Prosegue il trend dei premiscelati pronti al consumo, che sempre più spesso abbattono i pregiudizi legati al passato con referenze che puntano sulla qualità
Ricette tradizionali della miscelazione mondiale, materie prime di qualità, attenzione alle tecniche di conservazione, packaging accattivante, praticità e, non ultimo, gusto. Il trend dei cocktail pronti da bere sembra godere di buona salute e le grandi distillerie, come i piccoli artigiani, non smettono di rilanciare i “Ready To Drink”: dal Negroni al Mi.To.; dal Gin & Tonic all’Americano, fino al Vesper Martini (con buona pace di James Bond).
Le cose che servono sono solo del ghiaccio, il bicchiere giusto (su quello possiamo fare uno sforzo ndr) e il gioco è fatto, impossibile sbagliare. Anche in casa, senza troppo impegno, affrancati dall’ansia da prestazione, possiamo servire un long drink degno del miglior cocktail bar della città.
ALLE ORIGINI DEI READY-TO-DRINK
In principio furono Bacardi e Campari con, rispettivamente, Bacardi Breezer e Campari Mix ad aprire il mercato del RTD. In discoteca e nei baretti estivi degli anni ‘90 le bottiglie dal contenuto premiscelato delle due multinazionali facevano bella mostra nelle mani di “vitelloni” e signorine dell’epoca. Il risultato commerciale fu esaltante, seppur relegato ai “quartieri bassi” della mixology.
READY TO DRINK, VENDITE A 6 MILIARDI DI DOLLARI NEGLI STATES
di Redazione
Epoca diversa, ma anche qualità e target completamente diversi. La passione per il bere miscelato non era certamente così diffusa come oggi, eccetto per un ristretto gruppo di estimatori del drink di livello, che mai avrebbero ceduto alle lusinghe di prodotti così “fast”.
La miscelazione, per lo più, era relegata allo sballo del fine settimana. Poca qualità, molta quantità. Era il tempo in cui la massima espressione dell’arte miscelatoria era rappresentata dal B52 e dall’Angelo Azzurro. Veri “strappabudella”, estremamente alcolici e talmente squilibrati che in confronto Jack Torrance – ricordate Shining? – appariva come un personaggio della Walt Disney.
I NUOVI TREND DI CONSUMO
Oggi però il mondo della miscelazione è completamente cambiato (e menomale), seguendo una rivoluzione che è ancora in atto. Gusti ed esigenze si sono evoluti, esattamente come la consapevolezza dei consumatori, che sempre più spesso mettono da parte la quantità a favore della qualità, orientando le proprie scelte anche in termini molto più salutistici rispetto al passato.
E anche i bartender, oggi, ricoprono un ruolo nuovo e molto importante, in qualità di consiglieri e mastri del bere bene. Studiano, approfondiscono e viaggiano tanto per conoscere ricette, strumenti e immergersi in nuove esperienze da proporre non solo ai consumatori finali, ma anche – soprattutto – ai produttori, dei quali sono suggeritori, spesso partner e talvolta ambasciatori.
Va da se che i Ready To Drink “comtemporanei” si presentano come il frutto di una rinnovata collaborazione tra professionisti del bancone e “spirits maker” evoluti e attenti. Non più prodotti di facile beva, senza pretese e di bassa qualità, ma gustose e ricercate preparazioni che devono – e piano piano ci stanno riuscendo – accontentare i palati più raffinati e contemporanei. Al bar come a casa.
Oggi il drink, a tutto pasto, in aperitivo o da meditazione, è diventato un momento di puro edonismo, talvolta da condividere, altre da vivere in compagnia di sé stessi, ma sempre una piacevole e cronometrica routine.
Potranno i Ready To Drink interrompere, anche solo saltuariamente, questa attitudine? Solo il tempo potrà rispondere, per il momento, è importante affidarsi ai migliori professionisti e alle loro coccole “pronte all’uso”.
RTD: QUALI SCEGLIERE?
A livello internazionale, sono di alcuni giorni fa i lanci, da parte di tre grandi brand di vodka quali Keglevich, Smirnoff e Absolut, delle loro nuove referenze RTD. Il primo, nell’intento di intercettare i gusti dei nuovi consumatori, ha presentato i suoi primi cocktail pronti da bere, con il 6% di gradazione alcolica: si tratta del Wodka Soda, con note di menta e sambuco, e del Wodka Lemon, dal gusto agrumato.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Smirnoff, di proprietà di Diageo, pronto ad immettere sul mercato la linea “Smirnoff Smash Vodka Soda” in quattro varianti di sapore: anguria-lime; lampone-pesca; ananas-arancia e fragola-dragonfruit.
Sotto il cappello Pernod-Ricard, Absolut ha invece ampliato la sua gamma di ready to serve con una linea di cocktail che comprende un vodka-Mojito e una limonata alcolica al lampone. Anche in Italia, però, sono tantissime le realtà – molte delle quali artigianali – che hanno scelto di puntare sugli RTD per incontrare le esigenze dei consumatori. Eccone alcune:
Garbata Spirits of Rome
Federico Tomasselli e Valerio Piccolo sono i nomi che si celano dietro a questo progetto nato per riportare indietro nel tempo, alla Roma degli anni ’70. Questi cocktail ready to drink ricordano, nel nome come nel design, il quartiere capitolino della “Garbatella” e sfruttano la professionalità di un mixologist del calibro di Tomasselli, che firma la linea di pronti da bere con una pasta madre dalla ricetta segreta, pescata nel baule di casa e contemporaneizzata.
La scelta varia dai classici Old Spritz, Negroni e Vodkatini ai twist come lo Smoky (Vermouth Rosso, Bitter, Gin, Bitter Pasta Madre Smoky), il Fresko (Vermouth Rosso, Bitter, Pompelmo e Genziana) e il Kino (Barolo Chinato Ceretto, Vermouth Rosso, Bitter). Dalla collaborazione con Nudo Kopi Roaster nasce anche il Naked, un drink in Negroni-style a base di vermouth rosso, bitter, gin, rabarbaro e caffè.
Carpano
Mi-To e Negroni, le ricette tradizionali scelte da Carpano per i suoi Ready to Drink. Per il creatore del Vermouth – ricetta del 1786 – due grandi classici, secondo le ricette originali dell’azienda. Per iI Negroni 1/3 di Gin, 1/3 di Carpano Vermouth Classico e 1/3 di Carpano Botanic Bitter. Per il MI.TO – Milano-Torino – ½ di Punt e Mes e ½ di Carpano Botanic Bitter. Da servire freschi da frigo, oppure “on the rocks”, ma rigorosamente nelle eleganti e comode bottigliette da 10 cl, molto belle anche da collezionare.
The Key Cocktail
Le miscele The Key Cocktail sono il riassunto di grandi ricette del bere internazionale che attraversa il tempo. Ogni cocktail ha il proprio grado e modo di maturazione: pochi mesi, più mesi, in botte di rovere francese, in tino o in vetro. Da aperitivo o da meditazione che sia, è proposta una serie di miscelati unica e quasi poetica per la perizia artigianale adoperata. Gin Martini, Manhattan e Old Fashioned, sono solo alcune delle ricette racchiuse nelle splendide bottiglie da 500 o da 90 ml.
Drinkitcocktails.com
“I miei bartender preferiti viaggiano con me. Nella mia valigia ho sempre il loro martini” così un estimatore del progetto di Emanuele Broccatelli e Valeria Bassetti da Roma, proprietari di un bar nel quartiere Monti. L’idea del RTD nasce proprio al termine di una delle tante serate del locale, al momento dell’ultimo drink fuori tempo massimo. In principio fu un Negroni imbottigliato e venduto direttamente agli aficionados dell’orario di chiusura.
Poi però gli stessi hanno iniziato a desiderare i buoni cocktail di Emanuele e Valeria anche in viaggio, alle feste o quando troppo stanchi per uscire. Perchè non accontentarli allora? Nel 2017 nasce Drinkit cocktail, un vero e proprio Lab dove nascono non solo premiscelati come Gin Martini, Negroni, Amaro Perfetto e Mi.To., o anche cocktail stagionali, ma dove si studiano nuove esperienze di gusto con attenzione maniacale alle materie prime.
The Italian Cocktail Club
Dalla piccola distilleria umbra, conosciuta per aver riscoperto la ricetta dell’Aquamirabilis, antica medicina rinascimentale a base di ginepro – antenata dei moderni gin -, cinque premiscelati accattivanti e freschissimi contenuti in bottiglie dall’aspetto d’antan e di grandissimo appeal per via delle etichette: ognuna riporta la ricetta e la storia del cocktail scelto.
Hanky Panky, Mahoney, Martinez, Milano Torino e il redivivo Negroni, sono le cinque proposte.
MeMe Cocktails
Cocktail classici, ma con nomi molto più romantici e coinvolgenti, firmati dalla stagione e dal territorio. Questa l’avance di Chiara Cantini, esperta nel settore della ristorazione e mente di Me.Me. Altra particolarità sta nel packaging: i drink da passeggio sono contenuti in vasetti di vetro con tappo a vite facilmente riutilizzabili.
Sei i “gusti“, dal “Madame Ada” – versione Me.Me del Martini – al “Vento d’Estate” Gin Mojto. Dal “Giardino Segreto” Collins, al “Silenzio” Flat Collins, passando per “Cuore Matto” e “Negroni del Conte”, rispettivamente GinSour e Negroni.
NIO Cocktails
Con NIO basta avere un bicchiere pieno di ghiaccio, agitare la busta, versare il contenuto. Quindici le ricette per la più ampia proposta di RTD in Italia. Ordinabili attraverso il sito aziendale sono una sorta di BagInBox in miniatura, facile da trasportare, igienica e particolarmente pratica.
Consigli e suggerimenti sono curati da famosi Bartender italiani e molti di loro, come Patrick Pistolesi, hanno collaborato alla realizzazione delle ricette e alla ricerca tecnica del progetto.
Mr Bubbles
Esperienza nel bartending e gavetta nel catering per Emanuele Dusi e Matteo Minghetti, i fondatori di Mr Bubble – dalla forma della bottiglietta – l’e-commerce attivo dal 2014 che propone cocktail long drink miscelati perfettamente da barman professionisti, garantendo il godimento di un prodotto artigianale pronto da bere.
Mojito, Moscow Mule, Cosmopolitan, Americano, Gin Fizz, Blue Lagoon, Sicilian Mule, Bitter Orange Sour in due formati di base: 0,75L o le esclusive e stravaganti bubble da 16 cl. Nel sito di Mr Bubble non solo le ricette RTD, ma anche tutto il necessario per rendere ancora più interessante l’esperienza, come garnish, box personalizzabili e bicchieri.
Our Spirits
Una selezione di spiriti raffinati e ricette d’autore miscelate con passione e competenza, il tutto diviso in quattro grandi famiglie per una ricerca ancora più sartoriale: Italian Style, Contemporary, Heritage e, ultima nata in casa, la famiglia dei New Sour.
Ogni raccolta una vera e propria bibliografia completa delle più importanti e storiche ricette del mondo. Nel sito istituzionale, tutti i suggerimenti per perfezionare il cocktail selezionato.
Spirito
Progetto nato a Brescia, tra i luoghi più colpiti dal Coronavirus, come segnale di speranza e di ripresa. Le proposte sono tutte ispirate all’immenso patrimonio artistico, storico e culturale italiano. Le città, sia le capitali che i piccoli borghi italiani, sono fonte di ispirazione per il nuovo brand. I drink, realizzati artigianalmente a Milano e ordinabili nello loro shop online, sono associati a diverse località della penisola. Il Cosmopolitan a Venezia, il Whiskey Sour al lago di Como, il Moscow Mule ad Amalfi o l’Old Fashioned che è un cocktail senza tempo come Roma, la Città Eterna.