Il Boutique Hotel nel cuore di Roma rinnova l’esperienza gastronomica con una riuscita formula che punta su food & mixology
Pranzo, aperitivo e cena. Momenti ‘sacri’ della giornata di ognuno di noi, da poter vivere scegliendo il locale giusto andando alla scoperta di sapori noti o delle ultime novità, di piatti succulenti o di una miscelazione sorprendente. Ci sono anche posti che riescono a esprimere tutto il loro valore in ogni singola occasione, grazie alla meticolosa cura messa nella formulazione di una proposta food&beverage che unisce professionalità e creatività.
L’OFFERTA DELLA CAPITALE
Nell’ampio scenario, in continua evoluzione, relativo al contesto ricettivo alberghiero Capitolino (di alto livello), accanto a nuove e strombazzate aperture si affiancano alcuni indirizzi che hanno fatto la storia dell’hotellerie a Roma, riuscendo a unire alla bellezza degli spazi e alla cura nell’accoglienza espressioni ristorative di assoluta qualità, sovente impreziosite da scenari unici rappresentati dalle terrazze con vista da cartolina.
Nella miriade di opportunità presenti sulla mappa cittadina, si distingue per stile e originalità un boutique hotel la cui storia è ricca di fascino e suggestione. Il Singer Palace Hotel Roma (via Alessandro Specchi, 10) era infatti un tempo l’ex palazzo headquarter dell’azienda produttrice delle omonime macchine da cucire: tutti gli spazi dell’edificio, costruito agli inizi del ‘900, sono caratterizzati da un design di concenzione contemporanea.
Dai divani di Le Courbusier ai tessuti di Riant Firenze, passando per le Lampade Prandina, ogni elemento contribuisce a impreziosire un ambiente la cui identità è fortemente ancorata alle origini grazie a materiali come il marmo e a scelte architettoniche di forte impatto visivo, a sottolineare l’idea, avanguardista per l’epoca, alla base del progetto di partenza.
«Il Singer Palace Hotel Roma è nato dal desiderio di creare un punto di riferimento per i cittadini e i viaggiatori; ci piace accogliere gli ospiti come in una casa, riservata e accogliente, permettendo loro di vivere e ammirare Roma durante ogni momento del loro soggiorno. Le due terrazze sono protagoniste della nostra offerta gastronomica e mixology legata al territorio, ed è qui che gli ospiti amano trascorrere il tempo libero» sottolinea Rosa Visocchi, Direttore Sales&Marketing.
ROMA IN UN GIORNO: CIBO, STORIA, DISTILLATI
di Luca Sessa
Rooftop e terrazza assumono quindi strategica centralità nella valorizzazione dell’esperienza enogastronomica, ospitando il ristorante “Le Terrazze” e il Jim’s Bar, elegante tempio della miscelazione. A guidare le operazioni in cucina e dietro al bancone ci sono lo chef Alessandro Fiacco e la Bar Manager Federica Geirola.
LA TAVOLA
Fiacco, laziale di origine e formatosi all’Istituto professionale alberghiero di Cassino, punta su una filosofia fortemente legata alla tradizione locale, per sorprendere con rivisitazioni personali in chiave contemporanea. Approccio ben rappresentato dal suo piatto manifesto, quella Carbonara con guanciale croccante, uova e pecorino impreziosita in base alla stagione dall’aggiunta di carciofi o tartufo.
Il filo conduttore in tavola è l’insieme delle materie prime, la cui rispettosa trasformazione e lavorazione consente di proporre un Risotto allo zafferano e Gambero rosso di Mazara del Vallo dal piacevole equilibrio gustativo, una Battuta di Fassona piemontese con senape al miele aromatizzata al tartufo bianco, dall’ineccepibile esecuzione tecnica, o delle Pappardelle ai funghi porcini golose per definizione.
Una cucina, quella di Alessandro, che mette le idee al servizio delle esigenze del cliente ma senza snaturarsi, trovando un punto di incontro ben rappresentato da piatti dai sapori diretti, semplici nell’accezione positiva del termine, e di agile lettura al palato.
IL BAR
Il Rooftop Jim’s Bar è invece il regno di Federica, Bar Manager bolognese d’origine, con alle spalle molti riconoscimenti in varie competizioni, tra cui il premio “Lady Amarena Italia” di Fabbri, di cui è diventata in seguito Ambassador in Italia e nel mondo. La sua miscelazione si caratterizza per le note ferme, decise e sensoriali, ma anche per la scala di colori.
Il signature pensato per l’aperitivo è il Singer, cocktail analcolico realizzato con succo d’arancia, sciroppo di frutto della passione, succo di lime e tonica, idea fresca, ben centrata e quanto mai contemporanea per quel che concerne l’assenza di gradazione alcolica.
Un assaggio piacevole, perfetto per iniziare un piccolo percorso nel quale fa capolino un profumato twist sul Negroni e che consente di scoprire una cocktail list che comprende la sezione “From Jim’s with Love” che racchiude i signature drinks, la “Neverending Drink Story” con la proposta dei cocktail senza tempo, e “La nostra Selezione” dedicata a Spirits.