Veronica Raimo libro cover
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VERONICA RAIMO, UN COCKTAIL E LE DONNE INDOMABILI

“La vita è breve, eccetera” un libro da gustarsi sorseggiando drink complessi come Spirito Femminile

Durante la lettura del libro mi sono appuntato un’osservazione che mi è sorta spontanea: «Quando le donne parlano e scrivono della ars amandi in modo esplicito, gli uomini arrossiscono». Non mi riferisco a racconti e romanzi erotici o addirittura pornografici, ma appunto a un immaginario erotico ordinario, quasi quotidiano e soprattutto intimo, ma che la scrittrice romana esibisce senza pudore.

L’ironia (sovente spiazzante) è un tratto costante di Veronica Raimo, ma non senza che sia accompagnata dalla malinconia. E l’ironia e la provocazione non riguardano solo il sesso, ma anche il bere. Come quando uno dei personaggi nel racconto Nice Person, in veste di giornalista ottiene il pass a un after-party esclusivo. A lei tocca bere «una sorta di Margarita contaminato da un fastidioso aroma al cocco». E continua: «Il cocktail era quasi imbevibile ma ne ho presi tre».

Quindi arriva il primo bacio con il suo accompagnatore. «Avevo la lingua bianca e disidratata dall’alcol. Mi sono chiesta che effetto gli facesse ritrovarsi in bocca quella pietra pomice». Quindi tra una pomiciata l’altra prende il coraggio di scolarsi un quarto Margarita al cocco. Il racconto prosegue, con altre pagine notevoli. Ma non spoileriamo. Tranne riguardo a un’ulteriore osservazione dlla protagonista: «… io sarei andata al bancone a ordinare da bere, avrei tenuto una dissertazione contro la moda dei gin agrumati o l’abuso della parola ‘sentore’, forse avrei baciato una ragazza…». Eccetera.


L’abbinamento libro-drink

Un’altra frase significativa, forse condivisibile da molte donne è: «Non lo so perché gli uomini che tradiscono ti dicano che è la loro prima volta». Una bigia spesso evidente, che forse una donna non esternerebbe, magari se la terrebbe per sé. Ma tra i racconti più belli va segnalato senz’altro l’ultimo, intitolato Presenza, che riguarda una coppia che si lascia, ma tutto è narrato da una voce femminile. Un dialogo interiore, “Lasciarsi” dice alla fine la donna, “è un palinsesto”. Ma non credo che intendesse l’esposizione dei programmi televisivi. Semmai un manoscritto scritto, cancellato e riscritto.

Insomma, questo libro suggerisce più di una riflessione e insieme diverte. E racconta di donne indomabili, nel senso che mai noi uomini saremo in grado di cogliere fino in fondo lo Spirito Femminile.

Mostro dunque il libro a Gianmaria Ciardulli, che per amore ha raggiunto la sua compagna a Marina di Cecina e lì gestisce il bancone di un locale con spiaggia tutto il resto che guarda caso si chiama Donna di cuori. Fuori stagione Gianmaria studia nuovi drink, fa il consulente ed è brand ambassador di Spirito Autoctono. Trascorriamo tre giorni insieme a Villa Prato, il Relais delle Distillerie Berta a Mombaruzzo ad assaggiare spirits di ogni genere. E allora gli chiedo la cortesia di prepararmi un cocktail da abbinare al libro di Veronica Raimo. Ecco la ricetta. È un drink, coerente con il suo chiodo fisso, che è quello di favorire una miscelazione sempre più green dal concepimento di un bar (materiali, arredi eccetera) fino alle cannucce commestibili. La vita la percepiamo sempre come breve, ma soprattutto diamole un senso.


Distillerie Berta cover

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Spirito Femminile

Soero gin 5 cl.
Eco-Cordiale n°1 4 cl
Eco-Bitter (agrumi mix e pesca) 3 Dash
Top Schweppes Selection Tonic Pink Pepper
Essenza agrumi

Tecnica: throwing 
Glass: bambù 
Decorazione: banana fermentata ed essiccata. 
Ice: cubi ICE ART.

Ricetta cordiale:

Miele lattofermentato, scarti di banane, ananas con fake agrumi e mix scarti di lime, arancia e limone di produzione artigianale locale; acido citrico e malico con vermouth homemade e vino bianco di recupero.

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