Con solo 4 metri quadrati, il mini-locale di Flavio Angiolillo e Marco Russo propone un format tra il take away e l’esclusività, dedicato agli amanti di mixology e distillati.
Quattro metri quadrati e un’idea di servizio che gioca tra il take away e l’ingresso – limitatissimo – su prenotazione, per incuriosire la clientela e offrire un’esperienza unica a chi sceglie di godersi l’interno del locale.
Il Backdoor 43, situato appunto in Ripa di Porta Ticinese 43, è la terza creazione del gruppo Farmily ed è stato inaugurato nel 2015. L’obiettivo di Flavio Angiolillo e Marco Russo era creare il cocktail bar più piccolo del mondo e per farlo hanno ideato un concept in grado di coniugare le dimensioni contenute con il flusso di clientela.
Gioco e curiosità ricoprono un ruolo fondamentale fin dall’apertura. Il lancio infatti è stato alimentato da una vera e propria caccia al tesoro in giro per Milano, attraverso una serie di indizi sparsi per la città e nascosti all’interno di alcuni libri gialli.
Il locale è uno solo, ma sono due le maniere per viverlo.
In modalità take away l’interazione tra la clientela e il barman avviene attraverso una finestra dalla quale si ordina e ritira il proprio drink. In questo caso il volto del barman è coperto da una maschera di Guy Fawkes, ispirata dalla pellicola ‘V per Vendetta’. In questo caso il menù è limitato. Lo si trova esposto all’esterno del locale e comprende 8 cocktail serviti in bicchieri di carta termici pronti per essere gustati sul momento o essere consegnati direttamente a casa tramite il servizio delivery. Un servizio pensato da un lato per divertire, dall’altro anche per garantire e conservare il livello di qualità delle bevande.
Per vivere l’esperienza dall’esterno, occorre invece prenotare. Si ha così a disposizione una collezione di oltre 200 etichette di whisky, drink su misura, sottofondo musicale a propria scelta e un bartender a completa disposizione. Ma occorre scegliere in fretta, perché il privilegio dura al massimo un’ora.