Donne della Grappa passa ad ANAG
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Donne della Grappa: il logo passa ad ANAG

Entrano in forze tra le quote rosa dell’ANAG le Donne della Grappa, che dopo oltre venti anni di attività interrompono le proprie iniziative, cedendo all’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa il proprio logo e il patrimonio culturale e sociale. Una decisione presa nell’ottica di preservare e dare continuità al lavoro fatto fin qui per la crescita e la valorizzazione della sensibilità femminile verso aromi, profumi ed eleganza di grappa e distillati.

Il passaggio di consegne è stato ufficializzato negli scorsi giorni a Vinitaly nello stand istituzionale della Regione Piemonte – alla presenza di Elisa Belvedere Mazzetti, attuale presidente dell’associazione “Donne della Grappa” – e 7^ generazione dell’azienda di famiglia, Mazzetti d’Altavilla – Paola Soldi, presidente ANAG e Marirosa Gioda Tamassia, referente territoriale per ANAG in Piemonte.

«Questo passaggio di consegne rappresenta un valore aggiunto per l’intera ANAG, che dal 1978 promuove la qualità del distillato e il bere consapevole – afferma Anna Maria De Luca, coordinatrice delle Donne della Grappa ANAG – Le Donne della Grappa rappresenteranno le nuove ambasciatrici verso il pubblico femminile delle doti di finezza ed eleganza che, con il passare degli anni, hanno portato la Grappa ad allontanarsi dal consumo associato esclusivamente agli uomini. Nel tempo – spiega la coordinatrice – la Grappa si è arricchita del valore aggiunto, in termini di sensibilità tutta femminile, proprio delle distillatrici che hanno ricercato i profumi e gli aromi di questo prodotto esclusivamente italiano che oggi non ha nulla da invidiare a tanti distillati internazionali».


Anag


«Porteremo avanti con orgoglio e determinazione l’importante lavoro finora svolto per avvicinare il distillato di bandiera sempre di più al pubblico femminile e soprattutto alle giovani generazioni, che amano sempre di più la grappa come ha confermato anche una recente ricerca condotta da AstraRicerche e Grappa Libarna», prosegue De Luca, sottolineando come ANAG, la cui presidente è donna, conti su oltre un quarto di presenze femminili. L’obiettivo è quello di coinvolgerle in un nuovo racconto della grappa, per valorizzane gli aspetti organolettici, ma anche il ruolo in cucina e gli abbinamenti, fino alla moda e molto altro.

E per quanto riguarda la comunicazione verso i giovani la coordinatrice annuncia: «Veicoleremo, anche nelle scuole, la cultura, la storia e le tradizioni che ci sono dentro un calice di grappa. È importante far comprendere subito che ogni sorso si porta dietro un patrimonio culturale di grande valore, diverso da regione a regione ma unito dalla continua ricerca della qualità». Un modo per diffondere anche una cultura del bere consapevole e informato. E si punta anche sulla miscelazione. «Sicuramente la mixology può essere una leva per entrare fra le giovani generazioni e la grappa ha dimostrato nel tempo di poter convivere in maniera eccezionale nel mondo dei cocktail.

«Come diceva Luigi Veronelli, “La sua anima (della grappa) apparterrà a chi saprà scoprirla con delicatezza” – conclude De Luca – Mi piace pensare che stia parlando proprio delle donne, narratrici della cultura e delle emozioni contenute in un calice e in un sorso di grappa».

Radici toscane tra Mugello e Chianti, adottata in Veneto tra ombre e bacari. Ha il naso sul vino da quando lo ha tolto dai libri (forse le cose si sono anche un po’ intrecciate…) e un passato tra voli intercontinentali, valigiate di bottiglie, Paesi asiatici e degustazioni. Diplomata Ais, approda alla comunicazione come ufficio stampa e poi nella redazione di VinoNews24.it. Viaggia, assaggia, scrive, ascolta molto e parla quando serve (svariate lingue).

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