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MIGLIOR ENOTECARIO D’ITALIA: TORNA IL CONCORSO

Aperte le iscrizioni della terza edizione del concorso che premia gli enotecari professionisti di tutta Italia

Quella dell’enotecario professionista è una figura complessa e in continua evoluzione, che nel tempo ha saputo cambiare forma per rispondere a esigenze sempre nuove; è capace di consigliare la bottiglia perfetta per un’occasione importante, ma anche di stimare il valore di etichette da collezione o studiare le carte dei vini per i ristoranti.

Un lavoro che vede impegnati professionisti sempre più preparati e multitasking, cui è rivolto il Concorso Miglior Enotecario d’Italia, ideato da AEPI (Associazione Enotecari Professionisti Italiani).

«Il concorso, giunto alla terza edizione, è pensato per valorizzare una figura ancora poco conosciuta dal grande pubblico eppure essenziale per il mercato e l’immagine del vino italiano. – spiega il presidente AEPI, Francesco BonfioL’Enotecario Professionista è un tecnico preparato e un comunicatore esperto, capace di guidare il cliente nell’acquisto di un prodotto di prestigio ma può essere anche un fornitore di servizi tesi a valorizzare il vino in tutta la sua complessità. A contraddistinguerlo sono preparazione, competenza, educazione ed empatia».


Francesco Bonfio, presidente AEPI
Francesco Bonfio, presidente AEPI

Il Concorso

Il concorso è aperto a tutti gli enotecari professionisti, proprietari di enoteche, dipendenti o consulenti, collaboratori o liberi professionisti, secondo due categorie di gara: la prima dedicata agli Enotecari che lavorano presso le bottiglierie esclusivamente con vendita per asporto e l’altra dedicata a chi presta servizio in pubblici esercizi con vendita e mescita come winebar, enoteche e osterie dove è possibile degustare e acquistare vini e spirits. Vi saranno infine due premi speciali: il Miglior Enotecario Under 30 (sotto l’egida del Consorzio del Vino Chianti Classico) e il Miglior Enotecario d’Italia all’Estero (sotto l’egida del Consorzio Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo).

Il concorso metterà alla prova i concorrenti su tematiche complesse, che richiederanno capacità di analisi e ragionamento oltre che conoscenza tecnica. A valutare la preparazione in tre selezioni consecutive sarà una giuria composta da cinque esperti: oltre al presidente di giuria Stefano Caffarri ci saranno un sommelier professionista, un giornalista, un comunicatore e un formatore.



La iscrizioni saranno aperte fino al 31 gennaio 2024, seguiranno tre prove, la prima e la seconda online nel mese di febbraio 2024, la finale si terrà invece a novembre 2024 a Roma in presenza. I finalisti avranno inoltre l’opportunità di partecipare a due stage formativi, il primo organizzato dall’Enoteca del Barolo sul più prestigioso vino piemontese.

Il secondo focalizzato anche sui prodotti DOP gastronomici piemontesi più noti (la nocciola del Piemonte IGP, il Murazzano DOP e il Prosciutto Crudo di Cuneo DOP), dal 17 al 21 marzo 2024. Entro ottobre 2024 si terrà, per il terzo anno consecutivo, lo stage a Épernay, organizzato dal Comité Champagne, l’ente che rappresenta tutte le Maison e tutti i Vigneron della denominazione più celebre del mondo.

Insieme a questo speciale programma di visita riservato ai finalisti, il Comité Champagne proporrà anche due momenti di formazione aperti a tutti i candidati. La conoscenza sullo Champagne sarà infatti tema di valutazione sia nelle prove online sia in occasione della finale 

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