Chic Nonna Vito Mollica

Chic Nonna, la sinfonia di Vito Mollica

Si va dal ristorante, preferibilmente stellato, alla Spa firmata, fino al cocktail bar con una miscelazione ammiccante. Quest’ultima, forse, come ultima tendenza messa in campo per vivacizzare gli spazi comuni degli alberghi. Tra gli esempi più recenti e meglio riusciti, restando entro i confini nazionali, c’è sicuramente quello di Palazzo Portinari Salviati a Firenze, un gioiello di bellezza nobiliare cinquecentesca adagiato lungo la trafficata Via del Corso e arrivato sino ai giorni nostri con un carico di storia che lascia gli ospiti senza fiato. Basti pensare che nelle stanze dell’edificio hanno abitato Beatrice (si, proprio quella di Dante) e il granduca Cosimo I, ma il palazzo oggi, dopo un restauro che lo ha riportato all’antico splendore, è diventato una delle punte di diamante della catena di hotel di lusso LDC, di proprietà taiwanese.


Palazzo Portinari Salviati
Gli interni di Palazzo Portinari Salviati

Chic Nonna, il ristorante di Vito Mollica

Tra affreschi, architetture dal gusto rinascimentale e motivi artistici che racchiudono l’essenza della Toscana, quella cui guardano molti degli stranieri che superano la soglia d’ingresso del palazzo, l’albergo in realtà offre ben altri valori. A partire dall’ottima cucina del cuoco di origini lucane Vito Mollica, che distribuisce il suo sapere gastronomico in due diversi outlet. Al Salotto Portinari Bar e Bistrot va in scena il buon senso di una cucina diretta e senza fronzoli, con suggestioni regionali e piatti agili e comprensibili, ma anche con Chic Nonna

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Nato a Bergamo nel 1969, è sopravvissuto alla Nouvelle Cuisine e all'avanguardia, al chilometro zero, al fast food, al sushi, alla pasta con la vodka e al risotto con le fragole, alla tradizione rivisitata e ai tecno-emozionali, al prodotto di nicchia e alle trattorie moderne. Collabora, tra gli altri, con Cook Inc.

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