Il Bourbon è senza dubbio uno dei whisky più iconici degli States e c’è chi è pronto a scommettere sulla sua ascesa nel panorama globale degli spirits. A sigillare questa convinzione concorrono diverse recenti indagini di mercato che, incrociando numeri e abitudini dei consumatori, stimano una crescita a doppia cifra per il distillato entro i prossimi anni.
Tra questi c’è l’ultimo rapporto di Allied Market Research, il “Global Bourbon Spirits Market by Type”, secondo cui il mercato dei Bourbon – che valeva 7,8 miliardi di dollari nel 2021 – è destinato ad aumentare di valore fino a 12,8 miliardi di dollari entro il 2031. A spingerlo verso l’alto, il contemporaneo aumento dello spiriturismo e della domanda di alcolici premium ready-to-drink (RTD) e di lusso, nonché l’utilizzo come ingrediente nei cocktail.
Una crescita confermata anche da IWSR, fornitore globale di dati e informazioni di mercato delle bevande alcoliche, secondo cui il bourbon ha continuato a crescere di anno in anno sia in termini di volume che di valore, anche durante la pandemia. La crescita si
riscontra soprattutto in termini di valore, il che – al netto della recente spinta inflattiva – indica una tendenza alla spesa più elevata.
Le tipologie in crescita
Nel dettaglio, la ricerca di Allied Market Research stima che tra il 2022 e il 2031 la tipologia di Bourbon più venduta sarà quella dei ‘wheated’ – che già nel 2021 rappresentava un terzo dell’intero mercato – mentre i ‘barrel-finished’ saranno quelli che registreranno il più consistente tasso di crescita annuale (+6,1%). Il Bourbon occuperà poi i due quinti del mercato degli spirits compresi tra i 46 e i 55 gradi alcolici, mentre quelli superiori ai 56 gradi andranno a costituire la nicchia di prodotto con la crescita media più significativa (+10,3%) per effetto dell’aumento della domanda di prodotti high-end premium o luxury.
Canali di vendita e mercati di riferimento
Sempre secondo le previsioni, le vendite avverranno principalmente nel canale on-trade, dove si smercerà circa il 60% del prodotto con un tasso di crescita stimato del 5,1% annuo, grazie soprattutto all’aumento della socialità che la ricerca prevede per gli anni a venire. Il Nord America si confermerà, infine, il mercato principale, capace di assorbire all’incirca un terzo dell’intera produzione globale, mentre a registrare il tasso di crescita più importante (+6%) saranno America Latina, Medio Oriente e Africa (LAMEA).
Tendenze queste, che saranno da verificare nel prossimo decennio.