Amaretto Adriatico, un sorso di Puglia

Da mandorle totalmente made in Puglia, nasce l’amaretto più amato al momento dell’aperitivo. Grazie ad un ricordo d’infanzia

Due gocce d’amaretto. Era questo il segreto del tiramisù della mamma italiana di Jean-Robert Bellanger, il fondatore di Adriatico, l’amaretto pugliese che nel gusto e nell’essenza racconta la storia di una regione fantastica: la Puglia.
È proprio da questa suggestione che nasce Adriatico. Da un ricordo d’infanzia che – come spesso accade nelle storie di successo – con prepotenza costruisce il futuro di un amaretto di nuova generazione, interamente artigianale. Due anni di lavoro per definire la ricetta ideale che, in pochissimo tempo, sta raccogliendo conferme e premi internazionali.


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Amaretto Adriatico Crushed Almond – credits Amaretto Adriatico

Mandorle made in Puglia

Le mandorle utilizzate sono quelle pugliesi della varietà “Filippo Cea”, raccolte a mano, tostate per ore (nella versione classica Roasted), messe a macerare e poi distillate. A completare la ricetta contribuiscono, vaniglia, cannella, un pizzico di caffè, zucchero di canna grezzo (la metà rispetto agli amaretti presenti sul mercato) e sale di Margherita di Savoia. Il sale apporta un tocco delicato mentre evoca il mare Adriatico.
Nessun conservante e nessun aroma sintetico aggiunto.



L’amore del suo creatore per la Puglia si trasferisce anche nell’etichetta di Amaretto Adriatico, che raffigura i classici trulli pugliesi. Così come nella forma cilindrica della bottiglia che si ispira all’architettura medievale di Castel del Monte. I colori richiamano il riflesso oro del sole nell’azzurro cristallino del mare Adriatico, capaci di descrivere e nello stesso tempo evocare un paesaggio pugliese intriso di odori mediterranei e accecante nella sua bellezza senza tempo.


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La famiglia dei prodotti Amaretto Adriatico – credits Amaretto Adriatico

Adriatico Crushed Almond è realizzato con mandorle crude, macinate e ammollate fino a creare un liquore irresistibile che ci ricorda proprio la classica bevanda al latte di mandorle, ristoratrice degli assolati pomeriggi estivi al sud Italia. Il basso contenuto zuccherino e alcolico lo rendono di facile beva e può essere consumato liscio, con ghiaccio, in miscelazione o per una versione super premium del classico caffè leccese.

Di origini calabresi, adottata dalla bella Roma, che considera la sua città, e momentaneamente cittadina milanese. Nasce, quasi 20 anni fa, come giornalista sportiva, ma impara presto che il suo vero talento è bere, mangiare bene e scriverne con passione. Scrive cose, dappertutto, più o meno da quando ha imparato a tenere la penna in mano, raccogliendo l’eredità di nonno e babbo. Si occupa di spirits, vino, cibo e turismo. Se proprio deve morire, vuole morire scrivendo.

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