Dopo Santo Trastevere, il nuovo progetto di Daniele Fadda punta tutto su cucina e miscelazione per un’esperienza di alto livello
Nuovo arrivo in ‘casa’ Santo! Daniele Fadda, proprietario della storica insegna di Trastevere, realtà poliedrica con una Gintoneria che conta più di 150 etichette e dedicata al binomio food & mixology, ha inaugurato lo scorso dicembre un nuovo locale, Genco.
“Non si tratta di un fratello gemello di Santo (bistrot e cocktail bar). Genco è un ristorante con una filosofia autentica, identitaria, che vede in cucina Alessio Benedetti, Cristian Straccio al bancone e Costance Riviere in sala”. Situato in via Luigi Angeloni 102, nella zona tra Portuense e Monteverde, Genco rappresenta una cosa insolita per un quartiere poco avvezzo alle novità.
“Sono cresciuto in questa zona e volevo offrire un’esperienza nuova. Diversa da quelle esistenti, di qualità, per far conoscere un progetto contemporaneo che vuole avvicinare gli appassionati all’autenticità dei sapori” sottolinea Fadda.
Genco ha uno stile moderno e metropolitano grazie a scelte indovinate sotto ogni punto di vista, dai materiali (legno e ferro in prevalenza) al bancone dalle linee curve da vivere sia per mangiare che per bere. Ma anche opere contemporanee di artisti come Giorgio Bartocci (già presente da Santo con affreschi al soffitto), Massimo Sirelli e Obey, che rendono Genco un salotto moderno dalle grandi vetrate che separano la sala interna con sedute e divanetti e può ospitare 45 coperti e il dehors da 50 posti, ideale per l’appuntamento del pranzo domenicale.
Il menu, scelta senza convenzioni
Uno dei punti di forza del progetto è sicuramente il menu libero da schemi preimpostati, che non prevede la classica divisione delle portate per categoria, ma suggerisce percorsi del gusto che diventano personali. A guidare la brigata c’è Alessio Benedetti, talento dal curriculum interessante (Marzapane, Santo, Barred), la cui creatività è protagonista di una proposta gastronomica in costante evoluzione grazie alla continua alternanza dei piatti, per una carta che si rinnova a cadenza quasi mensile.
La materia prima guida le scelte, i sapori alla tavola di Genco sono diretti e sorprendenti. Il vegetale conferma la sua versatilità con il gustoso Porro gratinato, robiola e peperone crusco e il Carciofo alla romana fritto, parmigiano e bergamotto dalla grande piacevolezza.
L’intero percorso mette in luce una visione estremamente lucida che omaggia i classici con una chiave di lettura personale. Ma anche intima, come nel caso delle Pappardelle all’uovo, genovese di manzo e aglio orsino. Oppure la Tartare di manzo, salsa al tuorlo, cavoletto di Bruxelles e rafano.
La drink dist di Genco
Un menu così intenso necessita di una proposta beverage all’altezza, e la cantina di Genco è attrezzata per supportare la cucina con una carta di vini naturali, tanto amati ultimamente, ma ancora troppo poco conosciuti. Etichette che provengono dalla Francia e dalla Spagna, ma anche da diverse regioni d’Italia. Bollicine, bianchi e rossi, naturalmente disponibili sia in bottiglia che alla mescita.
È Costance Riviere, sommelier francese, a proporre gli abbinamenti adatti e a interagire con il bartender Cristian Straccio, protagonista della scena dell’alta miscelazione, con importanti trascorsi a Londra, curatore di una drink list contemporanea nel gusto e nell’equilibrio. La giusta sinergia per tenere fede al claim del locale – Cucina autentica, cocktail d’autore e vini naturali’- che può contare, per quel che concerne la miscelazione, sulla lungimirante visione di Daniele Fadda. Lui ha voluto dar forma alla sua idea di distillazione con Spirito Santo Gin, prodotto biologico realizzato con ingredienti di altissima qualità, selezionati con cura per un risultato finale davvero gradevole.
Nella versione Dry (ginepro, cannella, pompelmo, coriandolo) e Aromatic (ginepro, rosmarino, mentuccia romana, mango) diventa l’elemento ideale per proporre differenti versioni del Gin Tonic. Abbinamento con i piatti di Alessio Benedetti che trova pieno riscontro al palato, giocando con le sovrapposizioni di profumi e sentori.
L’asse portante di una miscelazione che propone una impeccabile interpretazione dei grandi classici e twist di riuscita originalità che, grazie al costante dialogo con la cucina, rendono a dir poco intrigante l’esperienza da Genco.