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Brindisi mezzanotte capodanno
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CAPODANNO E UNA MEZZANOTTE DI SPIRITO

Gli auguri della redazione di Spirito Autoctono e anche i sorsi, per attendere lo scoccare della mezzanotte.

Giunti tra la cena e la mezzanotte del 31 dicembre, sarete ormai a cavallo. Potrete guardarvi indietro con soddisfazione perché le indecisioni su “cosa fare l’ultimo dell’anno”, che da prima di Natale vi tediavano, sono solo un lontano ricordo.

Avete evitato quella trappola con menù fisso e la scritta “dalle 23:00 si balla sui tavoli” in locandina e avete pure trovato la scusa giusta per dribblare un paio di inviti che proprio non avevate voglia di accettare. Individuato il miglior indirizzo possibile per la serata, avete attraversato indenni la definizione del menu assieme agli amici, con il giusto bilanciamento tra paletti e compromessi, che – si sa – la padrona di casa va sempre assecondata, ma con la giusta misura, perché va bene tutto… ma salmone e avocado come se fosse un qualsiasi brunch postato su Instagram, pure a Capodanno, no.

Su tutto il resto avete chiuso un occhio, pur di accaparrarvi il ruolo di quelli che “pensano al bere” e ce l’avete fatta. È arrivato il momento in cui potete dare il meglio di voi con tutto il vostro “spirito”, tra drink miscelati e sorsi in purezza.

Non sappiamo cosa sceglierete di sorseggiare la sera del 31 in attesa della mezzanotte, ma vorremmo condividere con voi anche i nostri sorsi, augurandovi un 2024 ad alto grado… di soddisfazione. Per quanto ci riguarda, ci auguriamo vogliate seguirci anche nell’anno spiritoso a venire e, nel frattempo, grazie per averci seguiti quest’anno.

La redazione di Spirito Autoctono


Talisker Single Malt Whisky Limited Edition X Parley
Talisker Single Malt Whisky Limited Edition X Parley

BUON CAPODANNO A TUTTI, CHE SIA FELICE E SALOMONICO! di Francesco Bruno Fadda

Venti minuti di assoluta indecisione. Semplicemente questo quel breve lasso di tempo che separa le 23:50 e le 24:10 del 31 dicembre. Tutti saremo sempre indecisi: festeggiare per la fine dell’anno che si dirige verso il passato, oppure festeggiare per quello che albeggia davanti a noi. Buoni propositi o recriminazioni, questo il fugace dilemma tra un abbraccio e un cin cin in quei fatidici venti minuti. Poi il guizzo salomonico, festeggiamo entrambi.

Chiudiamo gli ultimi minuti dell’evo ormai seppiato, con il più corroborante, fresco e intenso dei Gin&Tonic: base London Dry prodotto da Winestillery, la piccola distilleria di Gaiole in Chianti, tanto ghiaccio e top di Schweppes premium, la più neutra, la meno invadente. L’anno si chiude, e noi lo salutiamo con il sorriso raggiante e soddisfatto di due coppie che sono appena rientrate da una vacanza insieme: il sorriso intenso che illumina il viso di chi sà che non accadrà mai più nella vita.

Apriamo le porte al nuovo anno invece, brindando con un Talisker Single Malt Whisky, possibilmente nella declinazione Limited Edition X Parley – a supporto del Wild Sea Forests -. Faremo la prima buona azione dell’anno con un sorso solido ed elegante. Note dolci di frutta secca e fichi disidratati, sentori minerali e lievi sospiri salini. In bocca entra rotondo, morbido e cremoso. Esattamente come vorremmo fosse il nostro nuovo anno!


Old Pulteney 15
Old Pulteney 15

SALE E DOLCI SOGNI di Eugenia Torelli

Saranno state più o meno le due del pomeriggio. Scendendo, la marea riempiva l’aria di un odore di alghe sporche e incrostazioni salmastre, che scivolava sotto la porta per restare sospeso attorno al bancone. «Prendine un po’ – dice Agatha – l’ho fatto questa mattina, così mi dici che te ne pare». Nel piatto mi ritrovo una specie di crostata con un ripieno di crema e fichi secchi. «Aspetta! Ecco, adesso è perfetta». Una generosa spolverata di cacao amaro. «Perfetto – dico io – ci manca solo il miele». «Ma c’è! C’è il miele non lo senti? – fa lei – prova, basta inclinare il bicchiere». Vero, miele di castagno e c’è anche dell’uva passa. Che poi mi chiedo come abbia fatto a metter tutte queste cose in una torta. E in un bicchiere, perché questo piatto si è di colpo trasformato in un bicchiere. Cose che solo nei sogni…

Se la sera del 31 prevedete di aver accumulato talmente tanta stanchezza da rischiare di appisolarvi prima della mezzanotte, vi auguro di farlo sorseggiando un Old Pulteney 15, tra dolcezze e mari del nord (in Italia con Compagnia dei Caraibi). Che poi si sa, Single Malt a Capodanno… Buon 2024 a tutti!


Capodanno: Vermouth classico Del Professore
Vermouth classico Del Professore

VERMOUTH E CIOCCOLATO di Federica Borasio

Ispirato dal padre della miscelazione, Jerry Thomas, il vermouth “Del Professore” nasce dall’esperienza di Leonardo Leuci, bartender del Jerry Thomas Speakeasy di Roma, di Antica Distilleria Quaglia di Castelnuovo Don Bosco, per poi entrare a inizio 2023 nella scuderia di brand di Campari. (leggi il nostro approfondimento qui).

Una chicca ottenuta dall’infusione di erbe officinali e spezie esotiche in una base di vino Moscato piemontese, che riposa sei mesi in piccole botti di rovere prima di presentarsi al pubblico con un profilo pieno, ricco di note balsamiche, sentori officinali e sensazioni agrumate, dal sorso lievemente tannico e amaricante. Ideale da gustare durante l’ultimo giorno dell’anno, in purezza o nella versione d’antan con una spruzzata di soda e una scorza di arancia. Meglio ancora se accompagnato da qualche scaglia di cioccolato fondente.


Bitter Alpestre
Alpestre Bitter

ROSSO BITTER, PER UN ANNO DI BONNE CHANCE di Giusi Dal Pos

Dress code: rosso. A natale sì, ma non solo. Capodanno è decisamente in cima alla lista delle festività in cui il colore del fuoco porta fortuna. E per iniziare il 2024 con la buona sorte nel bicchiere, noi abbiamo deciso di consigliarvi non un vino, e nemmeno un vermouth, bensì un bitter. Uno spirito molto spesso sottovalutato, ma dalle grandissimi potenzialità, e non solo all’interno di un buon Negroni.

Si può servire liscio, se ben raffreddato, e con due cubetti di ghiaccio è un ottimo after (e pre) dinner: naturalmente a bassa gradazione alcolica e con un gradevole sottofondo amaricante. Nome e cognome della nostra scelta per questo San Silvestro, è l’Alpestre Bitter, un prodotto decisamente artigianale che trova la sua forza nelle erbe d’altura. Al palato è caldo e deciso e ricco di molteplici sfumature, in modo da allietare senza noia la vostra ultima notte dell’anno. O la prima, in fondo è una questione di punti di vista.


Capodanno: Amaro di Trieste
Amaro di Erbe Trieste

AMARO DI MEZZANOTTE, NON SOLO A CAPODANNO di Giambattista Marchetto

Tutti capaci di inventare un brindisi a base di bollicine. Inevitabile? Ineludibile? Francamente no. Anche perché aspettare la mezzanotte diventa un’impresa quando il cenone ha condotto dritto dritto nel nostro stomaco, accompagnato da libagioni enoiche, un mix da svenimento a base di crostini burro e salmone, ostriche e foie gras, bollito misto con al centro cotechino e lenticchie, agnello arrosto o capitone, polpettone con purè… e via coi dolci a volontà, pandoro o panettone (magari pandoro e pure panettone) con tanto di zabaglione a guarnire.

Davvero pensate di reggere lo Champagne? Ma fosse anche un Trento Doc o un metodo classico marchigiano da Verdicchio, davvero ce la fate? Forse lo stomaco sazio sarebbe meglio accomodato con un solido Negroni. Per chi preferisce però una maggiore sobrietà di beva, l’attesa della mezzanotte con sollievo (dopo pasto) e piacere è garantita dall’Amaro di Trieste di Piolo & Max. Forte e deciso, è un amaro splendidamente amaro a base di luppolo, genziana, tarassaco, eucalipto, scorza d’arancio, assenzio e cannella. Il riferimento è immediato alla tradizione liquoristica officinale, il sorso è tonico e senza dubbio aiuta ad affrontare un inizio d’anno di qualità.


Capodanno: Gin dei Sospiri
Gin dei Sospiri

METTI UN GIBSON IL 31 di Marco Zucchetti

Ci sembra di vedervi, alle prese con i flutes spumeggianti e gli stomaci gonfi come Zeppelin del Reich. Per voi abbiamo l’undicesimo comandamento: all’ultimo dell’anno niente bollicine. Le troviamo un po’ pacchiane, e poi quei rumori di tappi che saltano… Volete mettere l’elegante tintinnio di due coppette da Martini cocktail che brindano al nuovo anno etilico?

Il nostro drink d’elezione, però, è una sua variante: il Gibson, ossia quello con la cipollina agrodolce. È un pre-dinner, ma noi lo amiamo pre, during e post. Che sia super-dry, con note costiere – perché non con il veneziano Gin dei Sospiri – e un accenno leggero di vermouth (il Tuscan dry di Winestillery funziona). Cotechino, cipollina e Gaviscon: e il nuovo anno ti sorride già da Capodanno.


Capodanno: Cachaça bianca Bianca Empalhada
Cachaça bianca Bianca Empalhada

BUON ANNO DA COPACABANA di Andrea Guolo

Cari Amici di Spirito, accendete pure il caminetto in montagna…Quest’anno vi penserò dalla spiaggia di Copacabana, di bianco vestito (lo impone la tradizione locale) e presumibilmente accaldato, brindando a voi e a un anno di gloria, successo, salute (l’unica cosa che conta) e tanto amore, sorseggiando una Caipirinha preparata come Dio comanda, ovvero come solo i brasiliani sanno fare.

Per la Cachaça c’è solo l’imbarazzo della scelta, ed è l’occasione per sperimentare tante diverse etichette: tra queste c’è la Bianca Empalhada di Ypióca, distilleria storica (fondata nel 1846) e distribuita in Italia da Rinaldi. Buon Capodanno e buon 2024 a tutti!


Capodanno: Gin n.3
Gin N°3

GIN E BOLLICINE IN ATTESA DELLA MEZZANOTTE di Luca Sessa

Champagne e bollicine sono da sempre l’unica scelta per festeggiare l’arrivo del nuovo anno ma, anziché gustarle in “purezza”, potrebbe essere interessante apprezzarle in un cocktail adatto alla sera di Capodanno. Protagonisti della miscelazione del cenone sono gin, King’s Ginger, sciroppo di nocciola e Champagne o Prosecco. È quindi fondamentale scegliere il distillato ideale per trovare il giusto equilibrio e nel nostro caso la scelta ricade sul No.3 London Dry di Gin Berry Bros. & Rudd, importato in Italia da Pallini (ne avevamo parlato anche in questo articolo). Un distillato che si fa apprezzare per le botaniche provenienti da tutto il mondo: ginepro dall’Italia, coriandolo dalla Bulgaria, radice di angelica dalla Polonia, bucce di arancia dalla Spagna, bucce di pompelmo dall’Uruguay e cardamomo dal Guatemala.


Veil Armagnac 1983
Veil Armagnac 1983

VIAGGIO DI CAPODANNO (NEL TEMPO) di Gian Maria Ciardulli

Che siate “tutti a casa di…” o che siate in partenza per un viaggio, che progettiate di andare al ristorante oppure a ballare, l’importante è non tralasciare mai la domanda fondamentale: cosa sorseggiamo in attesa della mezzanotte?

Per quanto mi riguarda, porterò con me una bella bottiglia da condividere e la scelta per questo 31 dicembre ricade su un bel quarantenne – come il sottoscritto – un Vieil Armagnac Delord del 1983.


Brodo di prosciutto, dagli avanzi delle Feste
AVANZI DELLE FESTE, RICICLARE CON FANTASIA E SPIRITO

di Alessandra Iannello e Eugenia Torelli


Imbottigliato a 40 gradi, questo distillato proviene da un’annata che si è distinta per un’ottima qualità delle uve, anticipato un decennio che si sarebbe rivelato eccezionale in termini di condizioni climatiche. Riposando in botti di rovere fin dalla distillazione, questo Armagnac ha sviluppato un raffinato bouquet aromatico, che unisce note legnose a sfumature di frutta matura, spezie dolci, fiori secchi, verbena, tabacco e noce moscata. Il colore ambrato intenso dai riflessi ramati e il gusto armonioso sono il risultato di un attento invecchiamento, che lo rendono un must per tutti gli amanti dei distillati.

Un vero e proprio invito a un viaggio gustativo nel tempo, complesso, elegante, equilibrato e ideale per le occasioni speciali, proprio come la notte di San Silvestro, ma anche semplicemente per concedersi un momento di indulgenza, quando l’occasione speciale la scegliamo per noi stessi anche dopo Capodanno. 


Mezcal La Medida Tepeztate
Mezcal La Medida Tepeztate

UN CAPODANNO MISTICO di Giovanni Angelucci

Anche se a mezzanotte si è soliti stappare le mirabolanti bottiglie di spumante, per me è più romantico godersi la calma prima di dare il benvenuto al nuovo anno con un profondo e suadente mezcal come La Medida Tepeztate. “A la medida” significa fatto su misura. Questo mistico distillato di agave matura dai 15 ai 30 anni e sprigiona tutta la sua anima floreale, sentori di olive e capperi, sapori complessi e delicati tra il legno e la chiusura affidata a soffi di pompelmo.

Ha il potere di stemperare gli animi irrequieti e di accompagnare ogni tipo di viaggio interiore. Le etichette dell’azienda sono diverse, se non volete comprarle tutte, provatele (nel 2024) nel cocktail bar Bella Milano, ci sarà l’esperto Umberto Oliva ad accompagnarvi in questo percorso mistico.

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