Costiera Amalfitana cover
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COSTIERA AMALFITANA, STRADA PER IL PARADISO

Dal secondo numero di S.A.M, manuale d’uso per una fuga dalla realtà in 48 ore

Un Paradiso fatto di scale che risuonano come un vecchio pianoforte. Corrado Alvaro, scrittore, poeta e giornalista reggino descrisse così la Costiera Amalfitana, quel lembo di terra che va da Vietri sul mare a Positano, dal 1997 Patrimonio dell’Umanità. Quaranta chilometri non sono poi tanti, le curve certo li allungano – nella percezione – di qualche ora rispetto al soffio che sarebbero in autostrada, ma nessun pezzo di asfalto può spiegare quell’annullamento del senso del tempo e dello spazio che si prova in questi anfratti tra cielo e terra, asfalto e scogli, dove sembra di vivere oltre la realtà.


La piazzetta di Amalfi

Quaranta chilometri, si diceva. Potrebbe bastare un giorno per visitare tutti i borghi della Costiera. Oppure non essere sufficiente nemmeno una settimana. Tra un limoncello e un Gin&Tonic vista mare, noi di Spirito Autoctono abbiamo deciso di sfidare “la terra in cui si è in Paradiso ogni giorno della propria vita” (così recita un bassorilievo all’ingresso di Amalfi) e raccontarvela in piccole pillole di gusto. Suggerimenti spiritosi che vogliono essere dei trampolini per tuffarvi alla scoperta di una delle terre più belle d’Italia.


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Cinquant'anni, padovana, eppure non è mai riuscita a farsi dare della gallina. Pur provandoci. Oggi vive a Marne-la-Vallée, alle porte di Parigi, e vive di traduzioni. Ogni tanto scrive.

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