Secondo un’indagine di Astraricerche per Grappa Libarna, per oltre la metà dei millennials il pranzo delle ricorrenze si chiude con caffè e grappa
I più giovani sono spesso considerati come un elemento di rottura rispetto ai riti e alle tradizioni familiari, ma non è necessariamente così. E non lo è, in particolare, nel mondo degli spirits, almeno in base a quanto emerge da una ricerca affidata da Grappa Libarna, il brand di Gruppo Montenegro dedicato al distillato italiano per antonomasia, ad Astraricerche. Dalla quale emergono spunti interessanti sui consumi attuali e sul legame di certi prodotti con le ricorrenze, naturalmente con un focus sul momento di condivisione più importante che bussa alle porte: il Natale.
SETTE ITALIANI SU DIECI REGALANO LA GRAPPA
Lo studio presentato a Milano da Cosimo Finzi, direttore di Astraricerche, è il frutto di un migliaio di interviste che hanno interessato una popolazione selezionata tra Millennials, esponenti della Generazione X e Baby Boomers. Innanzitutto, è emerso che un italiano su sei consuma regolarmente grappa mentre il 36% non la beve mai. Il consumatore di riferimento è di sesso maschile anche se, ha precisato Finzi: «Tra le donne cresce la conoscenza e l’interesse verso il prodotto».
Il collegamento tra grappa e ricorrenze è molto forte. Circa 1 italiano su 4 conclude i pasti delle feste con la grappa o con un distillato, in abbinamento a un caffè o un dolce. Il 40% del campione associa il rito del bicchiere di grappa a fine pasto proprio al Natale. Inoltre, la grappa è un regalo gettonatissimo nel periodo natalizio e non solo: il 72,4% degli intervistati ha acquistato una grappa in occasione di una ricorrenza.
UN DISTILLATO DA DEGUSTARE A CASA
Il 64% del campione ha dichiarato di consumare grappa e il picco degli affezionati è legato agli uomini e, grande sorpresa, ai millennials. Come già evidenziato, il 16,1% lo fa spesso o occasionalmente e il 47,9% lo fa raramente o solo in occasioni particolari. La grappa però è un prodotto dal consumo soprattutto domestico: sette italiani su dieci la degustano in casa, probabilmente per questioni di atmosfera o di sicurezza alla guida. Nel fuori casa, è il ristorante il luogo più gettonato per il consumo a fine pasto (27,6%) mentre il 22,3% ha affermato di aver ordinato grappa nei locali pubblici.
GRAPPA: BIANCA E SPIGOLO
di Alberto Milan
FINE PASTO IDEALE PER I MILLENNIALS
Venendo alle ricorrenze, per più di 1 italiano su 3 la convivialità nei momenti tradizionali dell’anno si traduce nel “restare a tavola dopo il pasto con amici o familiari”, in compagnia di un distillato come la grappa o di un amaro. Per più di 1 italiano su 5, invece, la convivialità nelle festività è rappresentata dal vedersi fuori casa con gli amici di sempre, a cena o dopo cena, per bere insieme qualcosa.
Un italiano su 2, soprattutto Millennials (53,8%), la migliore conclusione del pasto in occasione di ricorrenze è con caffè e amaro, mentre 1 italiano su 3, preferisce consumare solo il caffè. Per 1 italiano su 4 il pasto deve invece concludersi con grappa o distillati, con picchi di consumo tra uomini e al Nord-Est.
PROTAGONISTA A NATALE
Natale è quindi un momento fondamentale per i consumi della grappa e anche in questo caso emerge la determinazione dei più giovani nel considerare il distillato di vinaccia come un punto fermo del pranzo o della cena in famiglia. Per circa il 40% degli italiani, percentuale che sale al 48% tra i Millennials, il Natale è infatti l’occasione più adatta per il consumo di questo storico distillato della tradizione.
«La grappa – dichiara Gianluca Monaco, Marketing & new businesses director di Gruppo Montenegro – si conferma una protagonista del Natale. Il bicchiere a fine pasto è un rito per i nostri connazionali e fa parte delle tradizioni di questo periodo. Ma resistono con forza anche altre occasioni di consumo, come la cena a casa con familiari o amici (34,6%) e il pranzo della domenica (36%)».
Inoltre, in occasione di inviti a pranzi o cene legati alle ricorrenze, il 16,2% degli intervistati ha dichiarato di scegliere un distillato come la grappa da portare in dono, mentre per il 19,7% è un regalo gradito. In questo ambito, la grappa batte l’amaro che viene scelto come dono dal 12,5% degli intervistati ed è gradito dal 16,7%.
I CRITERI DI SCELTA
La storicità della marca è il principale criterio di scelta di una grappa o di un altro distillato (33,5%), in particolare per la Gen X. Tuttavia, contano anche il metodo di produzione e l’invecchiamento (29,1%), soprattutto per Millennials e Baby Boomers, nonché il consiglio di persone esperte, per 1 italiano su 4, prevalentemente donne della Gen X.
«I dati – insiste Monaco – confermano la grande passione degli italiani per la grappa che, oltre ad essere ormai riconosciuta come il distillato simbolo di italianità e artigianalità, è sempre più associata all’idea di convivialità, esperienza e tradizione, anche fuori casa. E chi la sceglie ha le idee chiare: per un terzo degli italiani guida la scelta il legame del brand con il territorio e la sua autenticità e per un altro terzo il fatto che sempre più si cerchi nel consumo un’esperienza».
QUATTRO ETICHETTE DI SPIRITO PIEMONTESE
Con questa iniziativa, Gruppo Montenegro punta i fari su Libarna che, insieme ad altri cinque marchi (Oro Pilla, Nocino Benvenuti, Rabarbaro Bergia, Maraschino Buton e Coca Buton) fa parte del progetto denominato “I liquori della tradizione italiana”, selezione di specialità con con una forte connotazione territoriale.
Grappa Libarna è legata al Piemonte e ai vitigni di questa grande regione vitivinicola. Nasce infatti dall’esperienza della Distilleria Gambarotta, fondata nel 1832 a Novi Ligure da Santo Gambarotta, e oggi è in distribuzione con quattro etichette: Bianca Cristallo, Grappa di Moscato barricata, Grappa di Barolo e Dolcetto riserva 18 mesi e Grappa di Barolo riserva invecchiata almeno 18 mesi (12 in tonneaux e 6 in barrique) in legni pregiati.