente descrittivi del mood che si voleva trasferire al locale. I ricercati arredi, le soluzioni stilistiche, la cromia che ondeggia tra il rame e l’ocra, le luci soffuse contribuiscono a rendere l’atmosfera molto accattivante, permettendo di vivere il locale in varie modalità dall’apertura (alle 18) fino alla chiusura (le 2 nel weekend). Qui Morini propone una miscelazione equilibrata che consente di abbinare i cocktail che le idee gastronomiche dello chef Omar Di Santo, il tutto con un servizio «che ricorda quello che si può trovare in Messico o Singapore, Tokyo o Chicago, con una chiara impronta internazionale».



LA CARTA DEI DRINK DI ANGELINERIA

Dall’ampio menu dedicato a cocktail e spirits salta all’occhio l’incredibile selezione di 72 Gin, la ricerca su Cognac, Scotch e Rum ma anche la scelta amaristica e liquoristica artigianale, proveniente da piccole botteghe di eccellenza italiana. Meritano sicuramente una menzione varie sezioni della carta, a partire dall’Angelineria’s Signature Spritz con proposte quali il The Ginger (Liquore artigianale allo zenzero, prosecco, top ginger beer, fetta di cetriolo, scorza di limone) e il Wild Strawberries (Liquore artigianale alla fragola, prosecco, foglia di basilico, scorza di limone), per passare al Drink the past – Twist on classic Cocktails Selection con il Cosmopolitan (Vodka, triple sec, succo di mirtillo rosso, orange bitters, scorza di arancia), Hemingway Daiquiri (Rum, succo di pompelmo rosa, maraschino, scorza di limone) e Manhattan (Bourbon, red vermouth, angostura).


I drink di Angelineria
I drink di Angelineria

La vera chicca è però rappresentata dalla sezione Drink a dry Martini, chiaramente dedicata al Martini, vera passione di Gianluca. Qui da Angelineria troviamo proposte come il Mitt Martini (MittelEuropeo gin by Piolo&Max, extra dry vermouth, scorza di limone​), il Dry Martini (Gin, extra dry vermouth, scorza di limone), il Gibson Martini (Gin, extra dry vermouth, cipollina agrodolce), il The Margot Martini (Gin, liquore artigianale al mango, scorza di lime) e il The Bird Martini (Himbrimi london dry gin, Himbrimi old tam gin) realizzato con un distillato proveniente dall’Islanda.


La sala di Angelineria
La sala di Angelineria

LA CUCINA DI ANGELINERIA

C’è poi il menù di altissimo livello studiato da Omar Di Santo e adatto a tutti gli orari, i fancy bite da gustare nell’atmosfera di Angelineria: «Ho voluto strutturare un menu senza confini, senza regole, privo delle classiche suddivisioni in portate. Qui il cliente può scegliere tra ‘Bocconi’, ‘Taperia’ e ‘Mettiamoci comodi’, con i main course. Il driver principale dei miei piatti è l’anima golosa che supporta una proposta che unisce ostriche e hamburger, crudi e fritti» sottolinea lo chef.


La proposta food
La proposta food di Angelina

Davvero ottimo l’Arancino cacio e pepe, divertente Er Maritozzo all’innamorata, un impasto dolce ripieno salato, ricotta e pecorino romano, sugo amatriciano. E ancora “Cotoletta o arrosticino?” uno spiedino di agnello marinato alle erbe, fritto panato servito con salsa mayo all’aglio zenzero e limone, ma anche la proposta di focacce e lievitati, per giungere fino al Merluzzo fritto in pastella di birra scura, patate buccia e salsa tartara e il Burgher di scottona, guanciale croccante, pomodoro e cipolla arrostiti, cheddar di fattoria e salsa Burgher. Un menu ampio con proposte ben eseguite adatto a ogni tipo di palato, ma soprattutto in piena armonia con l’atmosfera di un locale da poter vivere per aperitivo, cena e dopo cena.

Classe 1975, napoletano di nascita, romano d’adozione. Laureato in statistica, giornalista e critico enogastronomico, collabora con varie testate nazionali (Forbes, Cook_inc., Italia Squisita, Gruppo Food) e con alcune guide di riferimento (L’Espresso). Appassionato di cucina, non disdegna metter le mani in pasta anche se preferisce assaggiare pizze e dessert. Sulla sua tavola non manca mai il vino ma se si sposta sul divano il calice lascia il posto ad un cocktail.

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