Gin Poli cover
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PER UN GIN IN PIÙ: MARCONI 44

Jacopo Poli lancia il suo terzo gin, Marconi 44. Una nuova sfida nell’ambito dello “Ok Corral” del mondo del distillato 

«Marconi, molti lo sanno, è il nome della strada sede della nostra distilleria e della casa di mio padre. Abbiamo quindi fatto corrispondere le gradazioni alcoliche (46, 42 e 44) ai nostri numeri civici».

Mentre le origini della famiglia risalgono a tempi antichissimi. E la storia dei Poli è segnata da vicende alternanti, montagne russe, discese e risalite. Ma è anche una lunga storia segnata da un profondo attaccamento al territorio e alle persone, che Jacopo Poli ama chiamare “eroi”, uomini e donne che hanno meritato più di una medaglia sul campo della fatica e dei sacrifici quotidiani. C’è un video che distilla lacrime presso il museo della maison aperto al pubblico.

Oggi le Distillerie Poli sono per qualità e quantità tra i maggiori produttori di grappa. Ma hanno impiegato il loro know how anche per lanciarsi in nuove avventure, quale il Whisky di Puro Malto “Segretario di Stato”, dedicato nientemeno che a un Cardinale, Pietro Parolin, originario di Schiavon. Questo single malt è, forse, insieme con pochi altri whisky nostrani la punta di un iceberg. Chissà vedremo. Certo il principio è più che promettente. Il whisky matura cinque anni in botti di rovere (ex vino bianco) e compie un anno di affinamento ulteriore in ex botti di Amarone.



Perché avete introdotto questa nuova referenza di gin?
«Ci mancava un’etichetta con una tavolozza di botaniche fresche, che esprimessero gioia, sole e buon umore».

Quindi vi è un notevole volume di agrumi, bucce di arance dolci, amare, pompelmo rosa, limone…
«Ma anche una notevole percentuale di ginepro, almeno il doppio di quello che si ritrova solitamente, e quindi il coriandolo  e il cardamomo che conferiscono la struttura necessaria».

Che cocktail consigliate con questo nuovo gin?
«A parte i classici, in primis il gin tonic, abbiamo chiesto a Michele Picone, bartender del Portal Club di Milano di creare due cocktail ad hoc. Un twist del Paloma e un Twist del Bramble».

Di recente si è imposta una tendenza low alcol, mentre voi anche con questa ultima referenza proponete un distillato con un volume alcolico notevole.
«Questa tendenza c’è, ma devo anche dire che l’alcol è indispensabile in un cocktail per dargli struttura. Per tenere in piedi una bevanda no alcol, devi impiegare tutta una serie di prodotti chimici. Non è una strada insomma che ci interessa percorrere. L’importante è sempre bere con moderazione, bene ma con moderazione».



Il bartender Michele Picone ha davvero fatto un buon lavoro per promuovere nella miscelazione il nuovo Gin Marconi 44 Agrumato. Ha concepito, infatti, due drink con ingredienti home made.

Un Paloma con 50 ml. di Gin Marconi 44, 15 ml. di Honey Mix, top di soda al pompelmo fatto in casa  e sale agli agrumi sul bordo del bicchiere (tumbler). Il Bramble con sempre 50 ml. di Gin Marconi 44, 15 ml. di Oleo Saccharum agli agrumi e un top di sciroppo alle more. Bicchiere Tumbler.

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