Cannavacciuolo firma un “Contrattino” con Dalla Mora & Friends

Tra storia e marketing, l’imprenditore friulano racconta il nuovo corso di Contrattino, l’aperitivo biologico a bassa gradazione alcolica

Schietto, familiare, profondamente italiano e riconoscibile. In poche parole: che piace.
Tutte qualità che Antonino Cannavacciuolo incarna, e condivide con Contrattino, il ready to drink nato dall’amicizia – prima ancora che dalla collaborazione imprenditoriale – tra Paolo Dalla Mora imprenditore già fondatore di Gin Enginene abbiamo parlato qui -, Vermouth  & Bitter Strucchi e Sgrappa, Giorgio Rivetti, proprietario della cantina vinicola Contratto  fondata a Canelli nel 1867 e Luca Gargano, presidente di Velier. Lo chef del tre stelle Michelin Villa Crespi, entra a far parte del progetto Contrattino, l’aperitivo leggero, biologico e dal moderato tenore alcolico, segnando il suo debutto nel mondo del beverage.

Un quarto amico, il quarto anello di congiunzione. “Volendo immaginare questo progetto come una rosa dei venti in cui Luca Gargano rappresenta gli spirits, Giorgio Rivetti l’incontro tra vino e food, ed io il food e gli spirits. Mancava una personalità totalmente food. Metà comunicatore e metà rock Star: Antonio Cannavacciuolo“. Così riassume Dalla Mora il nuovo corso di Contrattino, l’aperitivo rosa lanciato a febbraio durante Velier Live.


Antonino Cannavacciulo con Contrattino
Lo chef stellato Antonino Cannavacciuolo, patron di Villa Crespi e presentatore di MasterChef

COME NASCE IL PROGETTO

Contrattino nasce durante la Pandemia – racconta Paolo Dalla Mora – quando, in una delle visite alla cantina di Giorgio Rivetti noto il manifesto pubblicitario disegnato dall’artista futurista Mario Gros, per un tonico prodotto da Contratto”. Cresce così l’idea di riprendere la ricetta originale basata sull’abbinamento bitter – Tonica, usando come base il Bitter Contratto e lavorando su entrambi gli ingredienti per portare la gradazione al 5,5%.
Al progetto aderisce Luca Gargano con i quali i due siglano la nascita di Contrattino e l’inizio di questa avventura imprenditoriale. Il resto è facilmente intuibile.

Lo chef si innamora del progetto, apporta una piccola modifica alla ricetta ed entra in squadra trasformando il trio in quartetto. Il numero ideale per creare un nuovo Aperitivo. Quattro palati differenti con un comune denominatore: l’amore per un prodotto dal gusto “amaricante” che non presenta i picchi estremi di bitter, di china o di vaniglia, ma che rispetta quello che era l’heritage del vecchio aperitivo – vigoroso, rinforzante, rinfrescante. Quello che tra le guerre chiamavano Apéritif Digestif.

ALLE ORIGINI DEL REATY TO DRINK ANNI 50

Contrattino è un nuovo aperitivo con le radici negli anni Cinquanta. Dobbiamo tornare ai primi decenni del secolo scorso quando, dal bisogno di condivisione e chiacchiere, nasceva il concetto moderno di aperitivo che tutti conosciamo. Intellettuali e artisti italiani si incontravano nei caffè e nei bar, spesso poco prima di pranzo, per celebrare un nuovo modo di vivere e assaporare la convivialità. Sono gli anni ’20 e ’30, gli stessi in cui nascono cocktail storici come il Negroni e l’Americano.
In quegli anni la cantina vinicola Contratto, fondata a Canelli nel 1867, inizia a proporre sul mercato due prodotti pensati anche per la miscelazione, il Contratto Bitter del 1933 e il Contratto Aperitif del 1935. Ma è solo un anno dopo che nasce quello che possiamo definire l’antenato dei moderni ready to drink, l’Aperitivo Tonic Normal G. Contratto Canelli.
Il successo è immediato e negli anni ’50 arrivano anche le declinazioni Tonic Normal e Tonic Bitter, reclamizzati come “gli aperitivi degli intenditori” dall’iconica campagna pubblicitaria dell’artista Mario Gros.


Il manifesto di Contrattino anni 50
Il manifesto pubblicitario del tonico Contratto disegnato dall’artista futurista Mario Gros

FORMA E SOSTANZA

Il Futurismo è alla base delle linee e del design dell’elegante bottiglia in stile Art Déco da 20 cl del neo prodotto distribuito da Velier.   
Per una volta che abbiamo un prodotto già con un heritage ben definito, perché andare a reinventare la ruota – conferma Dalla Mora. “Nel caso di Contrattino c’è un fortissimo legame storico con la metà del Novecento. Nella grafica così come nel packaging mi piaceva l’idea di lavorare con il blu e con il rosa, il colore del drink, per creare un abbinamento giocoso che riportasse la mente all’infanzia.

Contrattino è preparato con zucchero di canna biologico, aromi naturali di piante officinali e agrumi. La gradazione del 5,5% deriva da alcol biologico. Grazie all’ottima gestione del bilanciamento fra dolce, amaro e aromatico, il palato rimane sempre pulito e mai appesantito dalla parte zuccherina. Contrattino regala una percezione dolce ed equilibrata e una parte amaricante variegata, che si differenzia dalla classica genziana o artemisia di molti aperitivi. La sua parte floreale è piacevole e decisa, così da amplificare molto il bouquet aromatico. Il colore rosa è assolutamente naturale e gli è donato dal succo concentrato di carota nera.

Si gusta in spiaggia “con una fettina di arancio  – come consiglia lo stesso Antonino Cannavacciuolo – o come aperitivo in un calice con ghiaccio”. Raccoglie la grande eredità dell’aperitivo diurno, quello che si faceva una volta usciti dalla Messa, di domenica, prima del pranzo con i parenti in famiglia.
Si può bere liscio fresco di frigorifero – frigidaire, per restare negli anni 50 – senza ghiaccio quindi, oppure nella versione 1×2 che consiste nel dividere in due bicchieri il contenuto della bottiglietta da 20 cl ai quali si aggiunge del vino bianco, fermo o spumante. Una ricetta veloce, che vede nell’aggiunta del vino un lieve aumento della gradazione alcolica, portandolo di un passo più vicino all’aperitivo all’italiana.



IL FUTURO

Secondo i dati della ricerca CGA by NIQ, le bevande pronte da bere note come Ready To Drink, stanno guadagnando popolarità in Italia. Il 24% degli italiani dichiara di aver consumato questa tipologia di bevande negli ultimi sei mesi mentre sono oltre il 53% quelli disposti a provarle.

Il nostro obiettivo – spiega Paolo Della Mora – è creare un aperitivo made in italy per farne, grazie alla squadra eccellente, un marchio internazionale”.
In autunno Contrattino arriverà negli Stati Uniti mentre sono già chiari i feedback che arrivano dalla Germania e dai Paesi Nordici. “Questi ultimi hanno apprezzato soprattutto la bassa gradazione del nuovo Ready to Drink, del quale hanno già chiesto la versione analcolica, i cui test inizieranno in autunno a partire proprio dai paesi nordici – spiega Paolo – mentre la Germania conferma la passione per il gusto dolce – amaro tipico del bitter”.

Parlando di futuro, viene spontaneo chiedere a Paolo Dalla Mora qualcosa sui suoi progetti imminenti.
Stiamo lavorando benissimo con Strucchi sia con il vermouth che con il bitter. Con la ristampa del libro di Armando Strucchi, abbiamo ridato vita alle ricette del famoso enologo. Merito di tecnici esperti che hanno messo il palato e il naso sulle botaniche e dell’iconico lavoro dell’artista Riccardo Guasco che ha reso Mata Hari, Josephine Baker, Greta Garbo e Rodolfo Valentino protagonisti delle etichette del Bitter”.
Ma le novità non finiscono qui. Tra la fine dell’estate e l’autunno Dalla Mora conferma che arriveranno delle novità. “Per dirla alla Cannavacciulo – sorride – c’è un nuovo importante progetto che bolle in pentola”.

Perché in fondo cos’è il genio: fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione. Da Amici Miei ad amici di Contrattino il passo è stato brevissimo.

Lettrice appassionata, esperta ricercatrice di refusi. Inizio a lavorare giovanissima per la cronaca locale. Amo Roma, la mia città, credendo certi giorni di esser corrisposta. Grande appassionata di piante, caffè e ricerca delle fonti. Dopo un periodo di pausa torno a calcare le tastiere, per la redazione di Spirito Autoctono. Adoro il Gin Tonic separato - Gin da un parte, tonica dall’altra - e recentemente ho anche fatto pace con gli Amari

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