Il vino spumante italiano più diffuso nel mondo, protagonista di quattro miscelati d’autore per l’aperitivo di Natale
Ci sono abitudini e consuetudini a cui difficilmente un italiano di quelli veri, alla Toto Cutugno per intenderci, può rinunciare. Numero che cala sorprendentemente se si tratta del lungo e gioioso periodo delle feste natalizie.
Il pranzo o la cena aziendale per gli auguri del 22, l’aperitivo in famiglia o con gli amici il 24, il pesce a tavola per la vigilia, il famoso “di magro” poco importa che si tratti di salmone ai funghi porcini e bagnetto di burro alle erbe. Il bollito del pranzo di Natale. E poi, da nord a sud, isole comprese, il Prosecco. Se DOC o Docg non ha – spesso- importanza, fondamentale è che si innaffi la festa con un calice di Prosecco.
D’altra parte accade qualcosa di molto simile per la soap Beautiful: nessuno osa ammetterlo, ma tutti seguono con passione le vicende amorose dell’ormai ultra centenaria Brooke. Allo stesso modo tutti bevono e godono della leggerezza del Prosecco, della sua freschezza e versatilità. Ma sempre con quel malcelato snobismo tipico di chi, sin dalle prime poppate, si è nutrito di Château Yquem e tuttavia fa ancora ruotare il calice come una giostra impazzita.
Prosecco, constatazione di un fenomeno
D’altronde se il Prosecco è la tipologia di vino più diffusa ci sarà un perché – più di uno in realtà, ndr – ma soprattutto ci sarà qualcuno che lo acquista e lo beve. E non solo per il prezzo: fondamentali la facilità di abbinamento e la sua naturale capacità di interpretare i gusti e le tendenze del pubblico più contemporaneo e giovane. Sempre senza allontanarsi troppo dalle sue origini e dalle sue prerogative. In sostanza torniamo a Beautiful, se continua a sfornare nuovi matrimoni è evidente che più di qualcuno partecipa ai banchetti.
Nessuna apologia sfrontata del Prosecco, bensì la semplice constatazione di un fenomeno, culturale e sociale che ha valicato i confini della Penisola. Il Prosecco è il vino delle feste in Francia come in Spagna – spesso preferito al Cava – in Brasile come sulla Fifth Avenue. Sempre per le medesime, inossidabili, ragioni: leggerezza, freschezza e versatilità. Tre elementi fondanti, che hanno puntellato la solidità di una tradizione local che si è trasformata in un brand global – come dicono all’ombra della Madonnina -.
Bianco oppure Rosè, al calice per l’aperitivo oppure a tutto pasto. In ogni momento della giornata il Prosecco resta una bevuta vincente, che si vesta da accompagnatore di una pizza margherita o da ingrediente di un drink. Caso, quest’ultimo, più che interessante. Grazie alla sua capacità di armonizzarsi con vari ingredienti, il Prosecco è un protagonista versatile di ricette diverse tra loro ma sempre fresche e coinvolgenti. Il risultato sono sempre polibibite per ogni occasione, capaci in potenza di valorizzare la cultura enologica italiana.
Il progetto
A partire da questa realtà e da queste consapevolezze nel 2022 è nato il progetto #proseccodocsparklingdrink, figlio della collaborazione tra il Consorzio di Tutela del Prosecco Doc e la redazione di Spirito Autoctono Media. Un ricettario speciale – anche video – ideato con la consulenza tecnica di Gian Maria Ciardulli, bartender e brand ambassador di Spirito Autoctono Media e la collaborazione di alcuni dei più apprezzati barman italiani. Quest’ultimi hanno prestato la loro professionalità al progetto realizzando quattro ricette dedicate all’aperitivo con base Prosecco Doc con creatività e competenza. Tre le indicazioni da seguire nella preparazione: basso contenuto di zuccheri, basso contenuto di alcool, facilità di preparazione e abbinamento. Tutto seguendo lo stile e la filosofia del Prosecco, sapientemente uniti alle storie e alla fantasia dei barman.
La creazione di un cocktail infatti non è solo una questione di dosi precise e tecniche raffinate, ma un atto di suggestione, che discute e realizza emozioni. Ogni drink racconta una storia, un viaggio sensoriale che riflette la personalità del barman, la cultura locale e il carattere degli ingredienti.
Con il Prosecco come ingrediente primario o secondario, questi cocktail diventano una fusione tra tradizione, creatività, tecnica e gioco, in perfetto stile italiano.
Bellino
di Gian Maria Ciardulli (Donna di Cuori – Cecina
Ingredienti:
- Prosecco Doc Rosé 10 cl
- Top: spuma di pesca bianca e agrumi
- Essenza di basilico vaporizzata
- Glass: Flute
- Tecnica: Build
Ispirazione: “Il Bellini reinventato”
Gian Maria Ciardulli reinterpreta un classico veneziano, sostituendo la purea di pesca con una spuma aromatica che esalta il carattere del Prosecco DOC Rosé. L’essenza di basilico aggiunge la nota erbacea, richiamando i giardini italiani in estate.
Good Time Charlie
di Eldis Sertani (InterContinental Rome Ambasciatori Palace – Roma)
Ingredienti:
- 3 cl Tio Pepe
- 3 cl Americano Cocchi
- 3 cl Cynar
- Top Prosecco Doc Brut
- Glass: Old Fashioned/Flute
- Tecnica: Stir & Strain
Ispirazione: “Gli anni ’50 e il bar americano”
Eldis Sertani si rifà ai classici cocktail americani, con un twist italiano. Il Tio Pepe, il Cynar e l’Americano Cocchi si fondono in una composizione che bilancia amaro e dolce. Il Prosecco DOC Brut dona leggerezza e freschezza. Un drink che invita alla convivialità, ricordando i locali old-school.
Italia da Bere
di Giacomo Tognoni (Metropolita Roma – Roma)
Ingredienti:
- Bitter Rosso Corso Italia 2 cl
- Amaro Lucano 1 cl
- Morellino di Scansano 2 cl
- Ver-mó Vermouth di Torino Rosso 1 cl
- Orange bitter 2 Dash
- Top Consorzio di Tutela Prosecco Doc Brut
- Glass: Flute
- Tecnica: Build
Ispirazione: “I sapori italiani”
Giacomo Tognoni celebra il patrimonio enologico e liquoristico italiano. Bitter Corso Italia, Amaro Lucano e Morellino di Scansano si fondono in un drink che omaggia il Bel Paese, con il Prosecco DOC Brut a simboleggiare la tradizione delle bollicine italiane
The Italian Job
di Alessandro Pezzola (Metropolita Roma – Roma)
Ingredienti:
- Gin Lacum 2 cl
- Italicus Rosolio di bergamotto 2 cl
- Mancino Vermouth Sakura 1 cl
- Fake lime 2,5 cl
- Sciroppo di zucchero 1,5 cl
- Top Prosecco Doc Rosè
- Glass: Flute
- Tecnica: Build
Ispirazione: “Viaggio in Italia”
Alessandro Pezzola crea un cocktail che rappresenta un percorso attraverso le eccellenze italiane: il Gin Lacum dal Lago di Como, l’Italicus al bergamotto e il Vermouth Mancino. Il Prosecco DOC Rosé sigilla l’armonia con il suo perlage raffinato.