Milano, l’estate dalle terrazze più belle

Drink e buona cucina in cinque terrazze (più due luoghi d’eccezione) con vista sulla città della Madonnina, per scoprire quanto può essere blu il cielo sopra Milano

Milano è una città conosciuta per il business, qui si corre e si fattura con impegno e dedizione. Impegno e dedizione che i milanesi impiegano anche per regalarsi posti particolari dove godersi momenti di relax e convivialità. Abbiamo selezionato 5 terrazze, a nostro avviso imperdibili per l’offerta food & beverage a cui ne abbiamo aggiunte due: una che rende golosa la visita a un museo e un’altra dove non si mangia né si beve ma, in compenso, si fa del bene all’ambiente.

Carmelina

Carmelina è la trattoria partenopea di Nanni Arbellini, imprenditore già alla guida delle insegne Pizzium, Crocca e Gelsomina. Al primo locale inaugurato a Milano nel 2019 ne sono seguiti altri due, uno sempre nella città meneghina e l’altro a Brescia. In particolare, la pizzeria di via Thaon De Revel a Milano ha una terrazza racchiusa da una cortina di piante e fiori che trasporta lontano dal trambusto della città, in un’atmosfera che fa sentire in vacanza al mare.


Carmelina, la pizzeria di via Thaon De Revel a Milano - credits Carmelina
Carmelina, la pizzeria di via Thaon De Revel a Milano – credits Carmelina

Il menu è un’immersione nella cucina campana. Tra gli antipasti spiccano i cosiddetti Sfizi, dal fiore di zucca ripieno di ricotta di bufala alla montanarina, dalla frittatina alla mozzarella in carrozza. Tra i primi, immancabili gli spaghetti alla Nerano, gli scialatielli ai frutti di mare, la calamarata e i paccheri alla positanese. E poi polpette al sugo, polpo croccante con cicorie spadellate, stracciatella di bufala e pomodorini semidried, calamaro ripieno e frittura di gamberi e calamari. Dal menu pizza le più apprezzate sono la Capri, con salsa di pomodorini gialli, burrata pugliese, tarallo sbriciolato, olive, olio evo e basilico, e la Neranese, con fior di latte, crema di zucchine, fiori di zucca, zucchine, olio evo e basilico. In accompagnamento, una carta dei vini che valorizza i vitigni campani, dalla Falanghina al Fiano, dall’Aglianico al Greco.

Issei pool

Issei Pool è la terrazza al quarto piano del Radisson Collection Hotel Santa Sofia che, in collaborazione con il marchio di beachwear Manebí, organizza ogni giovedì gli aperitivi “Issei by the pool”. Protagonisti di ogni appuntamento, i cocktail firmati dal bar manager Marco Masiero.


Issei Pool del Radisson Collection Hotel, Santa Sofia - credits Radisson
Issei Pool del Radisson Collection Hotel, Santa Sofia – credits Radisson

Tra questi spiccano l’Americano Fever (a base di Italian Bitter, Vermouth e Fever-Tree Soda), lo Yuzu Paloma (con El Tequileno Premium, Miyako Yuzu Sake, Agave Nectar e Fever-Tree Pink Grapefruit Soda) e il Chillin’ Like a Villain (realizzato con Veritas Rum, Lime, Passion Fruit e Fever-Tree Ginger Beer). Ad accompagnare la drink list, una selezione di finger food a cura della chef Chiara Di Salvo che comprende specialità ispirate alla cucina nikkei, come i mini lobster roll, la ceviche di salmone con mango e avocado e la tortilla croccante con guacamole e basilico, e piatti dai sapori tipici mediterranei come l’Insalatina di cous cous con feta, cetriolo e pomodorini e la bruschettina con stracciatella e pomodoro fresco.

Terrazza Gallia

Si vive tutto il giorno la terrazza del rooftop restaurant dell’Excelsior Hotel Gallia. A pranzo, dal martedì al sabato, c’è la formula business lunch, che prevede un amuse bouche, un antipasto a cura dei fratelli Vincenzo e Antonio Lebano, executive chef del ristorante, che cambia ogni settimana, i “Paccheri alla ‘Vittorio’” e le dolcezze finali, oppure un menu alla carta che comprende due antipasti, due primi e due secondi, oltre ai dolci.


Terrazza Gallia dell'Excelsior Hotel Gallia - credits Excelsion Hotel Gallia
Terrazza Gallia dell’Excelsior Hotel Gallia – credits Excelsion Hotel Gallia

Da martedì a giovedì va in scena “The Ritual | 7 PM is the new 5 PM”, serate a base di musica della resident Dj Violet, di cocktail serviti in teiera e special bite. Quattro i cocktail in teiera: Sold by the candle (Plymouth Gin, Lillet Blanc infuso al te bianco, Marjan Simcic, Sauvignon Blanc Cru Selection, Cocchi Aperitivo Americano), Victorian’s (Plymouth Gin, Ruby Port Wine, Kikuisami Umeshu, Pimm’s N.1, Earl Grey Tea, limone), East India Trading Company (Tequila Altos Plata, Mezcal Vida del Maguey, Gunpowder Tea, limone, soda all’acqua di pomodoro, spezie) e l’analcolico The London Essence.



Infine, a cena, la proposta spazia su due menu degustazione. Mediterraneo è il menu dedicato al mare, composto da dieci portate, che si rinnova costantemente con nuove creazioni che si aggiungono ai signature. Alla Scoperta, è invece un percorso composto da otto portate, più classiche, come il “Pomodoro arrosto, vaniglia, olio evo e vinaigrette ai lamponi”, i “Ravioli del Plin”, il “Maialino cotto dolcemente, rabarbaro, salsa ai lamponi fermentati” e l’”Agnello, patate, piselli alla menta, spugnole, rafano”. Fra i dessert l’intramontabile “Tiramisù Lebano” e il “Bounty”, un dolce che prende il nome dalla nota barretta di cioccolato, accompagnato da un’insalatina di mango e frutto della passione e gelato alla piña colada.

Terrazza Hilton

La terrazza si trova al primo piano, dove sorge anche la Hilton Milan Greenhouse, il primo orto urbano in hotel: qui vengono coltivati erbe e ortaggi utilizzati da CotoliAmo, il gastro bistrot guidato dallo chef Paolo Ghirardi. Tra le piante coltivate ci sono il finocchietto selvatico e gli ortaggi a basso consumo idrico, come il pomodoro, il carciofo e l’aglio, oltre a melanzane e basilico. Non solo, nella serra vengono coltivati anche fiori edibili, come la viola del pensiero, le begonie e il trifoglio rosso.


La Terrazza dell'Hilton Milan Greenhouse - credits Hilton
La Terrazza dell’Hilton Milan Greenhouse – credits Hilton

Con i frutti delle piante del giardino, in particolare mele cotogne e pere, vengono realizzate marmellate homemade mentre dai limoni coltivati in serra si ricava il limoncello Hilton Milan, che viene usato come base del cocktail Spritzettiamo (Limoncello, salvia, Martini Bianco e Prosecco). Anche per accompagnare l’aperitivo, lo chef realizza dei finger food con i prodotti della serra come il gel di mostarda di mele cotogne e noci, il bignè con robiola ed estratto di trifoglio rosso e la crocchetta di salmerino con gel di limone.

Vertigo Milano by Purobeach

Progettato dallo studio Park Associati, vertigo by Purobeach sul rooftop del nhow Milano ospita tre piscine circolari, un’area lounge con cocktail bar, una zona solarium e l’infinity pool, realizzata in collaborazione con Myrtha Pools. L’ambiente è ispirato alla natura con piante, lettini, sedute, musica coinvolgente e una proposta food di M3 Cuisine.


go by Purobeach sul rooftop del nhow Milano - nhow Milano
Vertigo by Purobeach sul rooftop del nhow Milano – nhow Milano

Sono i sapori forti di Miami, Melbourne e Marrakech che caratterizzano i piatti del menu dai colori vitaminici come l’immancabile Caesar Salad, o le quesadillas di pollo oppure i falafel di lenticchie e taco raita di cetriolo. L’abbinamento è con cocktail frizzanti e rinfrescanti come i signature nhow kiss (Maker’s Mark, Chartreuse, Cordial Lime & The Verde, angostura), Aquavilla (Tanqueray, purea di mango, succo di limone, zucchero liquido, foglie di menta, top Passoa) e Surface (Italicus, Passoa, succo di pompelmo, top Prosecco) e tanti altri a base di Gin Cillario&Marazzi.

Terrazza Triennale

La Terrazza Triennale è uno degli esempi del nuovo trend della ristorazione, portare la cucina di alta qualità all’interno di spazi dedicati alla cultura. In particolare, Terrazza Triennale è situata sul rooftop della Triennale, il museo nato nel 1933 sotto la guida di figure come Gio Ponti e Mario Sironi.


Terrazza Triennale, il rooftop del museo Triennale - credits Triennale
Terrazza Triennale, il rooftop del museo Triennale – credits Triennale

La sede, Palazzo dell’Arte, è stato progettato dall’architetto Giovanni Muzio ed è una delle principali espressioni dell’architettura razionalista. Immerso nel verde del Parco Sempione, la Terrazza della Triennale gode di una vista che spazia dai torrioni del Castello Sforzesco fino ai grattacieli di CityLife.

Il menu, progettato da Tommaso Arrigoni, 1 Stella Michelin con il suo Innocenti Evasioni di Milano, rivede le ricette della tradizione milanese come il Riso Milano, brodo di gallina e burro acido o il Roast beef, fagiolini in salamoia, patate e olive taggiasche, maionese all’acciuga o il dolce signature Panettone con soffio di mascarpone ai frutti di bosco. La Terrazza ha un’area cocktail regno del bar tender Lorenzo Rossi, che ha creato una drink list con i miscelati che hanno fatto la storia della mixology internazionale.

B&Bees

Sulla terrazza del B&B Hotel Milano Cenisio Garibaldi nasce B&Bees, un’oasi di biodiversità in un contesto urbano che favorisce il ripristino degli ecosistemi locali a favore di api selvatiche, farfalle, coccinelle e altri insetti impollinatori. Proprio gli insetti impollinatori, tra cui le api selvatiche, hanno un ruolo fondamentale per la sopravvivenza del nostro Pianeta e per la crescita delle coltivazioni: essi sono al centro della catena alimentare e un terzo della produzione alimentare mondiale dipende proprio da questi insetti. Tuttavia, sono sempre più minacciati da pesticidi, perdita di habitat naturale e cambiamento climatico.


B&Bees la terrazza del B&B Hotel Milano Cenisio Garibaldi - credits B&B Hotel Milano
B&Bees la terrazza del B&B Hotel Milano Cenisio Garibaldi – credits B&B Hotel Milano

Per sostenerli, B&B Hotels ha deciso quindi di collaborare con Beeing, start up specializzata nell’apicoltura urbana, per creare spazi cittadini sicuri, dove gli insetti possano trovare cibo e riparo, installando i Bee Hotels, piccole dimore di materiali naturali in cui questi impollinatori possono trovare riparo. Nello specifico, sulla nuova terrazza del B&B Hotel Milano Cenisio Garibaldi, gli ospiti avranno la possibilità di immergersi in un’oasi verde protetta, circondati da una varietà di piante, come lavanda, fiori selvatici e gelsomino, ricchi di nettare e perciò amici di api, farfalle, falene e coleotteri. La terrazza diventa così rifugio e fonte di nutrimento per tutti gli impollinatori.

I siciliani si dividono fra siciliani di terra e siciliani di mare. Quelli di terra rimangono nell’Isola, quelli di mare viaggiano in giro per il mondo ma tornano sempre a casa. Io sono una siciliana di mare e le passioni conducono la mia vita. Ho fatto dell’amore per la scrittura la mia professione e per questo sono diventata giornalista. Racconto storie di vita, di territori, di viaggi e cibi attraverso la lente delle mie esperienze e del mio sentire. Esploro il territorio insieme alle persone che mi raccontano le loro emozioni e il loro saper fare, un sapere millenario frutto dell’unione di tradizioni e di tecnologie moderne.

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