Dry Milano cover

Dry Milano, spirito di primavera

Nuova drink list e un menu ispirato dai sapori di primavera per il locale milanese premiato recentemente (anche) da Spirito Autoctono. Aspettando l’appuntamento con il Salone del Mobile

“Mix and design”. È questa la parola magica che, almeno per le prossime settimane, abiterà gli spazi di Dry Milano, il locale che ha fondato il suo successo sul (riuscitissimo) abbinamento tra pizza e drink e che ora si prepara all’appuntamento con la Design Week con proposte dall’orto, collaborazioni e una cocktail list tutta nuova.

Tutto dopo aver incassato anche da Spirito Autoctono, sul palco di Mixology Experience, altri due riconoscimenti per l’importante lavoro svolto: quello di Ampolla nel Piatto, riservato ai migliori locali in cui mangiare e bere bene, e quello di Ambasciatore del Buon Bere, assegnato al bar manager Edris Al Malat  sempre nel nome dell’eccellenza.


Lo chef Lorenzo Sirabella con Mascara Menassi e il bar manager Edris Al Malat
Lo chef Lorenzo Sirabella con Mascara Menassi e il bar manager Edris Al Malat

DRINK LIST NEL SEGNO ALL’ARTE

Per celebrare l’arrivo della primavera, la nuova drink list si è ispirata all’arte, con otto proposte inedite e alcuni, immancabili, signature cocktail come l’Hibiscus Margarita considerato ormai un classico Dry.

Si parte con “No Kissing”, riferito all’insegna che campeggia sulla vetrata del locale (anche nella foto sopra): rim di sale, tequila infusa con pane (di riutilizzo dalla cucina), ed estratto di rabarbaro. Ha un gusto terroso, fresco e acidulo grazie alle note vegetali che aggiungono freschezza insieme all’aggiunta di Perrier.

Quindi “Starlight”, che riutilizza parti di scarto del lattughino per un cordiale a base di kiwi, vermouth ambrato Mancino e vodka Altamura, impreziosito dalla consistenza croccante di una chips di kiwi. “I’m Hungry” rappresenta invece una dichiarazione di intenti per chi varca la soglia di Dry: un cocktail di recupero dove si trovano le bucce dei piselli, unite al succo d’ananas per farne uno sciroppo in abbinamento alla piña Colada, chiarificata con latte di cocco.


Il cocktail "I'm Hungry"
Il cocktail “I’m Hungry”

FILOSOFIA DEL RECUPERO

Si prosegue poi con “Loud Mule”, un’ode alla musica che costituisce la colonna sonora di tutte le sere di Dry Milano: vodka infusa con scarti di asparagi, liquore Strega, lime, ginger beer e un velluto di passion fruit servito nella mug del moscow mule, rivelando un gusto fresco, acido ed erbaceo.

Si prosegue con “Hellboy”, una versione del classico Negroni a base di gin infuso con scarti del parmigiano reggiano, cordiale ai lamponi, vermouth Mancino secco e Campari, completato con sfiziose chips di parmigiano.

Infine “Shaving Foam”, un cocktail-provocazione da gustare a fine pasto per accompagnare il drymisù: si recupera il latte della mozzarella di bufala per farne uno sciroppo con caffè, che rivela una texture cremosa e aromatizzata, completato poi dal rum invecchiato Barcelò Imperial, Amaro Lucano, giocando in equilibrio tra spezie, note legnose e gusti fruttati del marsala; a completare una spuma di nocciole.


"Shaving Foam", tra i nuovi signature drink di Dry Milano
“Shaving Foam”, tra i nuovi signature drink di Dry Milano

LA PROPOSTA FOOD

La proposta cocktail del Dry è sempre pensata per trovare riscontro nei piatti della cucina che ad ogni stagione si rinnovano, trovando nuove direzioni di ricerca grazie alla curiosità “sempreverde” di Lorenzo Sirabella, via via più focalizzata sull’elemento vegetale.

Insieme ai grandi classici, il menù Dry Milano si arricchisce di ingredienti di primavera provenienti dal progetto in fase di esplorazione “orto di Dry”, che ha iniziato a dare i suoi primi risultati e che presto consentirà di inserire elementi sempre più freschi, privilegiando una filiera corta e proposte menù secondo stagione e disponibilità.

In carta ecco allora “Green Spring”, una pizza-manifesto che è anche una tavolozza di sapori e colori vegetali, lavorati in varie consistenze, di cui si utilizzano tutte le parti, scarti inclusi, nel nome della stagionalità e del zero spreco. Qui sono protagoniste la vellutata di scarola, il carciofo arrosto, l’asparago, la crema di carota e arancia, il cavolo viola, i piselli allo scalogno e le chips di topinambur.


La pizza Lardo, asparagi e zola
La pizza Lardo, asparagi e zola

Si continua poi con la pizza 5 formaggi, Vermouth e Barbabietola, dove la classica 4 formaggi è stata arricchita del caprino, dal gusto acidulo che ben si abbina alla dolcezza della barbietola con riduzione di vermouth rosso ambrato Mancino, completata da polvere di barbabietola (che si utilizza anche in un drink).

Ma della nuova proposta fa parte anche la Lardo, Asparagi e Gorgonzola, un gioco di contrasti tra il gorgonzola piccante in abbinamento alla parte sapida e speziata del lardo e il sapore caratteristico degli asparagi, completata dalla croccantezza delle noci Pecan.

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