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DONNE E MISCELAZIONE: DALLE ORIGINI ALLE BARLADIES DI OGGI

Un’istantanea sulle donne che hanno scelto la strada della mixology firmando una vera rivoluzione professionale

– di Irene Forni pubblicato su S.A.M. n°1 –
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Quello della mixology è un mondo appassionante, ricco di spettacolo, gesti, tecnica e gusto. Un mestiere contemporaneo, che nel corso del tempo ha saputo affermarsi e definirsi, permettendo al settore di crescere e diventare – specialmente fra i giovani – un lavoro ambito e ricercato, che richiede figure sempre più formate e ricche di cultura.

Tuttavia, se si pensa al lavoro di barman, nella mente di molti si realizza l’immagine di una figura prettamente maschile. Dietro al bancone i più si aspettano di trovare un giovane uomo intento alla preparazione dei drink.

In realtà, a dispetto dell’immaginario collettivo, negli ultimi anni il numero di donne che ricoprono questo ruolo è aumentato, e secondo alcune recenti ricerche, oggi, almeno 4 bartender su 10 sono donne. Una cifra che dà un’ idea del cambiamento in corso, importante per una professione che per molto tempo è stata prettamente ricoperta da uomini. 

MIXOLOGY E QUOTE ROSA

A detta di molte professioniste del settore, pare esserci ancora oggi un divario abbastanza importante, che rende assai complicata l’affermazione delle donne nel mondo del bar, anche se questo non impedisce a nessuna di loro di fare semplicemente ciò che sanno fare meglio: lavorare e cambiare con i fatti stereotipi stantii e polverosi. 

Senza classifiche né celebrazioni, ecco una rosa di donne che, ieri come oggi, hanno saputo dare al mondo della miscelazione e dei bar, un contributo concreto e di alto profilo professionale. 


Ada Coleman

ADA COLEMAN, LA PRIMA BARTENDER DELLA STORIA

È il 1903 quando dietro il bancone dell’American Bar del Savoy Hotel di Londra, un vero e proprio tempio della miscelazione, si manifesta un personaggio d’eccezione del mondo del bartending: Ada Coleman. Nata nel 1875, Ada inizia la sua carriera come barlady, confermandosi, qualche anno più tardi, la prima bar manager donna al Savoy e restando al timone del celebre bar per 23 anni. 

Che fosse una donna eccezionale lo si capisce dal fatto che in un’epoca fortemente maschilista, dove per le donne era persino difficile entrare nei bar come clienti, lei riuscì a inserirsi, diventando una vera e autentica icona nella storia di questo settore.

LA NASCITA DELL’HANKY PANKY

Fu durante il periodo del proibizionismo che la Coleman ideò e preparò per la prima volta uno dei cocktail più famosi di sempre, che la consacrò nell’olimpo della miscelazione.

A gustare il nuovo cocktail fu uno dei migliori critici del tempo, Charles Hawtrey, il quale una volta assaggiata la miscela di gin, vermouth rosso e gocce di Fernet Branca esclamò: “Per dio, questo è un Hanky Panky!”, dando inconsapevolmente il nome al cocktail che avrebbe portato fino ai giorni nostri la storia di Ada Coleman. Purtroppo, in Italia non è riportato in nessun testo o racconto la presenza di una figura analoga a quella della Coleman.

Tuttavia, vista la crescita e affermazione delle donne all’interno di questo ruolo professionale, non si esclude che ci sia stata, sconvolgendo a suo modo l’immaginario dell’epoca e aprendo la strada a quelle che sono le barlady italiane di oggi. 


Valeria Bassetti Barlady
Valeria Bassetti

VALERIA BASSETTI: DA HEMINGWAY ALL’AFFERMAZIONE DI GENERE DIETRO AL BANCONE

In una sua intervista del 2021, Valeria Bassetti, classe 1975, spiega che la sua passione per la miscelazione è nata attraverso la lettura di autori come Hemingway e Miller: una versione assai romantica e d’altri tempi quella che ha accesso in lei l’interesse e la passione. 

Dietro però questa apertura romanzata si svela comunque il carattere di una donna equilibrata, centrata e concreta sia nelle parole che nei fatti. 

Oltre a una carriera costellata di successi ed esperienze come head bartender in molti luoghi-culto del bere nella capitale, Valeria è da sempre attiva nella battaglia per equilibrare il profondo divario salariale e di opportunità fra uomini e donne, che ancora è fortemente presente nel mondo dei bar e della miscelazione. 

È formatrice e consulente per l’imprenditoria femminile​ nella città di Roma e si occupa di formazione nell’ambito del bere consapevole. Ogni anno organizza, sempre nella Capitale, la Bar Marathon, una manifestazione che coinvolge i più importanti professionisti della città e tantissimi appassionati.

Profondamente fiduciosa nei confronti del potere della cooperazione, insieme alla IHN (Italian Hospitality Network) vuole valorizzare e lavorare per la tutela del mondo dell’ospitalità e di chi ne fa parte, con l’obiettivo di migliorare attraverso la collettività il lavoro in questo settore.

Una professionista che da dietro un bancone ha saputo dare voce non solo ad un mestiere ma anche a tutti coloro che lo amano, lo sostengono e che con il proprio lavoro collaborano alla sua affermazione a carattere nazionale.


Francesca Gentile Barlady
Francesca Gentile

FRANCESCA GENTILE: IMPRENDITRICE E CREATRICE DI COCKTAIL CHE SONO COME UN VIAGGIO

Classe 1985, originaria di Latina, Francesca Gentile è la proprietaria del Funi 1898 a Montecatini Terme, in Toscana. Un Ristorante e Cocktail Bar al quale ha saputo dare una forte impronta manageriale e professionale, dove il mondo del bere miscelato è padrone indiscusso della scena e si lega indissolubilmente a piatti rivisitati della cucina regionale.

Dalla sua precedente professione di fotoreporter Francesca si porta dietro tantissimi viaggi ed esperienze che diventano, il più delle volte, le basi e l’ispirazione dei suoi cocktail. Questo, oltre alle tante manifestazioni e concorsi che l’hanno vista occupare molto spesso i gradini più alti del podio, le ha permesso di affermarsi e rendere celebre il suo locale nel panorama nazionale della miscelazione.


La famiglia Mazzetti la grappa è donna

LA GRAPPA È DONNA

Di Federica Borasio


Ha fatto della miscelazione il suo marker professionale, cosa che l’ha resa oggi una dei volti della miscelazione in rosa nel nostro Paese.

Stimata, apprezzata e intraprendente nel suo locale nato nel 2016, ha portato l’alta miscelazione nella provincia Toscana, cambiando la percezione di coloro che pensano che i locali del buon bere siano qualcosa che esiste solo nei più grandi centri urbani. 


Elisa Randi Donne e Miscelazione
Elisa Randi

ELISA RANDI, TRA I NOMI DI SPICCO DELLA MISCELAZIONE FIORENTINA

Nello storico caffè di Piazza della Signoria a Firenze, la barlady Elisa Randi è sicuramente un’attrazione, essendo senza dubbio uno dei nomi più conosciuti nel fiorente mondo della miscelazione del capoluogo toscano.


SAM

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Dopo 150 anni di storia, il Caffè Rivoire – storica casa del Negroni – è un locale dove da mattina a sera il bere miscelato è protagonista attraverso le preparazioni di Elisa, che propone un perfetto connubio fra la miscelazione classica e le sue rivisitazioni, andando spesso ad utilizzare anche ingredienti non convenzionali al mondo dei cocktails.

È considerata colei che nella città gigliata ha fatto da apripista alle donne in campo mixology, ed è una delle poche head barledies all’interno di un esercizio storico. Insomma, poggiati al bancone del Rivoire, con l’atmosfera storica unita al servizio e alla classe di Elisa, si ha la perfetta immagine dell’ospitalità.

Con i suoi cocktail, inoltre, ora che lo storico caffè è aperto anche a cena, è bello giocare con pairing gastronomici che spaziano dalla pasticceria a portate salate più sostanziose.

Vive fra Firenze (Toscana) e Merano (Alto Adige). Comunicatrice e scrittrice enogastronomica, sommelier e degustatrice di vini e distillati. Con la sua agenzia, la Io & Vino, si occupa di consulenza e formazione per attività ristorative con un forte focus sulla creazione di carte vino e distillati, su tutto il territorio nazionale.

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