Strada Ferrata

STRADA FERRATA, AGOSTINO ARIOLI LASCIA E RILANCIA CON UN NUOVO PROGETTO

Nasce Birrificio Italiano Spirits, in portafoglio New Make e Amaro Marasso. Strada Ferrata prosegue con il whisky

La notizia era arrivata qualche giorno fa attraverso i social e la conferma arriva assieme alla comunicazione della medaglia di bronzo ricevuta da Amaro Marasso all’International Spirits Challenge di Londra. Agostino Arioli, fondatore di Birrificio Italiano, non fa più parte di Strada Ferrata, di cui è stato socio fondatore e responsabile prodotto. La separazione è avvenuta questo mese, poi l’annuncio della nascita di Birrificio Italiano Spirits, nuovo ramo di Birrificio Italiano. Passano sotto questo cappello i New Make e l’Amaro Marasso, che saranno distribuiti dalla rete di Birrificio Italiano, andando così a unirsi a Drytto, London Dry Gin, pronto entro la fine del 2023, e ad Albedo, distillato di birra che nel 2024 uscirà sul mercato anche in versione barricata, con 4 anni in tonneaux di moscato giallo dell’Alto Adige.

«Dall’esperienza in Strada Ferrata mi porto dietro nuove e vecchie amicizie risaldate, maestri conosciuti ai festival e alle fiere e una conoscenza molto più intima degli spirits, che prima frequentavo in maniera non professionale, quindi sono arrivato con tutto questo a caricarmi di un grande entusiasmo», dichiara Agostino Arioli a Spirito Autoctono. «Porto con me questi prodotti che abbiamo lavorato finora come Strada Ferrata e che adesso lavoriamo come Birrificio Italiano Spirits, i New Make e l’Amaro Marasso. Resta la voglia di continuare e di fare altri passi in questo mondo così interessante e variegato. Per quanto riguarda il whisky – annuncia – rimane un obiettivo, ma ho imparato di avere 57 anni e non più 37 o 27, come quando ho fondato Nuovo Birrificio Italiano. Con la massima tranquillità e rilassatezza, sono già alla ricerca di un modo per poter fare il whisky di Birrificio Italiano Spirits. Ci sono diverse opzioni, vediamo quale andrà in porto e quando si potrà partire e quando uscirà», dice.


Agostino Arioli, alla guida di Birrificio Italiano
Agostino Arioli, alla guida di Birrificio Italiano

Per Strada Ferrata intanto, prosegue la produzione di whisky che – ne abbiamo scritto qui – è atteso in bottiglia per il 2024.

«Quando c’è una separazione c’è sempre del dispiacere, però la vita prosegue ed è importante che sia noi che Agostino portiamo avanti ognuno la propria visione», dichiara a Spirito Autoctono Benedetto Cannatelli, alla guida di Strada Ferrata assieme a Stefano Zanetto. «Strada ferrata continua la sua missione e si concentra in tutto e per tutto nella produzione di whisky, a cui potranno unirsi distillati in conto terzi. Nel 2024 – prosegue Cannatelli – avremo tecnicamente pronte le prime botti di whisky. Nel frattempo cercheremo, durante gli eventi e le fiere, di far assaggiare ai più curiosi delle piccole anteprime per far capire la strada che sta prendendo il nostro distillato».


Benedetto Cannatelli e Stefano Zanetto, alla guida di Strada Ferrata

Sono circa una settantina le botti che Strada Ferrata custodisce in affinamento, comprese quelle messe a riposo nel 2022 e nel 2023. «Sul periodo esatto dell’imbottigliamento ancora non ci sbilanciamo – precisa Cannatelli – tutto dipenderà dagli assaggi. Per quanto riguarda le tipologie, stiamo battendo più strade contemporaneamente, dalle botti ex birra alle ex vino, ma anche botti vergini ed ex bourbon, più classiche».

Radici toscane tra Mugello e Chianti, adottata in Veneto tra ombre e bacari. Ha il naso sul vino da quando lo ha tolto dai libri (forse le cose si sono anche un po’ intrecciate…) e un passato tra voli intercontinentali, valigiate di bottiglie, Paesi asiatici e degustazioni. Diplomata Ais, approda alla comunicazione come ufficio stampa e poi nella redazione di VinoNews24.it. Viaggia, assaggia, scrive, ascolta molto e parla quando serve (svariate lingue).

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