Moon Open, volere la luna è un diritto

Bruno Vanzan presenta Moon, la prima postazione professionale al mondo accessibile ai disabili, progettata per abbattere le barriere

Anni fa Obama, quando era ancora presidente degli Stati Uniti, durante un’intervista disse: “Non c’è nessun uomo nero della mia età, anche di successo, a cui non sia accaduto di uscire da un ristorante ed essere scambiato per un maggiordomo”. Dieci anni dopo continua ad accadere la stessa cosa ad ogni persona in carrozzina che, uscendo dal locale in cui lavora, viene automaticamente considerata un cliente.

Naturalmente oggi sappiamo di aver sempre sbagliato a farlo. Vorremmo poter dire che questa riflessione nasce da un fortunato momento di ispirazione personale, ma non è così. E’ la conseguenza della notizia del lancio di MOON, la postazione circolare ideata e progettata da Bruno Vanzan e dal designer Fabiano Zucconi e prodotta e distribuita da CIAM, che offre un design compatto pensato per permettere a tutti – persone normodotate e persone con disabilità motoria ndr – di svolgere al meglio la professione di Bartender.


Il campione mondiale di bartending Bruno Vanzan, il designer Fabiano Zucconi e il barman Alessandro VItiello presentano Moon, prodotto e distribuito da CIAM - ph Studiogusto
Il campione mondiale di bartending Bruno Vanzan, il designer Fabiano Zucconi e il barman Alessandro VItiello presentano Moon, prodotto e distribuito da CIAM – ph Studiogusto

Moon è sorprendente. Ma perché ci colpisce tanto? E ancora: esisteva già qualcosa del genere?
Spoiler: no, non esisteva. Riguardo la prima domanda invece, sussiste l’abitudine da parte della società e della politica – davanti alla disabilità motoria – di ragionare solo in termini di rampa di accesso, barriere architettoniche e misure minime del bagno riservato ai disabili.

Disabili che si continua a vedere solo nel ruolo passivo di consumatori. La vera inclusione si ha invece quando due professionisti – uno in sedia e uno no – hanno le stesse opportunità lavorative nel settore che li appassiona.

Cosa è MOON

Moon e Moon Open sono entrambe una mezzaluna di acciaio e tecnologia, che consente all’operatore di lavorare senza spostarsi dalla posizione centrale. La versione Moon Open, che differisce dalla gemella solo per qualche dettaglio, è la prima postazione cocktail professionale progettata per abbattere le barriere e rendere il lavoro di bartender accessibile anche ai disabili in sedia.

Questa work station permette di svolgere il mestiere in modo professionale e in totale autonomia. Grazie a un’ottimizzazione degli spazi che garantisce una perfetta ergonomia dei movimenti. Questa configurazione è dotata di una pedana rotante con cuscinetti a sfera con rampa di accesso pensata per un ambiente di lavoro inclusivo e flessibile.


Moon Open consente all’operatore di lavorare senza spostarsi dalla posizione centrale - ph Studiogusto
Moon Open consente all’operatore di lavorare senza spostarsi dalla posizione centrale – ph Studiogusto

La collezione Moon – che rientra nella proposta merceologica 4Mixology firmata dall’azienda umbra CIAM – comprende la soluzione lineare Moon Line, la postazione da incasso Moon Light e infine il modello circolare Moon con la rivoluzionaria Moon Open inclusiva e accessibile con sedia a rotelle.

Caratteristiche tecniche

Moon è una postazione cocktail professionale. Con un’attenzione particolare al design, che non si limita alla sola estetica ma si fonde con l’ergonomia e la funzionalità. Un metro e 40 cm di tecnologia che può contare su quattro speciali motori refrigeranti indipendenti.

Il piano di lavoro in acciaio 40/10 è dotato di due vasche radiali refrigerate, complete di contenitori vuoto/pieni. Oltre a piani scorrevoli per ghiaccio a sfere e a chunck. Le doppie tasche amovibili possono contenere bottiglie da 100/250 ml, mentre il lavello è equipaggiato con uno sciacqua bicchieri integrato, un tagliere in polietilene scorrevole e una tramoggia rifiuti con cestino di recupero sul basamento. Inoltre, il miscelatore è dotato di una bocchetta estraibile.

Il piano include anche un thrill ghiaccia bicchieri ad azoto e un bottone push-pull per l’inserimento di una vaschetta liquido per flavour blaster. Una vaschetta estraibile porta strumenti in acciaio inox è integrata nel piano, insieme a un bar mat superiore in acciaio con scarico acqua integrato.

Il basamento dispone di un cassettone refrigerato estraibile per vaschette GN da 1/9 e uno scompartimento a doppia anta refrigerata a bassa temperatura. Due vani tecnici ospitano unità ermetiche con gas ecologico R290. Infine, il rivestimento laterale e frontale è realizzato in legno MDF grezzo.

Tutto perfettamente in linea con la qualità e la professionalità che CIAM porta da anni nel settore. Attraverso soluzioni ergonomiche e di design avanzato per i professionisti del mondo Ho.re.ca.
Il know-how di CIAM risiede nella nostra capacità di far dialogare design e tecnologia in armonia” spiega Federico Malizia, amministratore delegato dell’azienda. “Ogni anno investiamo in ricerca per sviluppare prodotti sempre più innovativi.” Con Moon Open, CIAM ridefinisce il concetto di cocktail station professionale coniugando funzionalità avanzate, personalizzazione ed eccellenza nel design.

Cuore e acciaio

Per la mia generazione la formula “cuore e acciaio” nasconde fin dall’infanzia storie di amicizia, tecnologia e coraggio. E in un certo senso parliamo di questo.
La spinta per realizzare questo progetto è nata dal desiderio di dare pari opportunità a persone come il barman Alessandro Vitiello” spiega Bruno Vanzan, bartender di fama mondiale e fondatore della Vanzan Academy.

Alessandro Vitiello è un giovanissimo e talentuoso barman di Pompei che, in seguito ad un incidente stradale avvenuto nel 2021, è costretto alla sedia a rotelle. Dopo una lunga riabilitazione è tornato allo shaker non senza difficoltà.

Fino ad oggi, Alessandro non ha potuto esercitare pienamente il mestiere che sognava perché le postazioni da cocktail non sono mai state pensate per chi ha una disabilità. Il percorso che ha portato alla creazione del primo prototipo è stato lungo. Durante l’anno di lavoro, ho visto Alessandro appassionarsi ai primi disegni tecnici ed emozionarsi alla vista del prototipo iniziale. Da lui ho trovato un’ispirazione profonda, sia sul piano professionale che umano. Spero che questo progetto possa rappresentare un piccolo passo verso un mondo più inclusivo” – conclude Vanzan.


La pedana rotante permette al bartender, una volta fissata la carrozzina, di ruotare poggiando semplicemente le mani sul bancone - ph Studiogusto
La pedana rotante permette al bartender, una volta fissata la carrozzina, di ruotare poggiando semplicemente le mani sul bancone – ph Studiogusto

L’effetto Moon

Osservandola dall’alto, Moon Open è abbraccio di acciaio che avvolge l’operatore così come una macchina di Formula1 avvolge il pilota.
Il principio è lo stesso – ci spiega il designer Fabiano Zucconi dello studio Elementi Design Funzionalecome il pilota, concentrato sulla prestazione, ha bisogno che il pulsante per regolare i giri del motore sia posizionato sul volante, allo stesso modo questa postazione altamente professionale aumenta l’economia dei movimenti dell’operatore. Che, soprattutto in caso di ridotta mobilità, vuol dire permettere di svolgere questo lavoro in sicurezza e con dignità”. In sicurezza perché non obbliga il barman o la bar lady ad inclinarsi in avanti col rischio di perdere l’equilibrio; in dignità perché – tra le tante cose – consente all’operatore di parlare con i clienti trovandosi al loro stesso livello o più semplicemente di preparare un cocktail senza sporcare la divisa a causa degli ingredienti posizionati lontano dal proprio raggio di azione.

I cm che fanno risparmiare km

Ci è voluto più di un anno di lavoro per ottenere un metro e quaranta di postazione iper-professionale.
Abbiamo litigato con ogni cm, limando e avvicinando i dispositivi, per creare una grandissima economia di movimento” – continua Zucconi. “Questo ci ha permesso di distribuire lo spazio dove più serviva. Siamo andati a lesinare il millimetro e nello stesso tempo siamo stati in grado di lasciare un range di 4-5 cm per ospitare carrozzine e sedute che variano in base alle esigenze dell’occupante”.
La ricerca dietro al progetto Moon ha calcolato che un qualunque bartender professionista, ogni sera, percorre, attraverso i movimenti ripetuti con braccia e gambe, distanze che sono nell’ordine dei km. “Con questa postazione il dispendio energetico si riduce di tre quarti rispetto al passato” – conferma il designer. “Anche la distanza tra operatore e cliente scende da 90 a 40 cm, senza sacrificare nulla ma aumentando i servizi.

Avere più tempo e più interazione con il cliente, permette al professionista di raccontare il prodotto, soffermandosi sulla storia, le materie prime e tutte le informazioni che contribuiscono alla perfetta narrazione del drink.


Moon Open, insieme a Moon Line e Moon Light, fa parte della collezione 4Mixology di CIAM - ph Studiogusto
Moon Open, insieme a Moon Line e Moon Light, fa parte della collezione 4Mixology di CIAM – ph Studiogusto

L’inclusione passa dalla democrazia

CIAM ci dimostra che si può fare.
Il prodotto – che ha richiesto tecnologia all’avanguardia, migliaia di ore di lavoro, l’impegno di diverse professionalità oltre a macchinari speciali – è stato realizzato senza fondi statali da una azienda commerciale spinta da motivazioni che hanno a che fare molto più con il cuore che con la speranza – impossibile al momento – di rientrare dei costi.

Eppure Moon esiste e la strada è stata tracciata. “Sarebbe bello se, chi ha il potere e il ruolo per intervenire, capisca che una postazione come questa, per un bartender in carrozzina, non è un capriccio dettato dal design ricercato o dalla tecnologia avanzata. E’ invece l’unico modo per continuare a fare il lavoro che si ama” afferma Zucconi.

Sarebbe auspicabile quindi che, così come esistono le auto con i comandi speciali o le protesi super leggere e tecnologiche per gli sportivi, anche questa postazione possa diventare un giorno democratica grazie a dei contributi riservati unicamente a coloro che ne hanno bisogno. Parliamo dei professionisti che avevano iniziato questo percorso prima della disabilità, ma anche dei tanti giovani in carrozzina che da domani potranno decidere di iniziare a studiare sapendo che un futuro in mixology non gli è più precluso.

Lettrice appassionata, esperta ricercatrice di refusi. Inizio a lavorare giovanissima per la cronaca locale. Amo Roma, la mia città, credendo certi giorni di esser corrisposta. Grande appassionata di piante, caffè e ricerca delle fonti. Dopo un periodo di pausa torno a calcare le tastiere, per la redazione di Spirito Autoctono. Adoro il Gin Tonic separato - Gin da un parte, tonica dall’altra - e recentemente ho anche fatto pace con gli Amari

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