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VODKA O CAMPARI? NON SCHERZIAMO!

Da S.A.M #2 l’intervista a Arianna Porcelli Safonov, tra preferenze spiritose ed esperienze…da dimenticare la mattina dopo

Graffiante, ironica e autoironica, Arianna Porcelli Safonov non è certo un personaggio da gastrofighettismo e toni patinati. Il politically correct è da sempre ostaggio della sua verve urticante (a tratti ustionante) che non risparmia niente e nessuno. Nemmeno gli spirits, che non vengono necessariamente incensati nell’intervista che l’attrice e autrice ci ha voluto concedere, rispondendo senza filtri. E mentre la nostra redazione spera di poter fare da trainer in vista di un futuro spettacolo su liquori e distillati, Arianna – forte della consapevolezza di donna contemporanea – rivela in poche battute fulminanti piccoli segreti di gioventù e disavventure che… a chi non è mai successo nulla da dimenticare il mattino dopo?

Arianna, qual è il tuo rapporto con gli spiriti? 

«Non mi piace risvegliare i defunti, ho già un gran daffare coi vivi».

Qual è il tuo primo ricordo di una esperienza “spiritosa” e che strascichi ha lasciato? 

«Quinta liceo, anzi terzo anno di classico. Lo studio, in quel 2000, non era in top-list: ero appena diventata maggiorenne, mi ero accorta di essere carina. Il pomeriggio che uscirono i quadri incontrai dei compagni di classe che mi dissero “Arianna, bocciata!” , ovviamente me lo aspettavo ma le nostre reazioni di fronte a una brutta notizia sono spesso inaspettate. Così, alle 16 di quel pomeriggio, presi quei compagni e li trascinai al supermercato dove comprai sette bottiglie di Vodka Keglevich alla pesca, sette come il mio sette in condotta. Portai i compagni in cima ad una collina, a Roma Nord, all’Olgiata e le bevemmo tutte, rigorosamente calde, con quaranta gradi all’ombra. Ancora vedo gli strascichi di quella esperienza».

S.A.M 2 cover

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(Immagine di copertina: © Alessandro Galatoli)

Dopo qualche divagazione tra Nietzsche e Wittgenstein, è tornato a Epicuro. E così scrive di vino, sapori e spirits, di viaggi, di teatro e danza. Veneziano, fa base a Praga. Ama il whisky scozzese e le Dolomiti.

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