Brandy Masters 2023 annuncia i vincitori

Le regole di produzione più ‘allentate’ di cui gode il brandy rispetto al Cognac, se da un lato consentono a molti produttori di scatenare virtuosamente la propria creatività ed esperienza, dall’altro aprono le porte a una produzione parallela di distillati piuttosto scadenti. In questa direzione si muove Brandy Masters, la degustazione alla cieca organizzata ogni anno per individuare quali siano i marchi effettivamente top – quindi degni di riconoscimento – e quali, invece, quelli ‘flop’.

Nel corso dell’ultima edizione, svoltasi al The Carriage del Great Northern Hotel di King’s Cross, a Londra, i giudici sono stati divisi in due panel, il primo dei quali è stato presieduto da Melita Kiely, redattore di The Spirits Business e presidente di The Global Spirits Masters Competitions (The GSMC). Con lei: Ruchira Neotia, socia – Collectivino; e Ed Bates, fondatore di Distilled London. La seconda squadra era invece presieduta da Matt Chambers, scrittore di alcolici e co-fondatore del blog Whisky For Everyone, accanto a Evan Prousaefs, bar manager del Sexy Fish di Londra e Winnie Bowman, maestra del vino del Capo, giudice e scrittrice di vini e liquori.

Ad aprire la degustazione una serie di brandy francesi fuori da qualunque tipo di denominazione (Cognac, Armagnac e Calvados) nel corso della quale sono state assegnate ben cinque medaglie d’oro, di cui quattro sono arrivate da La Martiniquaise-Bardinet. Il quinto Gold è stato invece assegnato a Seven Tails Brandy XO, mentre a chiudere il cerchio sono arrivate anche cinque medaglie d’argento.



Il secondo round di degustazione è stato ha riguardato invece la categoria “Altra regione” e ha visto l’assegnazione della medaglia d’oro a due referenze: il Black Bottle Classic Brandy e il Chateau Vartely AquaVia Rachiu de Tescovina prodotto in Moldavia.

Da lì, i giudici sono poi passati ai brandy del Sud Africa, dove sono state scoperte due medaglie d’argento. Distell ha ritirato i premi per il suo brandy alambicco singolo di 12 anni di Van Ryn e per il brandy alambicco singolo di 10 anni di Van Ryn. Ultima tranche della giornata ha riguardato il Flavored Spirit Drink, che ha assegnato una medaglia d’oro a Bardinet Coffee.

In linee generali, i giurati si sono trovati concordi sulla volontà da parte dei produttori delle diverse regioni di apporre il proprio sigillo sulla categoria del brandy. Una tendenza che, se confermata, potrebbe comportare controlli sempre più stringenti, al fine di garantire ai consumatori l’accesso alle migliori produzioni della categoria, come nel caso dei vincitori di quest’ultima edizione.

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