Chi è il primo produttore mondiale di gin? Apparterrà a Diageo, a Pernod Ricard o a un altro gruppo multinazionale degli spirits? La domanda è interessante di per sé, e lo diventa ancor più alla vigilia del World Gin Day 2023 che si celebra domani, sabato 10 giugno. Scopriamolo insieme.
Ginepro, affare mediterraneo
Innanzitutto, una piccola delusione per noi italiani. Cercando sul web, infatti, il nostro Paese viene accreditato da diversi siti come il maggior produttore mondiale di bacche di ginepro, con una quota dell’80% sul totale mondiale. Abbiamo cercato di verificare la fonte, incuriositi (e allertati) dalla percentuale eccessiva di quota globale e, a dire il vero, non è facile trovare un riscontro certo e ufficiale. Tuttavia, secondo l’istituto indiano Maximize Market Research, la leadership spetterebbe alla Turchia. Quel che è certo è il predominio del bacino mediterraneo come macroregione di riferimento e la prospettiva di crescita per la raccolta di bacche di ginepro e per il giro d’affari dell’ingrediente (o meglio, uno degli ingredienti) del gin: dai 164 milioni di dollari del 2021, la crescita media annua è stimata del 6% fino al 2027, quando arriverà a un valore di oltre 232 milioni di dollari.
Il gin di Diageo in pole position, ma…
La fonte di riferimento, per la domanda che ci siamo posti, è The Spirits Business, l’autorevole testata britannica di settore che, ogni anno, sviluppa degli studi specifici sui principali distillati. L’ultimo legato al gin risale allo scorso anno e si basa sui dati del 2021, che sono i più recenti disponibili a livello globale. Questa classifica evidenzia la leadership chiara e incontrastata di Diageo, che piazza tre suoi gin tra i primi otto per produzione mondiale misurata – come per tradizione negli spirits – non in bottiglie ma in milioni di casse da 9 litri. In prima posizione troviamo Gordon’s, con 7,4 milioni di casse e con un incremento dell’11% nell’ultimo anno considerato. Al secondo posto, in forte ascesa (+36%), c’è l’altro prodotto di punta (a livello quantitativo) del gruppo londinese degli spirits ovvero Tanqueray, che ha distribuito nel mondo 5,6 milioni di casse. La terza posizione spetta invece al gruppo Bacardi con Bombay Sapphire (4,4 milioni).
A seguire troviamo due marchi di Pernod Ricard, Beefeater e Seagram’s, e poi Larios (proprietà di Beam Suntory), Hendrick’s (William Grant & Sons) e ancora un brand di Diageo, Gilbey’s, che vince il premio del miglior performer annuale con una crescita di quasi il 70% nel 2021. Da questa graduatoria emergerebbe quindi il ruolo dominante di quella che è considerata, se non proprio la casa madre del gin (questo riconoscimento va attribuito all’Olanda), sicuramente la sua terra d’elezione ovvero la Gran Bretagna. Ma c’è una sorpresa in arrivo, perché la classifica certamente autorevole di The Spirits Business non ha preso in considerazione un Paese determinante per produzione e anche per consumo: le Filippine.
Gin, la vittoria a sorpresa
Che nell’arcipelago asiatico la cultura di superalcolici sia ben radicata lo abbiamo scoperto qualche mese fa, visitando l’isola di Negros, laddove nasce il rum super premium Don Papa. E proprio in tale occasione, entrando nella distilleria di Bago dove la melassa di canna da zucchero viene trasformata in spirito, abbiamo incidentalmente appreso la notizia che ci porta a rispondere alla domanda del giorno: chi è il maggior produttore mondiale di gin? A Bago ci dissero che Don Papa – che si affida alla distilleria utilizzandola come un normale terzista, per la distillazione e come punto di appoggio per la maturazione in legno – rappresenta una minima quota della loro produzione complessiva, che si basa per il 90% sul gin.
Quel gin si chiama Ginebra San Miguel, come il gruppo a cui appartiene e che comprende diversi altri marchi, perlopiù sconosciuti in Europa: si tratta di spirits destinati al mercato locale e al massimo a quello continentale, che peraltro è già abbastanza grande per assorbirne la produzione, comunque impressionante. Secondo Statista, nel 2021 le vendite di gin a marchio Ginebra San Miguel hanno raggiunto 36,7 milioni di casse da 9 litri. Per fare un confronto, gli otto leader presi in considerazione da The Spirits Business non arrivano, tutti insieme, a 27 milioni di casse! Ed è altrettanto impressionante la crescita totalizzata negli ultimi anni dall’etichetta filippina, che ha più che raddoppiato la produzione dal 2014 a oggi, con un balzo notevole a seguito della pandemia: dal 2019 al 2021 l’aumento è stato di 8 milioni di casse, più dell’intera produzione di Gordon’s. Certamente un conto sono i volumi e un altro i valori, perché il posizionamento di Ginebra San Miguel è più basso anche se la società può vantare due etichette premium come 1834 Premium Distilled e Gsm Premium Gin.