Salone del Gusto Terra Madre Torino

Torino, capitale del gusto

La città si prepara ad ospitare Terra Madre dal 26 al 30 settembre: breve guida ai luoghi, le tradizioni e gli eventi gastronomici

Costretta ad abbandonare la sua vocazione di “città industriale” legata alla produzione automobilistica, Torino ha dovuto reinventarsi e lo ha fatto egregiamente, mettendo a sistema i tesori storici e della tradizione enogastronomica diventando così una delle mete del turismo internazionale.

Il Mercato più grande d’Europa

Chi dice che Torino è una città grigia e austera non ha mai fatto un giro al mercato di Porta Palazzo alla mattina. Le luci, i colori e le voci del mercato all’aperto più grande d’Europa (51.300mq) faranno ricredere anche i più scettici.


mercato torino
Mercato di Piazza della Repubblica nel quartiere di Porta Palazzo – Borgo Dora

Situato nel quartiere di Porta Palazzo, Borgo Dora il mercato di Piazza della Repubblica merita una visita, anche solo per perdersi fra le bancarelle che propongono prodotti multietnici, dove i clienti vengono chiamati ad alta voce in lingue diverse. Impossibile non notare l’Antica Tettoia dell’Orologio, l’elegante costruzione Liberty in ferro che ospita all’interno parte dei padiglioni alimentari.
Al suo esterno c’è il Mercato dei Contadini e di fronte, nell’edificio progettato da Massimiliano e Doriana Fuksas, il Mercato Centrale, con i suoi angoli gastronomici d’eccellenza. Alle spalle della piazza, al sabato, prende vita l’antico mercato delle pulci del Balon, un’istituzione cittadina che attira curiosi e collezionisti da tutta Europa. Fra le bancarelle di antiquariato, robivecchi, vestiario vintage e di seconda mano, libri, oggettistica usata si trovano le cose più impensate.
Per chi volesse andare alla scoperta del quartiere, esistono passeggiate e tour tematici che esplorano le diverse anime di Borgo Dora.



I Palazzi del potere

Torino ha avuto nella storia un ruolo strategico già a partire dal 58 a.C. quando i romani installarono prima un presidio militare, Iulia Taurinorum, e poi un vero e proprio castrum per supportare le guerre galliche. Nel 28 a.C. il castrum fu eretto a colonia, con il nome di Julia Augusta Taurinorum. Oggi si possono visitare i resti di quel tempo attraversando le Porte Palatine – I secolo a.C. -, una delle porte urbiche meglio conservate al mondo, utilizzate per l’accesso settentrionale alla città.
Passando per il Parco archeologico, dove si vede il teatro romano, si arriva in piazza Castello. Qui, girando per 360°, in un unico colpo d’occhio si spazia da Palazzo Reale, Palazzo Madama, dietro a cui si scorge la Mole Antonelliana, la Real Chiesa di San Lorenzo e la Torre Littoria.


Merenda Reale Torino
Merenda Reale nelle Residenze Reali con i tradizionali dolcetti

Merenda e aperitivo con il Re

Dopo aver visitato i palazzi del potere e le chiese dei Savoia, si può concludere l’esperienza con una Merenda Reale nei caffè storici o nelle caffetterie delle Residenze Reali. Infatti, già dal 1700, dalle 14 alle 22, gli aristocratici sorbivano tazze di cioccolata calda, a cui si aggiunse poi il Bicerin (a base di caffè, crema di latte e cioccolata), accompagnate da biscotti tradizionali e specialità dolciarie inventate appositamente dai cuochi di Palazzo. Per tradizione la merenda deve avere 12 tipi di dolcetti come i torcetti, i confortini, i canestrelli, i savoiardi (i più antichi biscotti italiani), i pazientini, gli amaretti, gli anisini, le meringhe, i baci di dama e, per finire, un assaggio di torrone di mandorle e un croccante diablottino, l’antenato di tutti i cioccolatini.


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Vermouth di Torino servito con prodotti tipici

Sempre nel 1700 nasce un altro prodotto simbolo di Torino: il Vermouth. Diversi locali offrono l’esperienza Extra Vermouth. Una degustazione con 3 marche diverse di vino aromatizzato e 5 differenti tipologie tra Extra-Dry, Dry, Bianco, Ambrato e Rosso. Il Vermouth viene servito freddo, con o senza ghiaccio, con scorza di limone o arancia. Accompagnato da una selezione di prodotti tipici del territorio e della cucina piemontese, tra i formaggi e i salumi, le acciughe e i tomini al verde, l’insalata russa, il vitello tonnato, la carne all’albese, i peperoni in bagna càuda, i grissini ma anche nocciole e gianduiotti.

Terra Madre Salone del Gusto

Un evento che dà alla città diversi spunti di visita è Terra Madre Salone del Gusto che si terrà dal 26 al 30 settembre al Parco Dora, valente esempio di recupero industriale. Organizzata da Slow Food, la 15esima edizione della manifestazione sarà l’occasione per gustare, bere, incontrare e sperimentare le migliori produzioni alimentari che rappresentano la cultura di popoli e territori, grazie agli oltre 3mila delegati e 700 espositori da tutte le regioni italiane e da 120 Paesi.


Immagini delle passate edizione di Slow Food – credits Slow Food

Per l’intera durata della manifestazione vengono organizzati i Welcome Tour, a spasso per il Salone Del Gusto, viaggi guidati tra profumi e sapori. Si parte dall’orto di Slow Food, si passa dall’enoteca con più di 700 etichette e dalla coffee collection per arrivare alle Terre Alte e all’area “noi custodiamo natura” incontrando la filiera del Castagno e la magia del Bosco, le preziose api e le innovative Slow Farms.

Conferenze e incontri sono da sempre momenti fondamentali per approfondire i grandi temi e si svolgono in moltissimi spazi e in tre arene. In particolare, quella dedicata a Joannah Stutchbury – ambientalista e attivista impegnata da anni per difendere le foreste del Kenya, uccisa nel 2021 proprio per il suo lavoro – ospita un programma di incontri focalizzati sulla relazione tra Natura e differenti ambiti e tocca temi di attualità come la giustizia lungo la filiera del cibo.

I siciliani si dividono fra siciliani di terra e siciliani di mare. Quelli di terra rimangono nell’Isola, quelli di mare viaggiano in giro per il mondo ma tornano sempre a casa. Io sono una siciliana di mare e le passioni conducono la mia vita. Ho fatto dell’amore per la scrittura la mia professione e per questo sono diventata giornalista. Racconto storie di vita, di territori, di viaggi e cibi attraverso la lente delle mie esperienze e del mio sentire. Esploro il territorio insieme alle persone che mi raccontano le loro emozioni e il loro saper fare, un sapere millenario frutto dell’unione di tradizioni e di tecnologie moderne.

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