Mai Tai cover
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LE ORIGINI DEL MAI TAI SULLA ROTTA DELLE HAWAII

Nella giornata mondiale dedicata, ripercorriamo la storia del tiki drink per eccellenza con due rivisitazioni firmate da Gian Maria Ciardulli

C’erano Ham e Carrie Guild al bancone di Trader Vic quando, nel 1944, il barman fece assaggiare ai due amici un cocktail di chiara ispirazione esotica, creato a Oakland nel suo ristorante in stile polinesiano sulla falsa riga del Daiquiri. Il drink piacque a tal punto che la coppia, dopo averlo assaggiato esclamò “Mai Tai Ro’ae”, frase mutuata dal tahitiano per indicare qualcosa di estremamente buono. Nasceva così il primo Mai Tai della storia, cocktail icona della ‘tiki wave’ ispirata proprio al mondo polinesiano.

Come ogni buon drink che si rispetti, però, il successo non fu una diretta conseguenza e il riconoscimento arrivò soltanto intorno agli anni Cinquanta seguendo un’altra “onda”, quella del turismo diretto alle Hawaii. Era infatti il 1953 quando la compagnia di navigazione Matson Lines commissionò una drink list esotica da inserire sulle navi della sua flotta tra cui c’era anche la celebre “Lurline”, tornata a nuova vita dopo essere stata sequestrata dal governo Usa durante la guerra.

Grazie alle navi da crociera cambiò completamente il rapporto dei clienti con questo drink, che iniziò a diffondersi in tutti gli States come antidoto al mal di Hawaii a base di rum chiaro, rum scuro, orange curaçao, orzata e lime fresco.

Nonostante l’ipotesi Trader Vic sia la più accreditata, ad attribuirsi la paternità di questo drink fu anche un altro barman, Don the Beachcomber,  nel 1933. Ma questa è un’altra storia.

IL MAI TAI NELLA CULTURA DI MASSA

Oltre alla ripresa del turismo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, a favorire il successo del Mai Tai hanno contribuito anche alcuni cammei riservati al drink in pellicole e canzoni famose. È il caso del film Blue Hawaii, dove il cocktail viene sorseggiato da un giovane Elvis Presley – cultore del Mai Tai anche fuori dagli schermi – ma anche della canzone “Empire State of Mind”, interpretata in tempi ben più recenti da Jay-Z e Alicia Keys.


Elvis Presley sorseggia Mai Tai in una scena del film Blue Hawaii

MAI TAI, I TWIST DI GIAN MARIA CIARDULLI

Trattandosi di un cocktail molto famoso, sono tante le rivisitazioni del Mai Tai create negli anni. Tra gli ingredienti maggiormente aggiunti, al netto delle richieste dei clienti e della fantasia di ogni bartender, c’è il succo di frutti come l’arancia o il pompelmo accanto a triple sec e sciroppo di granatina. Il bicchiere tradizionalmente scelto per il servizio è l’highball, decorato con fettine di ananas, foglie di menta e scorza di limone.

Di certo, il Mai Tai è un cocktail molto apprezzato perché ben equilibrato nonostante l’alto tenore alcolico. Gli ingredienti ufficialmente riconosciuti dalla International Bartenders Association sono rum chiaro e scuro, curaçao, sciroppo d’orzata e succo di lime, mentre – a detta dello stesso inventore – le tipologie di rum da preferire sono rum ambrato jamaicano e rum ambrato martinicano.

Anche in questo caso, abbiamo chiesto al bartender e ambassador di Spirito Autoctono Gian Maria Ciardulli di regalarci le sue due personali interpretazioni del Mai Tai. Eccole!


Bubbles Mai Tai

Bubbles Mai Tai  

Ingredienti:

Rum Botran bianco 3 cl
Rum Botran 15 1.5 cl
Plamb 1 cl
Gran Liquore del Pastore Emilio Borsi 0.5 cl 
Sciroppo passion fruit 0.75 cl
Aromatic bitter 3 dash
Lime 1.5 cl
Top tonica Hibiscus Schweppes 

Tecnica: shake and strain
Glass: tumbler basso
Garnish: ciliegia, limone,menta e pompelmo


Mai Tai Autoctono

Mai Tai Autoctono 

Ingredienti:

Q.B. Bonaventura Maschio 3 cl
Prime Uve nere 1.5 cl
Liquore Amarancia al latte  Emilio Borsi 1.5 cl
Liquore Mr. Three & Bros Ginger Falernum 1.5 cl
Cordiale di agrumi e mandorle mix 4 cl
Spirito Autoctono Bitter 3 dash
Genziana Gentu 3 gocce 
Top Prosecco Doc Gran Cuvée extra dry

Tecnica: shake and strain
Glass: Tiki mug
Garnish: ciliegia, limone e menta

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione Interculturale Multimediale, ha un passato da speaker radiofonica e “mastica” cibo e vino praticamente da sempre. Appassionata di musica e viaggi, si è avvicinata al mondo degli spiriti in tempi recenti, ma non intende più allontanarsi.

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