Riconoscimento IG Grappa

LOLLOBRIGIDA: Sì AI CONSORZI DI VALORIZZAZIONE DELLA GRAPPA

Con il nuovo regolamento, gli operatori del comparto potranno procedere con la costituzione di Consorzi ad hoc per valorizzare questi prodotti di eccellenza

Una delle regine italiane è la Grappa”. Una frase che in realtà non ha detto nessuno, ma che hanno potenzialmente detto tutti coloro che si occupano di enogastronomia in Italia e la amano. Eppure il cortocircuito: fino a poco fa i produttori di Grappa, come quelli di qualsiasi altra bevanda spiritosa tradizionale italiana non potevano riunirsi in un Consorzio di Tutela. O meglio: potevano, ma non sarebbero stati riconosciuti. Un cortocircuito che finalmente finisce, con il Decreto adottato dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e delle Foreste per regolamentare  questo piccolo casus belli. Un provvedimento che il settore aspettava da molto tempo e che giunge dopo un incontro tra il Ministro Lollobrigida e la controparte durante il Vinitaly 2023.  “Oggi con questo regolamento, dopo sette anni, gli operatori del comparto potranno procedere con la costituzione di Consorzi ad hoc per valorizzare questi prodotti di eccellenza – ha dichiarato il Ministro, che aveva stretto un impegno con la controparte durante Vinitaly 2023 –  e tutelare le IG”.

La soddisfazione dei produttori di grappa

La controparte. Il riscontro dall’altra parte di una barricata, che non è mai stata bellicosa ma solo decisa a far valere i propri diritti, si è fatto sentire subito. Ed è di grande entusiasmo e prospettiva. “I distillatori di grappa sono felici per questo risultato che darà maggiore slancio al distillato di bandiera che merita la giusta visibilità sui mercati internazionali. Il Consorzio Nazionale Grappa è già pronto a raccogliere la sfida, rappresentando la maggior parte della produzione” ha evidenziato Sebastiano Giovanni Caffo, Presidente Consorzio Nazionale Grappa, tra i maggiori promotori della battaglia che ha portato alla firma del Decreto. Un piglio propositivo a cui fa eco Sandro Cobror, direttore di Assodistil che parla di un “punto di partenza indispensabile per costruire un nuovo percorso di successo”. Un clima disteso, nonostante qualche puntualizzazione, in particolar modo da parte del Presidente del Comitato Acquaviti di Assodistil Cesare Mazzetti, che esprime grande soddisfazione sull’equiparazione, “finalmente”, con il settore vino e quello agroalimentare: “Siamo lieti che l’attuale Governo abbia dato attuazione a questo importante passo, e attendiamo di leggere il provvedimento per poter esprimere un giudizio più dettagliato”.


L’incontro tra il ministro Lollobrigida e Sebastiano Giovanni Caffo

I prossimi step del decreto

Ma cosa prevede il decreto? Allo stato attuale della nostra conoscenza, ancora parziale in quanto non è ancora stato pubblicato il documento ufficiale, verranno individuate sulla base di un disciplinare ad hoc le modalità di costituzione dei consorzi, chiamati a fornire assistenza tecnica e a garantire collaborazione per la tutela della IG da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni. Il Consorzio che opera nell’interesse e nei confronti di tutti i soggetti inseriti nel sistema di controllo delle indicazioni può agire, in tutte le sedi giudiziarie e amministrative, per la salvaguardia della IG e per la tutela degli interessi e dei diritti degli operatori.

Prossimo step: la lettura del decreto. Una storia ancora tutta da scrivere, insomma, in cui l’entusiasmo di veder riconosciuto un proprio diritto non andrà a offuscare la lucidità necessaria per attuare programmi e progetti. E anche per assicurarsi che le promesse siano mantenute fino in fondo.

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