SEX AND THE CITY: COME SIAMO CAMBIATI

Carrie e le ragazze sono tornate in And Just Like That. Un sequel post pandemico e post Cosmopolitan

And Just Like That. E proprio così…la storia di quattro ragazze di Manhattan è tornata sullo schermo 25 anni dopo l’esordio del primo episodio della serie madre. Non una qualsiasi, ma quella Sex and The City che tra la fine degli anni ’90 e i primissimi 2000 ha rivoluzionato, che ci piaccia ammetterlo o meno, il modo di raccontare e vedere il rapporto tra le donne e il sesso. O forse, più in generale, tra le donne e il piacere. Che venga dal corpo, dalla moda, dal potere o dal cibo.

Raccontare l’impatto di Sex and The City – che con buona pace degli sceneggiatori e dei produttori rimarrà il titolo di tutto il CarrieUniverse, anche se a questo sequel più o meno riuscito hanno dato un altro nome – sulla società sono stati scritti dei libri e altrettanti, secondo chi scrive, dovrebbero essere pubblicati, senza pregiudizi, senza tifoserie. Ma se analizzare il mare magnum di questo universo che è racchiuso tra Manhattan e Brooklyn è difficile, può essere decisamente divertente farlo acuendo il racconto del cibo – e tutto ciò che ruota attorno al bicchiere – ieri e oggi.

Il cibo in SaTC è un veicolo di racconto importante

Sono passati dieci anni dall’ultima – fallita – avventura nel Medio Oriente di Carrie e delle sue amiche. E mentre in quel secondo film il cibo e il bere erano un contorno lontanissimo, in questo sequel entrambi i simboli del gusto sono tornati a occupare quel ruolo da co-protagonisti che gli è sempre spettato. Che sia il Cosmpolitan o il Manhattan, i vini low alcol o il pane al lievito madre, le bakery assurte a fama mondiale o le single che hanno i maglioni nel forno al posto delle padelle, il cibo in SaTC è un veicolo di racconto importante. E in quanto tale ci rende impossibile non notare quanto siamo cambiati in questi ultimi 25 anni.

Carrie Bradshaw

Carrie. La giornalista prima e scrittrice poi, single impenitente che trova l’amore della sua vita, ma poi forse ha scelto quello sbagliato – se la frase risulta confusa non preoccupatevi, è sintomo della confusione della protagonista stessa -, oggi ricchissima donna newyorkese è il simbolo perfetto del cambio di narrazione della storia. Carrie non cucinava, mai.

In tutte le sei stagioni, più il primo film, si è fatta più volte vanto di non aver mai usato l’unica, piccolissima, padella che era nella sua cucina. Il primo elettrodomestico che entra volontariamente nel suo appartamento nell’Upper East Side è una macchina per il caffè espresso regalatale dal fidanzato di turno, un romantico artista russo interpretato da Michail Baryšnikov che verrà poi messo alla porta. Nei primi anni 2000 era una narrazione coraggiosa: una donna poteva essere vincente anche senza cucinare. Tanto che moltissimi fan della serie hanno visto come un grande tradimento la conversione – più o meno profonda – della protagonista al mondo dei fornelli in And Just Like That. Nella puntata andata in onda venerdì 4 agosto 2023 si lancia addirittura in una sessione di shopping di utensili casalinghi con il suo rinnovato amore Aidan.


Carrie Bradshaw in Sex and the city
Carrie Bradshaw

Quello che non cambia è il suo rapporto con il bicchiere. Beve soprattutto vino – anche se meno di un tempo -, quasi esclusivamente rosso e preferibilmente europeo, segno di come, ancora oggi, una certa élite americana veda i vini prodotti nel vecchissimo continente: sotto un importante filtro colore. Tutto ciò che non è rosso carico viene rappresentato un buon 50% in meno, soprattutto se parliamo di serie televisive di grande diffusione. Champagne non pervenuto in genere, tranne che in occasione di grandi festeggiamenti e mai nominato esplicitamente. Medesima cosa per i vini bianchi.

Miranda Hobbes

Miranda. L’avvocato rampante. Il più grande cambiamento avvenuto nel passaggio tra le due metà del racconto, a livello personale. Avvocato societario prima, avvocatessa dei diritti umani poi, madre regolarmente sposata con casa a Brooklyn prima, lesbica con una vita in divenire poi – è attualmente uno degli argomenti più interessanti della nuova serie -. In Sex and The City prima maniera la ricordiamo grande appassionata di birra (il marito, Steve, ha un pub), e sopraffina bevitrice di Margarita e Manhattan – i due cocktail simbolo del serial -. Poi cambia tutto.

Nella prima delle due serie di And Just Like That, attraversa un brutto periodo di alcolismo e il suo redimersi e uscire dalla dipendenza ha permesso, proprio nelle puntate attualmente in onda, l’arrivo sullo schermo di un argomento molto di moda. I cocktail e i vini senza gradazione alcolica. “Un Merlot per noi e un vino finto per Miranda” dice ridendo Carrie mentre arriva in una cena tra amiche. Un accenno leggero e quasi en passant che però rende status un prodotto che in Italia continua a essere ancora molto dibattuto, ma che nella società americana (dove il problema dell’alcolismo è molto sentito) è oramai più che sdoganato.

Ma perché abbiamo smesso di berE IL COSMOPOLITAN?

Uno dei casi più emblematici di tutta la scrittura di questa serie in cui il rapporto con il cibo e soprattutto con l’alcol diventano parte della narrazione di un personaggio e chiave di snodo di tutto il suo cambiamento. Il cibo, invece, rimane una sua passione. Ricordiamo che proprio a Miranda – e in parte a Carrie -, dobbiamo l’exploit del cupcake: dopo la scena della terza stagione in cui ne mangiano uno sedute per terra fuori da Magnolia Bakery, la catena di pasticcerie e il dolcino stesso diventano famosi in tutto il mondo. Un vero e proprio oggetto di culto.


Miranda Hobbes in Sex and The City
Miranda Hobbes

Charlotte York

Charlotte. La principessa dell’Upper East Side, come è stata chiamata innumerevoli volte durante gli ultimi 25 anni di messa in onda. Donna di casa, madre attenta, che nella puntata del 4 agosto 2023 torna al lavoro e all’emancipazione, accettando un’offerta di lavoro in un’importante galleria d’arte.

A lei, nella scena finale della sesta stagione della serie di Sex and the City, dobbiamo la battuta poi diventata storica: “Ma perché abbiamo smesso di berlo?”. Si riferiva al Cosmopolitan, il drink più bevuto dalle “ragazze”, tanto da diventare quasi un sinonimo di quest’universo glamour. E il “perché poi hanno iniziato a berlo tutti“, che si sente arrivare in risposta da Carrie è, in un certo qual modo, l’apertura al dopo, all’universo che si apre dopo i quarant’anni, alla modernità degli anni duemila che arrivava rampante alle porte di una narrazione ancora molto ancorata ai favolosi anni ’90.

Alla sua storyline e a quella del marito Harry dobbiamo l’apertura verso tutto il mondo ebraico – Charlotte durante la sesta stagione di SaTC si converte per poter sposare in seconde nozze il suo avvocato divorzista -, che nelle ultime puntate, grazie alla rappresentazione di un Bar mitzvah, è tornato alla ribalta anche a tavola. Bellissimo l’approfondimento sui cibi tradizionali, su tutti la Treccia di Challah, che per la grande occasione della festa viene fatta da Anthony, l’amico storico di Charlotte che nelle prime stagioni abbiamo conosciuto come wedding planner e che ritroviamo qui invece come panificatore.


Sex and the City e Charlotte York
Charlotte York

Il lievito madre uno dei grandi protagonisti di And Just Like That

È proprio attraverso la storia di Anthony, italiano di seconda generazione, che la tradizione dell’arte bianca del nostro Paese entra in questa grande e patinata narrazione mainstream. Qualcuno potrebbe gridare allo scandalo, al racconto non perfetto nei particolari, ma in realtà è un grande servizio che viene fatto alla nostra tradizione eno-gastronomica. Il lievito madre è, di fatto, uno dei grandi protagonisti di questa seconda stagione di And Just Like That, tanto da diventare anche veicolo romantico, quando fa avvicinare il nostro fornaio d’eccezione al suo nuovo fidanzato, italiano anche lui, il primo dopo il brutto divorzio dal marito Stanford Blatch – l’attore è in realtà venuto a mancare durante le riprese della prima stagione, lo scorso anno -.



Un racconto che potrebbe cambiare ancora e ancora e probabilmente lo farà nelle prossime puntate che devono ancora andare in onda. E che potrebbe ampliarsi se solo guardassimo agli altri interessanti personaggi che assiepano i 45 minuti di messa in onda, ma la scelta di chi scrive – anziana e romantica – è stata quella di farsi raccontare l’evoluzione del cibo, in tv e in America, da quelli che sono gli ultimi reduci della formazione storica.

Dal loro presente arrivano tante novità, qualcuna che ai fan non sta piacendo, ma una certezza resterà su tutte: la convivialità è tutto, come l’amicizia. In questo piccolo schermo si continua a mangiare e a bere – anche il Whisky non manca mai, non dimentichiamolo -. Cercando piacere, compagnia, e ovviamente il riconoscimento di uno stile di vita. Ma con più consapevolezza, verso se stesse e verso il mondo, ché è requisito fondamentale nel 2023, anche per raccontare, e dettare, le ultime mode.

Cinquant'anni, padovana, eppure non è mai riuscita a farsi dare della gallina. Pur provandoci. Oggi vive a Marne-la-Vallée, alle porte di Parigi, e vive di traduzioni. Ogni tanto scrive.

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