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CAMPARI SI BEVE CURVOISIER

Il gruppo italiano acquisisce la casa di Cognac per 1.32 miliardi di dollari, ampliando la sua gamma di superalcolici

La cifra è la più cospicua nella storia di Campari: 1,32 miliardi di dollari, pari a 1,22 miliardi di euro, con cui il gruppo italiano ha ampliato il suo portafoglia di superalcolici inserendo anche un cognac, rilevando da Beam Suntory il brand Courvoisier.

Si tratta di un’acquisizione che nel breve periodo garantirà un contributo di vendite nette per 249 milioni di dollari (dati relativi al 2022,), di cui circa il 60% negli Stati Uniti, che si accompagnano a un magazzino di liquido in invecchiamento con un valore contabile di 365 milioni di dollari al 31 ottobre di quest’anno. Il perfezionamento è atteso nel 2024.


La nuova bottiglia di Campari
La nuova bottiglia di Campari

«Siamo entusiasti di acquisire una delle prime quattro case storiche di cognac, Courvoisier, con un significativo potenziale ed espressioni molto rinomate – spiega l’amministratore delegato del Gruppo, Bob Kunze Concewitz -. L’aggiunta di Courvoisier al nostro portafoglio di priorità globali costituisce un’opportunità unica e rara di espandere il nostro portafoglio di premium spirit».

Il prezzo fisso di acquisto è di 1,2 miliardi di dollari (corrispondente a 1,11 miliardi di euro al tasso di cambio odierno), in assenza di cassa o debito finanziario. Oltre al prezzo di acquisto, è previsto un pagamento aggiuntivo di massimo 120 milioni di dollari pagabile nel 2029 sulla base del raggiungimento di obiettivi di vendite nette realizzate nell’esercizio 2028. Il corrispettivo enterprise value è di 1,32 miliardi di dollari, equivalente a un multiplo di circa 17 volte il margine di contribuzione per l’esercizio 2022.

Campari: con Courvoisier un pezzo importante di storia nel portafoglio

L’acquisizione – spiega Campari – è interamente coperta da un finanziamento bridge per un ammontare di 1,2 miliardi di euro. Con una scadenza fino a 24 mesi dalla data di perfezionamento della transazione, il prestito è garantito da un consorzio di banche composto da Crédit Agricole Corporate and Investment Bank (in qualità di coordinatore globale, mandated lead arranger, bookrunner e sottoscrittore) e Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), Bank of America, Goldman Sachs Bank Europe SE e Mediobanca (ciascuno in qualità di mandated lead arranger, bookrunner e sottoscrittore.


La gamma di prodotti di Courvoisier
La gamma di prodotti di Courvoisier (© Courvoisier)

Campari: strategie di finanziamento da definire

Campari Group continua anche a valutare varie alternative di finanziamento. Nel contesto dalle mutevoli condizioni di mercato, il finanziamento averrà con un mix di debito, cassa e strumenti azionari o equivalenti. Con tempistiche e importi ancora da confermare.



Courvoisier consentirà in particolare «di compiere un significativo passo avanti negli Stati Uniti, nel contempo offrendo potenziale trasformativo nella regione strategica dell’Asia Pacifico nel lungo periodo.

Oltre ad acquisire un marchio riconosciuto a livello globale con forti credenziali di premiumizzazione – aggiunge Matteo Fantacchiotti, deputy chief executive officer di Campari e ceo designato – abbiamo un’opportunità unica per espandere in modo significativo la nostra capacità di produzione e imbottigliamento di cognac in Francia, una piattaforma centrale della nostra supply chain globale.

I recenti investimenti nelle infrastrutture aziendali e nel potenziamento delle capacità operative, e la reputazione di Campari Group per gli investimenti in marchi con forte brand equity e potenziale di crescita nel lungo periodo, ci consentiranno di sfruttare il massimo potenziale di Courvoisier».

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