Tour de France: a Firenze le biciclette “Gialle”, tra cocktail e i gelati

Il Tour de France arriva nel capoluogo toscano per una sfida in giallo tra gusto, fatica e leggende a pedali

Partirà sabato 29 Giugno la centoundicesima edizione del Tour de France, forse la gara di ciclismo più iconica ed importante di tutto il mondo. Saranno probabilmente Tadej PogacarRemco Evenepoel Jonas Vingegaard a contendersi la vittoria finale di quella che per noi è già un’edizione da ricordare. Nelle 110 edizioni precedenti infatti, la prima tappa della Grande Boucle non era mai partita dal nostro Paese. Quest’anno, dopo una luna trattativa, la gara a tappe avrà il suo start proprio da Firenze per omaggiare la storica ricorrenza del centenario del trionfo di Ottavio Bottecchia, primo italiano a conquistare il Tour nel lontano 1924.

Storie di un ciclismo lontano, fatto di veri e propri eroi che sin dalle prime edizioni furono pronti a correre in solitaria per migliaia di chilometri. Mettendo nelle gambe solo tanta fatica e la poca sicurezza di arrivare sani e salvi a Parigi.


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Immagini storiche del Tour De France

L’epica delle due ruote racconta di un ciclismo distante da quello attuale, fatto di diete, calorie, nutrizionisti e attenzioni. Immagini romanzate come quelle del vincitore del Tour de France del 1903 Maurice Garin – che correva su una bici in acciaio che all’epoca pesava oltre 18 kg – ma che era appassionatissimo di vino e sigarette e amava fermarsi nei diversi bar lungo il percorso per “fare rifornimento”. Quasi nulla a confronto di Henri Cornet, che l’anno successivo preferì – per vincere – seguire una dieta fatta di molta cioccolata calda, tè, champagne e budino di riso.

Nell’edizione del 1935, quasi tutto il gruppo si fermò in alcuni bar per bere qualcosa con la gente del posto. Segno evidente di una gara che diventava festa al passaggio della carovana. Con il tempo le cose sono ovviamente cambiate. La salute e una rivalità sempre più marcata e competitiva, hanno spinto questo sport guascone e solitario a diventare altro da sé.
Oggi a sostegno di ogni ciclista c’è un team e una vera e propria squadra di supporto fatta da direttori, meccanici, chef, medici e massaggiatori che hanno di fatto ucciso quella visione romantica di magia a pedali.

Hotel Savoy, un cocktail da Firenze a Parigi

Ma anche i cambiamenti portano a qualcosa di buono e ad ogni edizione tutti trovano il modo di festeggiare il passaggio del Tour. Basta ad esempio fare un salto all’Hotel Savoy di Firenze dove all’interno dell’elegante e affascinante Irene Bar troviamo una cocktail list dal nome poco originale, ma molto evocativo e familiare: “La Grande Boucle“, ovvio tributo alla francofona corsa in giallo.


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Irene Bar – credits Hotel Savoy di Firenze

Tre i cocktail proposti dal barman di casa Federico Galli, che come sempre dialoga con la mixology attraverso l’ottima conoscenza della materia, mescolando e mettendo su ‘strada’ alcune idee che ci portano dritti dritti alla volata (o sprint) finale che spesso caratterizza gli arrivi delle corse a tappe. Le proposte sono ovviamente molto estive e pensate per tutti i palati.

DA FIRENZE A PARIGI: è la rivisitazione del classico Negroni, a cui in questo caso viene aggiunto il Cognac francese al posto del più anglosassone Gin. Il perfetto connubio tra Firenze e Parigi.

SPRITZ BIKE: non poteva certo mancare la variante dello Spritz dal colore blu con sentori agrumati e floreali e dal sapore mediterraneo. Un omaggio agli scalatori con la maglia color cielo

MAGLIA GIALLA PUNCH: per i pochi che non lo sanno, il corridore che è si trova in testa alla gara indossa la classica maglia gialla. Questo Punch analcolico gli vuole rendere omaggio con un sapore dolce e rinfrescante di pesca e mirtilli.

Binomio Firenze e l’indimenticabile Gimondi

Ovviamente visto che il tour è una competizione amata e seguita un po’ da tutti, in città si è scatenata la volata a chi mette nel bicchiere il cocktail migliore. Cosi anche la bravissima Sofia Sufi Abdi, Head Bartender di Binomio Firenze – elegante ed esclusivo ristorante del quartiere di Santa Maria Novella – ha pensato e creato un cocktail speciale che ricordasse un grande campione come l’indimenticato Felice Gimondi.


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Il bancone del Binomio Firenze nel quartiere Santa Maria Novella – credits Binomio Firenze

Il Gimondi viene servito in un tumbler alto ed il sapiente mix di Cointreau, Chartreuse giallo, estratto di pera, succo di limone e lime, shakerato e servito con una guarnizione di polvere di limone e pera dry. Perfetto per vedere i corridori alla partenza.

Il “Bartali! Bartali!” di Gelateria della Passera

Come sempre l’estate e lo sport richiedono freschezza e gusto e quindi – visto che ci siamo – perché non fare un salto alla Gelateria della Passera, dove la maestra gelatiera Cinzia Otri ha intelligentemente pensato di dedicare e omaggiare il Tour in partenza con un gusto creato appositamente per l’evento. Idea semplice ma non per questo scontata, infatti il gusto oltre alla corsa omaggia anche quello che forse è stato il corridore fiorentino più importante della storia, Gino Bartali, personaggio mito del ciclismo mondiale e storico doppio vincitore del 1938, che riuscì a ripetersi dieci anni dopo nel ’48.


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Il gelato “Bartali! Bartali!” con zafferano di Fiesole – credits Gelateria della Passera

Bartali Bartali! è il doppio nome del gusto (che celebra la doppia vittoria) della crema dalla forte predominante giallo zafferano (come la maglia). Con una divertente variegatura viola dovuta all’Iris fiorentino che, nemmeno a dirlo, riporta al colore di Firenze. “Il gelato sarà disponibile nei giorni precedenti l’inizio del Tour de France – racconta Cinzia Otri – e l’ho pensato seguendo la mia filosofia produttiva, utilizzando prodotti locali come lo zafferano di Fiesole”

La crema è infatti realizzata con lo zafferano di Fiesole: “Ho cercato una piccola produttrice vicino a Firenze per dare la colorazione gialla a questo gusto. Poi ho aggiunto una variegatura all’iris fiorentino, ovvero il giglio simbolo della nostra città nonché stemma dei Re di Francia”.

Cibrèo: menu con la maglia gialla

A chiudere più o meno la giornata ci penserà Giulio Picchi che nel suo Cibrèo Ristorante & Cocktail bar – all’interno dell’Helvetia Bristol . Cibrèo ha creato un evento nell’evento, declinando in giallo alcuni dei suoi piatti storici. Sarà quindi possibile sedersi a tavola per pranzo e degustare le quattro portate, dal Tagliolino Cacio e Burro o Passato di Peperoni Gialli alla Gelatina di Curcuma, dalle Polpette con Sugo di Pomodorini Gialli alla Panna Cotta del Cibrèo.


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Cibrèo Ristorante & Cocktail bar di Firenze – credits Helvetia Bristol

Il tutto naturalmente sorseggiando uno speciale Mary Jaune: un interessante Bloody Mary fatto con il succo di pomodorini gialli.

Per un giorno, sarà il giallo il colore dominante a Firenze. Città come sempre meravigliosa che in questi ore sarà letteralmente invasa da amanti di ciclismo e dal Tour de France.

Nasce astemio nel 1971 a Roma, ma già alla fine degli anni ’80 si appassiona alla creatività e al buon bere. Frequenta Accademia delle Belle Arti e in contemporanea sviluppa una passione vera e sincera per il Campari e il Gin (in tutte le sue declinazioni). Illustratore, fumettista, mangiatore e creativo. Scrive e collabora con varie testate giornalistiche da anni. Conoscitore delle varie dinamiche del food&beverage, ha sempre fame e sete.

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