Systembolaget, quando il bartender è lo Stato

In Svezia gli alcolici superiori ai 3,5 gradi si acquistano solo nei Systembolaget, la catena gestita dallo Stato che ha l’esclusiva del commercio di vini e spirits

Il rapporto degli svedesi con l’alcol ha avuto sorti altalenanti. Nel 1766 il re Adolfo Federico decise, dopo diversi tentativi infruttuosi, di regolamentare il consumo di alcol e di abolire tutte le restrizioni. Ciò portò praticamente ogni famiglia a produrre e vendere alcol tanto che, a cavallo del 19esimo secolo, si stima fossero oltre 175mila le distillerie domestiche che sottraevano al consumo alimentare enormi quantità di grano e patate destinandole alla distillazione.
Il risultato fu che l’alcolismo divenne una piaga sociale in tutto il Paese. Per contrastarla nacque a Stoccolma, nel 1830, la Svenska Sällskapet för Nykterhet och Folkuppfostran, la società svedese per la temperanza e l’istruzione pubblica, che venne fin da subito appoggiata dal Re e dalla Chiesa e arrivò in pochissimo tempo a contare più di 10mila membri con sezioni in tutto il Paese.


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Systembolaget in Svezia

Nascono i bar statali

Sull’onda di questo successo nel 1850, lo Stato iniziò a regolamentare la produzione e la vendita dell’alcol e dieci anni più tardi aprì un bar a Goteborg dove era possibile acquistare e bere alcolici. Ben presto i “bar statali” si diffusero in tutta la Svezia e, a partire dal 1870, fu deciso che tutti i profitti generati in questi locali sarebbero andati allo Stato.
Il sistema andò avanti per quasi un secolo fino al 1955 quando tutti i monopoli regionali dell’alcol (Systemaktiebolaget) furono fusi nell’attuale Systembolaget una rete di negozi statali dove era possibile acquistare l’alcol. Fra le varie regole di questi locali c’era anche l’obbligo di farsi servire da un addetto alla vendita.
Imposizione che rimase valida fino al 1991 quando il self-service è stato gradualmente adottato da tutti i Systembolaget. L’ultimo negozio a convertirsi al self-service è stata la filiale di Högdalen, nel sud di Stoccolma nell’ottobre 2014. Tuttavia, diversi negozi hanno ancora i superalcolici posizionati nella zona delle casse e per l’acquisto bisogna rivolgersi a un addetto.

Systembolaget oggi

La rete dei Systembolaget oggi conta oltre 450 shop online (come la pagina ufficiale di systembolaget oppure omsystembolaget.se e l’app “Sök och hitta”) e 482 negozi fisici, visitati mediamente da 128 milioni di persone l’anno. Gli affezionati sono hanno tutti più di 20 anni, mentre sono 67 milioni gli utenti digitali, che danno lavoro a un totale di quasi 6000 dipendenti. La gamma d’offerta è molto vasta e comprende 32mila etichette da più di 1200 fornitori. Per un fatturato che, nel 2023, ha superaato i 38 miliardi di corone svedesi (incluso il dazio sull’alcol) pari a 3,3 miliardi di euro.



Ogni anno parte del ricavato dalle vendite è devoluto come contributo alla ricerca scientifica sull’alcol. Nel 2023 lo stanziamento è stato di 9,8 milioni di corone svedesi (oltre 867mila euro) per 19 diversi progetti di ricerca. L’Alcohol Research Council di Systembolaget ha attualmente due aree di interesse. La prima riguarda le misure per limitare l’accesso all’alcol. Mentre l’altra studia le connessioni tra consumo di alcol e malattie endemiche in generale e cancro in particolare.

Per i prossimi anni – anticipa Teodor Almqvist, responsabile dell’ufficio comunicazione di Systembolaget – abbiamo individuato tre ambiti d’azione. Aumentare la nostra presenza online per soddisfare i nuovi comportamenti dei clienti, ridurre significativamente il nostro impatto sul clima e contribuire ancora di più al miglioramento della salute pubblica”.

Il controllo dei consumi

Systembolaget – spiega Almqvist –è parte integrante della politica svedese sugli alcolici. Si basa sulla considerazione della salute pubblica e si concentra su tre pilastri che l’Organizzazione mondiale della sanità ha stabilito come best practice. Questi sono i prezzi, la limitazione dell’accesso all’alcol e una regolamentazione restrittiva della sua commercializzazione”.


Teodor Almqvist, responsabile dell’ufficio comunicazione di Systembolaget svezia stato
Teodor Almqvist, responsabile dell’ufficio comunicazione di Systembolaget – credits Systembolaget

I Systembolaget sono fondamentali per limitare la vendita degli alcolici. Lo fanno chiudendo non oltre le 18 il sabato e la domenica e limitando l’apertura nuovi negozi. Inoltre, essendo statali, non devono massimizzare i profitti e quindi non fanno pubblicità o promozioni per incrementare le vendite. Questo sistema di commercializzazione ha portato nel tempo la Svezia ridurre il consumo tanto che nel 2023 è stato di 8,6 litri di alcol puro per persona di età pari o superiore a 15 anni contro una media europea di 14,9 litri per gli uomini e di 4 litri per le donne.

“La Svezia – continua Almqvist – come molti altri paesi europei, ha visto un periodo in cui il consumo di alcol è diminuito. Questo è dovuto principalmente al fatto che i gruppi che bevono di più, i giovani e gli uomini, hanno ridotto il loro consumo. Il nostro Paese è, fortunatamente, nelle ultime posizioni della classifica per quanto riguarda il consumo di alcol in Europa, il continente con il più alto consumo al mondo. Quindi, anche se il consumo sta diminuendo, l’alcol rimane ancora qualcosa che influisce negativamente sulla salute e sul benessere di molte persone”.

I siciliani si dividono fra siciliani di terra e siciliani di mare. Quelli di terra rimangono nell’Isola, quelli di mare viaggiano in giro per il mondo ma tornano sempre a casa. Io sono una siciliana di mare e le passioni conducono la mia vita. Ho fatto dell’amore per la scrittura la mia professione e per questo sono diventata giornalista. Racconto storie di vita, di territori, di viaggi e cibi attraverso la lente delle mie esperienze e del mio sentire. Esploro il territorio insieme alle persone che mi raccontano le loro emozioni e il loro saper fare, un sapere millenario frutto dell’unione di tradizioni e di tecnologie moderne.

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