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RECENSISCI COME BEVI: PER UNA NUOVA LINGUA DEI DISTILLATI

La vita è troppo breve per scrivere frasette asfittiche quando si parla di cose piacevoli. Mini-guida anarchica al glossario da utilizzare quando si parla di spirits

Risultano noiose. Bisogna che qualcuno si metta una mano sulla coscienza e lo dica. Le recensioni dei vini, con quella selezione striminzita di aggettivi rigidamente sempre uguali, quell’austerità degna di un verbale delle forze dell’ordine in cui il naso risulta x e il palato risulta y, sono noiose. Si dirà che fare il sommelier è una cosa seria – giusto un gradino sotto al Segretario di Stato americano nella scala dei mestieri più impegnativi del mondo – e per questo serve un lessico conforme al contegno della materia. Sarà. Ma se leggere una recensione di un Barbaresco è meno divertente di leggere il bugiardino del Moment, forse un problema ci sarà. 

Il che ci porta al nostro appello, rivolto ai recensori di distillati, spiriti e liquori: non imitate i nobilissimi colleghi enologi e Sommelier. Non risultate grigi e ripetitivi, non lasciatevi ingabbiare in formulette prestampate. Sfruttate l’assenza di associazioni di categoria che tendono a standardizzare le descrizioni e lasciate volare la fantasia. 



I whisky torbati? Da oggi saranno “marmittoni”. Le grappe secche? Chiamiamole “spade liquide”. Andate di “abbraccioni” se il sorso è morbido, parliamo di “bevuta non pediatrica” se la gradazione è alta a livelli di bombardamento di napalm sul palato. Divertitevi con le parole e le metafore, giocate con accostamenti linguistici che facciano non soltanto sorridere, ma anche “sentire” quel che descrivete.

Uno Scotch “da merenda” uno se lo immagina caldo, confortevole, semplice e cerealoso. Un “rum Oppenheimer” potrebbe radere al suolo le vostre papille gustative per l’intensità atomica del sorso… Insomma, libera recensione in libero Stato. La vita è troppo breve per scrivere frasette asfittiche quando si parla di cose piacevoli. Tenetevi il verbo “risultare” per quando (si spera tra parecchio tempo) sul vostro certificato di morte si leggerà “risulta deceduto”. Nel frattempo, stay thirsty, stay foolish

Formazione scientifica, professione artistica, passione alcolica. Il cognome tradisce le radici lombardo-venete che, se scrivi di spiriti, sono un plus. Collabora con diverse testate e qualche testata la rifila pure, ma rigorosamente solo al pallone.

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