Gli spirits nell’economia globale: impatto importante

Nel 2022 l’industria degli alcolici ha iniettato nel PIL globale 730 miliardi di dollari, sostenendo 36 milioni di posti di lavoro

Gli spirits sono tra i beni agricoli a più alto valore aggiunto, sono cioè tra quelli che meglio sanno generare attività economica in settori diversi dal proprio, dall’agricoltura alla produzione, passando per la logistica, l’ospitalità e la vendita al dettaglio.

Da questa premessa la World Spirits Alliance – l’associazione costituita dai più grandi produttori e consorzi di produzione di spirits al mondo – ha commissionato e pubblicato uno studio che dimostra l’enorme impatto economico dell’industria globale degli alcolici.
Il rapporto “WSA Global Economic Impact Study”, condotto da Oxford Economics e dall’IWSR, evidenzia il ruolo cruciale – diretto e indiretto – che gli alcolici hanno nel guidare la crescita economica mondiale.


IMPATTO DIRETTO SU RICCHEZZA, POSTI DI LAVORO E REDDITO

Solo nel 2022 l’industria degli alcolici ha iniettato nel PIL globale un ricostituente composto da 730 miliardi di dollari, sostenendo 36 milioni di posti di lavoro, pari all’intera forza lavoro del Regno Unito. E’ come se l’industria degli alcolici avesse contribuito con circa 1 dollaro su 140 dollari del PIL globale. Inoltre, il gettito fiscale generato dalla produzione di spirits si è attestato intorno ai 390 miliardi di dollari.  Come a dire che, se l’industria degli alcolici fosse un paese, sarebbe tra i primi 20 contribuenti fiscali al mondo. Simile a paesi come Indonesia, Australia o Paesi Bassi.


alambicco spirits
Dettaglio di Alambicco in fase di distillazione

Poche industrie possiedono l’eredità, la risonanza culturale e l’importanza economica dell’industria degli alcolici” – commenta Philippe Schaus, CEO Moët Hennessy, President WSA nella presentazione dello studio. Se si guarda alle radici del settore “l’industria degli alcolici è intrecciata con l’agricoltura, la storia, la tradizione e l’artigianato. I prodotti spesso fungono da simboli culturali e ponti, collegando persone e comunità diverse in tutto il mondo. L’industria è anche un importante motore economico che supporta una solida catena del valore, generando un gran numero di posti di lavoro e entrate per i governi. Questo rapporto di IWSR Drinks Market Analysis e Oxford Economics – spiega Schaus – mostra in dettaglio come le attività dei produttori di alcolici si traducano in benefici economici per gran parte della società in tutto il mondo. A cominciare dall’aspetto meno evidente: l’impatto ambientale.

IMPRONTA SOSTENIBILE

Secondo il rapporto, cresce anche l’impatto sostenibile degli alcolici per garantire la conservazione dell’ambiente e la salute degli ecosistemi che forniscono le materie prime. I membri della World Spirits Alliance – tra i maggiori produttori di Baiju dalla Cina, il Tequila dal Messicoe Whisky, l’Irish Whiskey europeo – “stanno dimostrando di comprendere la necessità di preservare l’ambiente e di garantire la salute degli ecosistemi che forniscono materie prime. Per questo motivo – sostiene Philippe Schaus – stanno rapidamente introducendo iniziative per preservare l’uso dell’acqua, ridurre gli sprechi di imballaggio e supportare l’agricoltura sostenibile. Queste attività, riducendo al minimo l’impronta ecologica e le emissioni di carbonio dei produttori di alcolici, creeranno in definitiva un settore che non solo contribuirà in modo significativo all’economia globale, ma anche più sostenibile”.


grappa spirits
Le materie prime nella produzione della Grappa

REAZIONE A CATENA

La produzione di alcolici ha un impatto notevole sull’economia globale. Ma il processo a valle della vendita di questi prodotti genera e sostiene un valore economico ancora maggiore.
Spedizionieri, distributori e, in particolare, rivenditori al dettaglio e strutture ricettive formano una complessa rete globale di aziende il cui ruolo è quello di fare da tramite tra il produttore e il consumatore finale.

Secondo i dati, i produttori di alcolici sono direttamente responsabili solo dell’8% del Valore Aggiunto al PIL globale e del 3% dei posti di lavoro. Sono le attività a valle a generare un valore economico persino maggiore della produzione stessa, con 510 miliardi di dollari al PIL globale nel 2022 e 26 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo.

Dalla produzione di attrezzature per la distillazione, botti di legno, etichette e chiusure delle bottiglie, agli studi legali che affrontano i requisiti spesso complessi per portare gli alcolici distillati sul mercato, senza dimenticare le agenzie di comunicazione, spedizionieri, grossisti, fornitori di logistica e addetti all’accoglienza. Tutte queste attività – sottolinea il Report – impiegano personale, acquistano attrezzature e pagano le tasse. Oltre a richiedere a loro volta servizi esterni che contribuiscono a far girare l’economia.

TENDENZE GLOBALI DEGLI ALCOLICI

In generale, l’industria degli alcolici ha registrato una forte crescita negli ultimi cinque anni.
Andando nel dettaglio però lo studio analizza separatamente i prodotti internazionali – che includono categorie come whisky, vodka, rum, tequila, brandy, gin e cognac, che sono ampiamente esportati in tutto il mondo – da quelli nazionali, che comprendono spirits prodotti con metodi tradizionali, sono prevalentemente consumati nel paese di origine  hanno una forte associazione con un solo paese.



Secondo la ricerca, mentre entrambi stanno registrando livelli di consumo più elevati rispetto a 20 anni fa, gli alcolici nazionali sono cresciuti più rapidamente tra il 2003 e il 2016, ma hanno visto i volumi diminuire leggermente da allora. Al contrario, in termini di volume, gli alcolici internazionali sono cresciuti più lentamente, ma (ad eccezione di un calo durante la pandemia) in modo più costante. Di conseguenza, gli alcolici internazionali ora rappresentano una quota maggiore del mercato totale degli alcolici rispetto a dieci anni fa (67% nel 2022, rispetto al 54% nel 2012).

Se analizziamo invece gli alcolici internazionali e nazionali in base al valore, i nazionali mostrano una netta situazione di volumi in calo e valore in aumento. Ciò può essere attribuito sia agli aumenti di prezzo causati dall’inflazione, sia al cambio di abitudine dei consumatori che passano a alcolici più costosi e di qualità superiore. Confermando, anche nei dati, come sia in atto una chiara tendenza alla premiumizzazione.


spirits botti
Fase di invecchiamento del distillato

PROSPETTIVE 2027

Secondo “WSA Global Economic Impact Study” i tre maggiori paesi produttori in termini di volume sono Cina, India e Corea del Sud.

Nonostante l’impatto del Covid-19 e di altri venti contrari globali, la maggior parte dei paesi produttori di alcolici ha registrato una forte crescita negli ultimi cinque anni. La Cina + (Cina, Hong Kong, Taiwan e Macao) è la regione dominante. È responsabile di circa la metà dei ricavi di produzione mondiali e gli alcolici qui hanno di gran lunga le più grandi attività a valle di qualsiasi paese/regione.

Lo studio prevede che tutte le categorie di alcolici vedranno una crescita nel medio termine, con bevande a base di agave, come tequila e mezcal, e whisky indiano particolarmente vivaci. Quest’ultima è la categoria di alcolici in più rapida crescita al mondo, con una previsione di crescita pari a 50 milioni di casse entro il 2027.

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