Per questo appuntamento ho selezionato un sigaro cubano che è molto apprezzato dai fumatori, il Partagás Serie D No.5, perfetto per le fumate brevi ma allo stesso tempo molto appagante. In abbinamento ho scelto un amaro, il Calamaro di Pallini. Questo abbinamento si può definire sicuramente per “similitudine” visto le note degustative dei due eccellenti prodotti.
Il Sigaro
Partagás Serie D No.5
Habanos S.A.
I sigari della marca Partagás venivano rollati all’interno della storica fabbrica de l’Avana, sita al No. 520 di Calle de la Industria e punto di riferimento per ogni aficionados in visita nell’Isla ma, ad oggi, la manifattura si è trasferita. Nel 2008 fu presentato il Serie D No.5 nella versione “Edición Limitada” e visto il grande successo ottenuto, Habanos S.A. nel 2011, ha deciso di inserire nel portafoglio standard della marca questa vitola, molto apprezzata dai fumatori di sigari Habanos.
Il Partagás Serie D No.5 si presenta con una capa colorado maduro, ben tesa, luminosa e dai toni rossi. Al tatto la costruzione risulta eccellente, con un riempimento regolare. A crudo si avvertono aromi di terra e note piccanti.
Una volta acceso, emergono fin da subito legno, cuoio e sentori stallatici.
Nel secondo terzo si riscontra una buona evoluzione aromatica, con sentori di legno e terra.
Nel finale il sigaro continua la sua ottima evoluzione, con cuoio, legno e terra ben presenti e una forza ben sostenuta. Nel complesso si riscontra una ricca complessità aromatica ed una buona armonia gusto olfattiva.
Il Distillato
Amaro Calamaro
Pallini
Calamaro era un pescatore del litorale laziale, chiamato così perché́ aveva un calamaro gigante tatuato sul braccio. Quando usciva a pescare, la sua splendida moglie gli preparava una cesta ricolma di cibo e due bottiglie di amaro, imbottigliato seguendo un’antichissima ricetta segreta. Un giorno Calamaro non tornò al porto: la sua nave sparì negli abissi, gettando in un doloroso sconforto la moglie, che dovette sostentare la famiglia. Fu così che la donna, vestita di eterna bellezza, dalle labbra rosse e i capelli d’ebano, più̀ scura nel viso, ma rossa d’amore, creò l’amaro Calamaro in memoria di lui.
Anche conosciuto come Amaro degli Abissi, Calamaro affonda le sue radici nella lunga tradizione liquoristica italiana ed è un liquore dal carattere elegante e deciso, ricavato dalla sapiente infusione di miele, genziana ed estratto di carciofo in alcol e zucchero semolato, le cui sfumature sapranno catturare i vostri sensi, elogiando una perfetta armonia.
L’amaro, nel bicchiere si presenta di colore bruno intenso. Al naso si percepiscono intensi aromi di arancia, liquirizia e note di genziana.
Al sorso il palato risulta pieno e avvolgente, con intensi aromi di liquirizia, caramello, arancia e un accenno di miele. La persistenza al palato è molto lunga e si percepisce nel finale anche della china.
Un Amaro dal gusto tipicamente mediterraneo, delizioso da solo ma perfetto anche nella mixology.