Distillo 2023, l’innovazione traina la filiera. In Italia 39 nuove distillerie

La spinta sull’innovazione porterà all’automazione completa dei cicli produttivi di distillazione o la sensibilità tutta umana del mastro distillatore rimarrà il perno della qualità artigiana? Il craft continuerà a giocare un ruolo essenziale? La spinta della gin craze andrà davvero a scemare, come in molti pronosticano, oppure continuerà a trainare il comparto come sta accadendo ora? Il consumo consapevole di spirits – per quantità e qualità – continuerà a fare dell’Italia un modello e un punto di riferimento?

Di queste e altre questioni cruciali per il mercato degli spirits e per la filiera della distillazione si è parlato con gli operatori alla seconda edizione di Distillo Expo, accolta agli East End Studios Spazio Antologico.



Non ci sono risposte precostituite, ma dalle voci dei professionisti raccolte per il podcast di Spirito Autoctono emergono riflessioni su scala europea e per l’Italia. E per dirla con le parole di Claudio Riva – cofondatore di Distillo Expo assieme a Davide Terziotti – il settore è in evoluzione e solo nell’ultimo anno sono nate 39 distillerie.

Ascolta il podcast da Distillo Expo day1 con Claudio Riva, Vittorio Capovilla consulente per Müller, Moris Vareško di Des4Eu, Paola Benvenuti di Cadalpe, Corrado Iozzia di Iltec, Sarah Pedol di VetroElite e Mara Ferri di Rastal.

Ascolta “GR Distillo – Day 1” su Spreaker.

 

Dopo qualche divagazione tra Nietzsche e Wittgenstein, è tornato a Epicuro. E così scrive di vino, sapori e spirits, di viaggi, di teatro e danza. Veneziano, fa base a Praga. Ama il whisky scozzese e le Dolomiti.

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