Scotch Whisky

CARO SCOTCH WHISKY: I DAZI AUMENTANO DEL +10%

Il più grande aumento dei dazi degli ultimi 40 anni. L’appello della Scotch Whisky Association al governo per un trattamento più equo


Momenti delicati per il whisky scozzese. L’entrata in vigore del più grande aumento dei dazi sullo scotch whisky degli ultimi 40 anni fa infuriare la Scotch Whisky Association (SWA), che accusa il governo del Regno Unito di non essere riuscito a mantenere l’impegno assunto quando ha promesso di “assicurarsi che il sistema fiscale sostenga il whisky scozzese“.

L’aumento fiscale a doppia (+10%) cifra ha infatti trasferito l’onere fiscale sulla bottiglia di Scotch Whisky a prezzo medio dal 70% al 75% e le riforme che HM Treasury ha implementato sul sistema di dazi del Regno Unito hanno aggravato lo svantaggio competitivo affrontato dai distillatori in pub, bar e ristoranti.

A seguito del Bilancio di primavera, la SWA ha lanciato la campagna #KeepTheCommitment per sollecitare il Cancelliere Jeremy Hunt a riconsiderare l’aumento dei dazi. Nonostante la campagna e i dati sulle entrate dell’HMRC, che mostrano che le entrate dei dazi sugli alcolici al Tesoro sono aumentate del 40% nell’ultimo decennio a seguito di tagli e congelamenti dei dazi sugli alcolici, il governo del Regno Unito ha però scelto di continuare con l’aumento delle imposte. Una scelta che accentuerà ulteriormente l’inflazione, in un momento in cui le imprese stanno cercando di continuare a investire nella crescita futura.

In vista di un ulteriore bilancio in autunno, la SWA ha pertanto invitato il governo a escludere un ulteriore aumento delle tasse e a collaborare con l’industria per garantire che le agevolazioni fiscali disponibili per la birra e il sidro nel commercio al dettaglio siano estese anche all’industria dei liquori.



«L’aumento del dazio del 10,1% è un colpo di martello per distillatori e consumatori. – ha spiegato il direttore marketing e comunicazione della SWA Graeme LittlejohnIn un momento in cui l’inflazione ha appena iniziato a scendere, questo aumento delle tasse continuerà ad alimentare l’inflazione e renderà più difficile per l’industria dello Scotch Whisky investire nella crescita e nella creazione di posti di lavoro in Scozia e in tutta la catena di approvvigionamento del Regno Unito».

«In un ulteriore colpo – ha proseguito – i distillatori dovranno ora affrontare un ulteriore svantaggio competitivo in pub, ristoranti e bar essendo ingiustamente esclusi dalle agevolazioni fiscali disponibili per birra e sidro. I pub e altre attività commerciali sono molto più che birra e sidro. I consumatori di oggi sono alla ricerca di prodotti di alta qualità quando socializzano, spesso scelgono di pagare per una bevanda sapientemente preparata, ma meno quando socializzano. Lo Scotch Whisky e gli alcolici sono al centro di questa tendenza verso la premiumizzazione, che supporta la nostra ambizione di moderazione, sostenendo anche le finanze pubbliche».

(Fonte: Scotch Whisky Association)

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