health warnings

Dublino dà il via libera agli health warnings

C’era da aspettarselo e adesso il provvedimento è arrivato. Stephen Donnelly, Ministro della Salute irlandese, ha posto il suo sigillo sulla legge – promossa dalla stessa Irlanda – che da ora in poi applicherà degli alert sanitari sulle etichette degli alcolici, disponendo inoltre che informazioni sanitarie simili siano lasciate a disposizione dei clienti anche nei locali autorizzati.

La norma, secondo quanto riportato anche da Federvini, prevede che le etichette dei prodotti alcolici indichino il contenuto calorico e i grammi di alcol presenti nel prodotto. Le stesse segnaleranno il rischio di consumo di alcol in gravidanza, oltre al rischio di malattie epatiche e tumori mortali dovuti al consumo di alcol, indirizzando il consumatore al sito web dell’HSE, www.askaboutalcohol.ie, per ulteriori informazioni.

«Questa legge – ha spiegato il ministro Donnellyè stata concepita per dare a tutti noi consumatori una migliore comprensione del contenuto alcolico e dei rischi per la salute associati al consumo di alcol. Grazie a queste informazioni, possiamo prendere una decisione informata sul nostro consumo di alcol. Le confezioni di altri prodotti alimentari e bevande contengono già informazioni sulla salute e, se del caso, avvertenze sanitarie. Questa legge mette in linea i prodotti alcolici».


Health warnings


Le indicazioni

Nel dettaglio, l’etichettatura e presentazione delle bevande alcoliche dovranno contenere l’indicazione delle calorie per contenitore; l’indicazione dei grammi di alcol per contenitore; la dicitura “Drinking alcohol causes liver disease”; il pittogramma della donna incinta; la dicitura “There is a direct link between alcohol and fatal cancers” e, appunto, l’indicazione “Visit askaboutalcohol.ie”.

L’opposizione degli Stati Membri Ue (e non solo)

L’adozione in data odierna da parte del Ministro irlandese è avvenuta nonostante Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Italia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Spagna abbiano trasmesso alla Commissione europea un parere circostanziato, mentre Danimarca, Grecia, Lettonia e Polonia avevano inviato commenti per manifestare anch’essi le proprie riserve.

Ciononostante, a dicembre 2022 la Commissione non aveva ritenuto di dover procedere nei confronti della Repubblica d’Irlanda, dando di fatto il via libera a procedere. In ambito internazionale, invece, Australia, Canada, Cuba, Mesico, Nuova Zelanda, Regno Unito, Repubblica Dominicana e Stati Uniti hanno presentato propri commenti a seguito della notifica presso l’OMC (ne abbiamo parlato qui), che saranno discussi nel corso della riunione del comitato Technical Barriers To Trade (TBT) di giugno.

La settimana scorsa Federvini ha presentato formalmente un esposto alla Commissione europea per denunciare la violazione da parte dell’Irlanda del diritto UE (il nostro articolo a questo link): lo stesso è stato presentato anche dalle Associazioni europee Comité Vins e spiritsEUROPE.

«Sono felice – ha concluso Donnelly – che l’Irlanda sia il primo Paese al mondo a compiere questo passo e a introdurre un’etichettatura sanitaria completa dei prodotti alcolici. Mi auguro che altri Paesi seguano il nostro esempio».

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