Bamboo Bar bangkok
Bamboo Bar Bangkok

World’s 50 best hotels: come si beve nelle prime 10 posizioni della classifica?

Nessuna insegna è degna di tale classifica, senza un valido cocktail bar e una proposta spirits di alto livello al suo interno

La World’s 50 Best Hotel, ovvero la nuova classifica dedicata agli hotel del gruppo 50 Best, come sappiamo, ha incoronato il Passalacqua di Moltrasio (Lago di Como) come migliore al mondo. Il focus quindi sono gli hotel in quanto strutture, la proposta nel suo complesso, servizi, confort, accoglienza.

Ma possiamo dimenticare che nessuna insegna, degna di tale classifica, può essere priva di un valido cocktail bar o di un american bar al suo interno? La risposta naturalmente e senza esitazioni è no! Come si dice, un hotel senza il luogo dedito al consumo di un buon drink o di un ottimo distillato, è come un cielo senza stelle.

Allora come mai l’organizzazione 50 Best non ha pensato ad un premio speciale apposito? Immaginiamo che la ragione principale sia che il gruppo comprende anche la World’s 50 Best Bar, ormai prossima alla pubblicazione – 17 ottobre -. Per non lasciare nulla al caso o quesiti senza irrisolti, vi raccontiamo i primi dieci indirizzi della World’s 50 Best Hotels, iniziando proprio dall’hotel italiano al primo posto della prestigiosa classifica.

Passalacqua Hotel, Moltrasio – Lago di Como

La famiglia De Santis ha creato in pochi anni (inaugurato nel 2022) questo sublime santuario per gli ospiti con una scrupolosa devozione per i dettagli di design, un’ospitalità di rara eleganza e una magia distintiva, in grado di lasciare sempre a bocca aperta i propri ospiti. 

Il primo classificato della nuova World’s 50 Best Hotel propone ovviamente la sua versione di cocktail bar, a disposizione esclusivamente dei clienti, che promuove una miscelazione capace di raccontare il genius loci e la generosità di Passalacqua, i suoi giardini, la sua bellezza, la storia, attraverso ricerca e passione. Semplicità e creatività sono alla base delle idee messe in campo, il bartender Alex Bargna ed il suo team hanno creato un menu in cui ci si perde con tutti i sensi tra i giardini della proprietà, nel profumo del roseto o nell’erbe aromatiche come lavanda, menta ed altri ingredienti che insieme prendono forma nelle ricette.

Tra i cocktail signature imperdibile è “La Norma di Bellini”, il compositore ha qui soggiornato dal 1829 al 1833 e qui ha composto la Norma e la Sonnambula, a lui è dedicato questo drink a base di purea di pesca, liquore alla pesca e champagne. È stato inoltre appena inaugurato il nuovissimo pool bar ideato insieme a La Double J e creato da Guido Toschi.


Il bar dell’Hotel Passalacqua © Ruben Ortiz

Rosewood Hotel Hong Kong, Hong Kong

DarkSide è il cocktail lounge dove rintracciare e gustare i rari e invecchiati distillati in compagnia di sigari e cocktail classici, a suon di sensuali note jazz dal vivo. Già “Miglior bar d’hotel” e “Miglior bar dell’anno” nel 2021 per Timeout Hong Kong, oltre che nono nell’attuale Asia’s 50 Best Bars, offre una delle migliori selezioni di rum, whisky, cognac e calvados in città, risalenti agli inizi del XIX secolo. La lista dei cocktail rende omaggio al soprannome “Dark Side” di Kowloon e si concentra su tradizioni secolari aggiornate con tecniche innovative.

Four Seasons Hotel Bangkok at Chao Phraya River, Bangkok

Dal connubio tra l’energia di Bangkok e il fascino dell’età d’oro di Buenos Aires, prende forma il BKK Social Club. Situato nello splendido Four Seasons Chao Phraya, è un affascinante bar sul retro del locale, alto quattro metri, che vanta una collezione di distillati non indifferente. Il creatore e veterano, Philip Bischoff, è al timone dopo essere arrivato dall’acclamato Manhattan di Singapore. Tutto è sfarzo, glamour, spazi esterni e piante a convivere con l’arredamento. I cocktail sono di ispirazione sudamericana e raccontano soprattutto il volto di quella capitale argentina degli anni ’70 e ‘80 (tutti conoscono ormai l’Evita realizzato con rum, bitter italiano, agrumi, alloro e cannella). Risiede alla posizione numero 3 della classifica asiatica della Best ed è per il secondo anno il miglior bar in Thailandia. Un luogo imperdibile a Bangkok.

The Upper House, Hong Kong

Un’oasi verde e segreta su un tetto, The Lawn è appollaiato al sesto piano di uno dei migliori hotel di Hong Kong, il favoloso cinque stelle Upper House. Situato all’estremità occidentale di Wan Chai, proprio accanto alla Admiralty Station, questo lounge-garden di ampi prati e divani, dà la possibilità di godersi un cocktail in “stile picnic”, in piena atmosfera rilassata e informale, ma di assoluto livello tra ricette moderne e sapori asiatici che risultano netti nel bicchiere. E per chi è in cerca di un panorama mozzafiato, l’Upper House ospita il ristorante Salisterra al 49° piano.


The Lawn

Aman Tokyo, Tokyo

Cocktail bar dal grande stile opulento che contraddistingue Aman. Vi colpirà la ricca collezione dei migliori sake e whisky giapponesi. Vedere al lavoro la squadra di questo locale è uno spettacolo e la loro specialità prevede una selezione di martini infusi con aromi locali, nonché la personalissima interpretazione giapponese del mojito. Da non tralasciare il Fumoir, più di cinquanta tipi di sigari cubani e dal mondo, da gustare abbinati a distillati perfetti per chi si dedica alla cultura del fumo lento. E se foste impreparati in materia comparirà tempestivamente l’esperto di casa Aman per creare il momento migliore.

La Mamounia, Marrakech

Fu dalla sua stanza a La Mamounia che Winston Churchill dichiarò Marrakech il luogo più bello del mondo. Questo posto senza tempo ospita un’ampia proposta ma due sono i luoghi da vivere per chi ha sete di buono e di cultura. Il Bar Majorelle, un locale colorato che prende il nome dal famoso Jacques Majorelle, pittore francese e amante di Marrakech, che ha tutta l’aria di essere di essere un raffinato bistrot dove mangiare e soprattutto dove bere a partire dal tramonto, quando la piccola orchestra si anima e i barmen salgono sul palco dando forma ad una drink list fresca e di lingua mediterranea. All’ultimo piano, poi, Le Club è l’avventura notturna da vivere, sotto una tenda o sulla terrazza che si affaccia sui verdi giardini, ci si potrà godere un drink a base delle ricchezze del paese guardando il cielo marocchino.


Le Club de La Mamounia Hotel Marrakech
Le Club de La Mamounia

Soneva Fushi, Maldives

Uno dei resort più ambiti e di successo delle Maldive. Si sa, in questo luogo incantato è notoriamente difficile garantire una fornitura costante di prodotti di prima qualità, Soneva Fushi ha quindi deciso di coltivare gran parte delle proprie materie prime. A disposizione un’area di coltivazione di frutta, verdura ed erbe aromatiche bio che riforniscono i diversi ristoranti sparsi per l’isola ma anche l’intera drink list che raggruppa e incarna l’estro dei bartender che lavorano con i piedi nella sabbia. Come si può immaginare tutto ha le sembianze della natura e degli odori più freschi, proposte liquide da sorseggiare durante l’intero giorno in una serena oasi di calma, ideale per rilassarsi, provando così una delle migliori selezioni di miscelazione delle Maldive.

One&Only Mandarina, Puerto Vallarta

Inaugurato a fine 2020 e progettato dallo Studio Rick Joy per fondersi con la natura circostante, One&Only Mandarina è un capolavoro architettonico di sole ville indipendenti che unisce stile contemporaneo, design e architettura sostenibili.

Strategicamente posizionato in cima ad una lussureggiante scogliera sulla costa della Riviera Nayarit, in Messico, questo resort regala agli ospiti esperienze di soggiorno ultra-lusso in un contesto incredibile. Così come il cocktail bar a disposizione: la terrazza su cui sorge The Treetop offre la possibilità di ordinare un drink d’autore ammirando i tramonti più sensazionali del Messico, una cocktail list ispirata dall’elettrica bellezza naturale della foresta pluviale le cui ricette sono caratterizzate da infusi con agrumi, fiori commestibili, ibisco, erbe autoctone, frutta e verdura. 

Four Seasons Firenze, Firenze

Conquista la posizione numero 9 nella nuova World’s 50 Best Hotels. Entrerete in una struttura del XV secolo tra affreschi e storia, un grande e meraviglioso giardino nel cuore di Firenze, un ristorante stellato, Il Palagio, ricavato dalle antiche scuderie del Palazzo della Gherardesca, e un cocktail bar, l’Atrium, che chi scrive elegge ad uno dei migliori mai provati. Accoglienza unica, caratteristica del bar d’hotel che qui si eleva a perfezione per mano dell’head bartender Edoardo Sandri e il bar manager Tommaso Ondeggia. Grandi emozioni e non solo cocktail tra i tavoli e le poltrone dell’ampio e lussuoso salotto con le sue tonalità verde velluto, sorseggiare la vostra ordinazione in un salotto storico di questa portata non ha davvero prezzo. Un vanto per l’Italia.


L'Atrium Bar del Four Season Hotel di Firenze
L’Atrium Bar del Four Season Hotel di Firenze

Mandarin Oriental Hotel Bangkok, Bangkok

Un’istituzione a Bangkok, The Bamboo Bar (nella foto di copertina) è nato nel 1953 ed è stato in grado di attirare appassionati di jazz da tutto il mondo. Un luogo iconico, il primo locale jazz in Thailandia che conserva ancora intatta la sua sensuale atmosfera degli anni ’50. Il preciso ed impeccabile team di barmen del Mandarin Oriental si dedica al più recente menu “The Evolution” recentemente introdotto e focalizzato sull’utilizzo totalmente di ingredienti locali, senza dimenticare l’ampia lista di cocktail classici. Ogni sera le ordinazioni seguono le note del jazz, per festeggiare il suo 70° compleanno sono state organizzate tra ottobre e novembre una serie di “guest shift” per raccontare la miscelazione attraverso i decenni dagli anni ’50 fino ad oggi. Un’insegna dove viene somministrata cultura edibile.

Da dove iniziare? Decidete e prendete nota.

Giornalista nato in Abruzzo e vissuto a Chieti finchè non ha ricevuto la “chiamata”: subito dopo il diploma infatti, comincia il percorso nell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che lo ha poi portato a ciò che è oggi, un gastronomo. Specializzato nella cucina (e non solo) dell’America Latina, vive a Milano e conduce il suo programma televisivo “Mangio Tutto Tranne” su Gambero Rosso Channel.

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