La realtà ristorativa del boutique hotel di Roma punta sul talento di Domenico Boschi, nel segno della sinergia tra cibo e cocktail
Una cucina ispirata in modo esplicito dalla tradizione, ma che punta però a rileggerla in modo contemporaneo, unendo tecnica e sapore, evitando sovrastrutture ed esprimendosi attraverso la linearità e riconoscibilità del gusto, per un risultato finale di grande piacevolezza al palato e di piena accessibilità a ogni tipo di cliente.
Domenico Boschi, volto e anima della cucina del Don Pasquale, il ristorante situato all’interno del bellissimo boutique hotel Maalot, dona da alcuni anni continuità alla sua filosofia gastronomica contraddistinta da conoscenza e concretezza, elementi fondamentali per la costruzione di una esperienza che riscuote consensi trasversali, da appassionati e addetti ai lavori, turisti e residenti.
Il Boutique Hotel Maalot
Il nome quale omaggio al capolavoro che nel 1842 compose Donizetti, che al civico 78 di via delle Muratte, dove oggi sorge il Maalot, ha vissuto per ben 9 anni. I più prolifici della sua produzione, come ricorda la targa sulla parete esterna. L’atmosfera trae ispirazione dagli ambienti teatrali, con un tocco british rappresentato da scelte stilistiche e di design di grande pregio. Il tutto senza correre mai il rischio d’essere ridondante.
Come le quinte di un teatro
La riuscita armonia tra anime diverse che convivono in piena sinergia, dallo stile coloniale della veranda su strada alla lounge all’ingresso illuminata dal lucernario in ferro e vetro.
Il progetto architettonico dell’intero palazzo dell’Hotel Maalot (sviluppato su 4 piani per circa 3000 mq) firmato dall’Architetto Roberto Antobenedetto di RPM Proget, rispecchia appieno la volontà di mantenere l’heritage del luogo. Pur con molte incursioni progettuali contemporanee che danno agli spazi un’identità tra passato e contemporaneità del tutto nuova.
Lo spazio si articola su più livelli lasciando intravedere il cocktail bar che si staglia in secondo piano.
Grande attenzione è dedicata all’illuminazione, studiata per non essere mai invasiva, ma per valorizzare un ambiente che richiama l’atmosfera dei club. Grazie anche a legno, stoffa e iuta alle pareti, il parquet di rovere in terra e i tanti dipinti fittamente disposti fino al soffitto. Trenta le camere di cui quattro suite distribuite su quattro piani di un palazzetto ottocentesco.
“Il Maalot e il suo ristorante Don Pasquale, nel cuore della Roma più autentica, è il punto di riferimento per una clientela anticonformista, giovanile, amante del bello e della buona cucina. I nostri ospiti sono avvolti da un’atmosfera vibrante fatta di colori, arte, gusto e un servizio attento, amichevole ma discreto”, racconta Cristiano Zucchiatti, General Manager del Maalot.
Il ristorante Don Pasquale
Il ristorante è la pancia e il cuore dell’hotel che sembra riecheggiare in chiave contemporanea e salottiera lo spirito di una locanda dei secoli passati. Sono circa 60 i coperti disponibili. Tra tavoli di sapore rétro in maioliche portoghesi con disegni di antichi pizzi e trine, e sedie con spalliera di bambù dipinta di nero.
Un luogo dove poter bere un caffè, far colazione (aperta anche agli esterni dalle 7 alle 11 al costo di 55€), fermarsi a pranzo, prendere un aperitivo e vivere cena e dopo cena. Qui lo chef Domenico Boschi esprime la sua filosofia. Abbraccia la tradizione, non trascura l’elemento appagante che deve caratterizzare i piatti, e concede spazio all’evoluzione delle idee potendo poggiare su una tecnica di alto livello. Sapori riconoscibili a occhi chiusi, che diventano il filo conduttore di una proposta a suo modo ludica per il palato, grazie a scelte sorprendenti.
Il menu, tra tradizione e tecnica
Si inizia con la Crocchetta ripiena di coda alla vaccinara, gel di carpione e foglia di sedano è esplicativa della validità del riuscito connubio tra tradizione e tecnica. Mentre la Seppia e piselli con salsa al beurre blanc, nero di seppia e piselli mette in evidenza l’ineccepibile cottura dell’ingrediente protagonista del piatto.
La parte ludica dell’esperienza è rappresentata dai Gyoza di coratella alla brace e pomodori in umido. Una proposta golosa e divertente, così come i Cannelloni alla Parmigiana, sublimazione del gusto che nasce dall’unione di due grandi classici della cucina italiana. La chiusura con il Saltimbocca di vitella, cuore di scarola e salsa di mele e il Babà agli agrumi conferma, ove fosse ancora necessario, la qualità del percorso creativo di Boschi. Ambiente, mise en place, pairing con i vini (tra cui un’ottima bollicina dal Sudafrica) e un servizio professionale e informale al tempo stesso completano la piacevole serata.
Il Cocktail Bar
Il cocktail bar si staglia come in un secondo livello prospettico rispetto al ristorante, incorniciato dietro due archi che danno sullo stesso salone lasciando intravedere l’effetto scenico della bottigliera retroilluminata, le cromie dominanti tra cui il rosso magenta, il bancone ottone ed ebano, le insolite sedute in vimini, gli specchi che aggiungono riflessi dorati alla luce.
Alessandro Felli, Bar Manager, gestisce questa vera e propria cocktail room nella cui carta è possibile trovare una attenta selezione di rum pregiati e una drink list con i grandi classici ma anche dei signature molto richiesti, come per esempio il Club Tropical o l’Hotel Maalot n3.
L’interessante lavoro sugli abbinamenti con i piatti di Domenico Boschi colpisce. Il pairing trova il suo apice con il Fernet Sour, sposo perfetto delle note gustative del Carciofo alla Giudia, menta e salsa di pecorino. Il piacere del boccone si rinnova dopo ogni sorso. L’Havana, aceto e vino bianco, è il cocktail servito in chiusura di cena per smussare la dolcezza del dessert. Due abbinamenti di tale sintonia con i piatti, da segnare un vero valore aggiunto all’intero percorso di degustazione, sottolineando l’importanza della sinergia tra cibo e miscelazione.
Don Pasquale – Restaurant & Bar c/o Maalot Roma
Via delle Muratte 78 – 00187 Roma
Tel.: +39 06 878087 – www.hotelmaalot.com