Moonshine Il Signor Camillo
Moonshine Il Signor Camillo
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Signor Camillo, cartoline dal proibizionismo

Il Moonshine della distilleria ligure, rivelazione World Whiskies Awards di Londra, porta in Italia il simbolo del proibizionismo americano

Forse non esiste amante del buon bere che, avendo una macchina del tempo parcheggiata in garage, rinuncerebbe a visitare i ruggenti anni del proibizionismo americano. Può sembrare una contraddizione, ma non lo è se si considerano i prodotti nati in quel periodo, lo spirito dell’epoca e il moto di ribellione che ne scaturì. Del resto è dai tempi di Adamo ed Eva che abbiamo un problema con le imposizioni.

Il proibizionismo non fa eccezione. Iniziato ufficialmente il 16 gennaio 1920 con l’approvazione, da parte del Congresso degli Stati Uniti, del XVIII emendamento, registrò quella stessa notte la risposta chiara della popolazione. A Chicago, pochi minuti dopo la mezzanotte, un treno carico di whisky venne assaltato da una banda armata. I libri di storia ci insegnano che il Proibizionismo terminò nel 1933 ma sappiamo bene che di fatto durò appena 40 minuti.


Cereali di produzione della famiglia Assadri - credits Il Signor Camillo
Cereali di produzione della famiglia Assandri – credits Il Signor Camillo

Proibizionismo e whisky al chiaro di luna

In quegli anni migliaia di americani “astemi per legge” si trasformarono, dall’oggi al domani, in distillatori casalinghi. Decretando la fortuna, in alcuni casi, di ricette che si adattavano alle nuove esigenze. Come il Moonshine – il whisky senza invecchiamento che prende il suo nome dall’abitudine di produrlo al chiaro di luna , per ridurre il rischio di essere scoperti. Facile da distillare e ancora più facile da nascondere, il Moonshine divenne, nel giro di qualche mese, il re di tempi ribelli, dominati da decine di nuove ricette alcoliche e altrettanti modi di consumarle in clandestinità.

Fu questa l’epoca in cui anche gli astemi si convertirono. O per dirla come Groucho Marx: “Sono stato astemio fino al proibizionismo”. Se oggi volessimo assaggiare il limpido e ribelle Moonshine, cosa dovremmo fare? Niente paura. Non serve una macchina del tempo per andare in Liguria.


diego assadri il signor camillo
Diego Assandri, master distiller, e Rinaldo Assandri, mugnaio, all’interno del Mulino di Sassello 1830 – credits Il Signor Camillo

Il Signor Camillo, orgogliosamente italiano

Nella provincia di Savona e in particolare a Sassello, all’interno del Parco del Beigua, Diego Assandri fa rivivere il Moonshine della tradizione, con accento ligure.

Quinta generazione di una famiglia di agricoltori e mugnai, Diego fonda nel 2020 la distilleria Il Mulino di Sassello 1830, i cui prodotti sono raccolti oggi – in seguito ad una attenta operazione di rebranding – sotto il marchio “Il Signor Camillo”, dal nome del nonno di Diego. Nonostante la giovane età, la distilleria – che nasce dall’esperienza secolare del Mulino di famiglia ancora in attività –  cresce rapidamente raccogliendo in soli due anni importanti riconoscimenti internazionali.

Il procedimento

Il Signor Camillo si dimostra un prodotto unico fin dall’origine della materia prima. Il cereale impiegato è il mais coltivato dalla stessa famiglia Assandri nella zona della Maddalena a Sassello. Questo – non maltato per mantenere inalterate tutte le sue caratteristiche organolettiche – viene poi macinato a pietra nel Mulino di Sassello 1830. La farina ottenuta, mescolata con acqua locale calda, viene inserita all’interno di un mash tun per la fase di ammostamento.


Diego Assadri al lavoro all'interno della distilleria Il Mulino di Sassello 1830 - credits Il Signor Camillo
Diego Assandri al lavoro all’interno della distilleria Il Mulino di Sassello 1830 – credits Il Signor Camillo

Dopo questa prima fase, si procede con la prima fermentazione, in un apposito tino in acciaio, grazie a lieviti nutriti con una ricetta messa a punto dallo stesso Assandri. La fermentazione può durare fino a 3 giorni, e il risultato è un prodotto antesignano della birra, forte e acido.

A questo punto si procede con la fase della doppia distillazione, fondamentale per conferire la giusta morbidezza al distillato. Il primo passaggio in alambicco discontinuo in rame permette di estrarre i profumi mentre il secondo passaggio, in alambicco a colonna discontinuo, fornisce la struttura e la raffinatezza del distillato.

Solo il 4% del mash iniziale diventa distillato pronto per essere imbottigliato senza alcun invecchiamento – dopo diluizione con acqua locale per raggiungere il grado alcolico voluto – nelle iconiche bottiglie da mezzo litro che evocano da un lato la storia delle grandi vetrerie di Altare e, dall’altro, stimolano la memoria contadina dei recipienti costolati usati per contenere l’acqua che le nonne erano solite chiamare di “Vichy”. Il risultato è un Moonshine orgogliosamente agricolo, fedele interprete del territorio, figlio di un percorso produttivo unico, totalmente artigianale.



Tre tipologie di Moonshine

Il Signor Camillo Moonshine – distributore in esclusiva per il mercato italiano e internazionale da 1492 Coloniale Group – è  uno Young spirit 100% mais, 40 gradi di tenore alcolico, attualmente prodotto in circa 10 mila bottiglie da 50cl l’anno. Tre le tipologie.

Il Signor Camillo Classico

Moonshine non invecchiato e non affinato, come vuole il DNA di un vero Moonshine, si distingue fin dalle origini delle sue materie prime: il mais, coltivato in proprio e macinato a pietra nel mulino di famiglia, e l’acqua locale. Il processo produttivo prevede una doppia distillazione in alambicchi di rame, fino all’imbottigliamento manuale a 40% vol. Di colore cristallino, ha un sapore gradevole con note agrumate e un finale dolce, ideale da gustare liscio o come base per cocktail.

Il Signor Camillo Cuore di Legno

Di colore tendente all’ambra, viene affinato in tank d’acciaio con chips di rovere. Fin dai profumi, emerge la nota del legno, che non sovrasta tuttavia le franche sensazioni del cereale di partenza.

Al palato è leggermente tannico, con note dolci e fruttate accompagnate da sentori piacevolmente vanigliati. Il finale è persistente e particolarmente rotondo.


Moonshine Chinotto e Miele, Moonshine Classico e Moonshine Cuore di Legno di Il Signor Camillo - credits Il Signor Camillo
Moonshine Chinotto e Miele, Moonshine Classico e Moonshine Cuore di Legno di Il Signor Camillo – credits Il Signor Camillo

Il Signor Camillo Chinotto e Miele

Nato nel 2024, esplora il concetto di territorialità aggiungendo agli ingredienti del Classico, due eccellenze locali come il Chinotto di Savona e il miele di Sassello. Durante l’infusione, questi ingredienti cedono le loro tipiche nuance, conferendo al distillato un’impronta unica.

A queste tre versioni sempre presenti, si affiancano le special release prodotte in numeri molto limitati, circa 300 bottiglie. Nel 2023 il diPorto, Moonshine affinato in una botte di Porto esausta mentre nel 2024 è stato il caso del diCastagno, commercializzato dopo un passaggio di circa 6 mesi in botti di castagno, albero che contraddistingue l’entroterra ligure.

I premi

Nel 2023 – al suo debutto – il Moonshine Il Signor Camillo è stati premiato con la Medaglia d’Oro ai World Whiskey Awards di Londra per poi ripetersi nel 2024 con la nuova referenza ancor più legata al territorio, il Moonshine chinotto e miele.


n momento della premiazione durante il World Whiskey Awards di Londra - credits Il Signor Camillo
Diego Assandri durante la premiazione al World Whiskey Awards di Londra – credits Il Signor Camillo

La Storia del mulino di famiglia

E’ il 1830 quando viene inaugurato a Sassello, nel parco del Beigua, un mulino che sfruttando le acque del rio Sbruggia macina a pietra i cereali coltivati sulle colline circostanti. Quindici anni dopo la famiglia Assandri lega la sua storia familiare a quello che è oggi uno degli ultimi mulini tradizionali attivi presenti in Italia.

Nella seconda metà del Novecento, Camillo Assandri – Il Signor Camillo –acquisisce il mulino da suo zio e punta sulla qualità della farina macinata a pietra mantenendo intatta la struttura produttiva impiegata ancora oggi.

Il nipote Diego Assandri, classe 1973, continua il lavoro del nonno e del padre Rinaldo alternando la gestione del mulino con viaggi studio in America Latina e in Africa, durante i quali si innamora del whisky e della sua produzione. Dopo numerose esperienze in distillerie del Tennessee e del Sudafrica, nel 2022 Diego produce le prime bottiglie di Moonshine italiano.


Il Mulino di Sassello 1830 all’interno del Parco del Beigua - credits Il Signor Camillo
Il Mulino di Sassello 1830, della famiglia Assandri, all’interno del Parco del Beigua – credits Il Signor Camillo

In arrivo nel 2025

Dopo un invecchiamento durato 3 anni in carato, nel 2025 è prevista la prima uscita del Whisky Il Signor Camillo. La produzione è organizzata in single batch per single grain. Il primo sarà ottenuto da 100% farro non maltato per esaltare al massimo il sapore del cereale, coltivato a Sassello dalla famiglia Assandri. L’idea del single grain che nasce dalla biodiversità del territorio sarà ulteriormente sviluppata nei prossimi anni. Per Assandri, rappresenta la possibilità di creare una firma di italianità capace di distinguere il prodotto sul mercato mondiale.

Lettrice appassionata, esperta ricercatrice di refusi. Inizio a lavorare giovanissima per la cronaca locale. Amo Roma, la mia città, credendo certi giorni di esser corrisposta. Grande appassionata di piante, caffè e ricerca delle fonti. Dopo un periodo di pausa torno a calcare le tastiere, per la redazione di Spirito Autoctono. Adoro il Gin Tonic separato - Gin da un parte, tonica dall’altra - e recentemente ho anche fatto pace con gli Amari

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