Las Vegas, la città della perdizione, anche al bancone

Bartender leggendari, test atomici, agave e speakeasy in lavanderie nascoste. Nella città più grande dello stato del Nevada, i bar della città sono un punto fermo e le bevute sono di alto livello

Nella città della perdizione, degli eccessi e del peccato, i cocktail bar sembrano servire acqua santa e i loro bartender sono i messia che allietano le serate degli avventori in mirifici locali dall’estetica accattivante. Se gran parte di ciò che si vede e si vive in Vegas è un gioco di artefici e fantasia, i bar della città sono un punto fermo e le bevute sono di alto livello.
Gran parte li troverete all’interno degli hotel casino ma qualcuno vive anche di vita indipendente. Armatevi di curiosità -…e fegato – e iniziate a percorrere la famosa Strip, la via più famosa e turistica, dove potrete entrare nei più prestigiosi cocktail bar di Las Vegas.

The Golden Tiki

Situato nella Chinatown di Vegas, questo posto ha voluto ricreare il classico tiki bar della metà del secolo che ricorda il leggendario Don the Beachcomber, avventuriero americano e “padre fondatore” della cultura tiki. La drink list è realizzata a mano e dona piacere tra classici nostalgici e nuove creazioni, insieme a un’ampia selezione di rum e birra artigianale.


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The Golden Tiki nella Chinatown di Las Vegas – credits The Golden Tiki

L’arredamento è unico nel suo genere tra piante, cascate d’acqua, maschere di altri mondi, è la tana del famoso bartender Adam Rains, pluripremiato personaggio dal pedigree impressionante che tra le sue basi ha scelto anche la città dei vizi. Non solo cultura liquida ma anche un menu con piatti che seguono il filone tiki come la Tiki Thai Crunch Salad con cavolo, peperoni, cetrioli, piselli, coriandolo e cipolle rosse mescolati in salsa di arachidi o il grande piatto “surf board” con cocktail di gamberetti, gamberi al cocco e panini con granchio. Potrete ovviamente scegliere di abbinare il tutto alla selezione di rum.

The Cosmopolitan Hotel

Solo a Las Vegas, all’interno di un hotel, possono esserci ben 21 diversi bar. Assolutamente da visitare è il Chandelier bar che si sviluppa su tre piani: circondato da centinaia di luci e migliaia di pietre lucenti, dà la sensazione di essere dentro un lampadario.


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Chandelier, uno dei 21 bar del Cosmopolitan Hotel – credits Chandelier

Il piano inferiore è più affollato, il superiore è invece un salotto appartato, quello intermedio è rivolto a coloro che preferiscono un cocktail elegante dove cura e attenzione sono i principali ingredienti, come nel caso del Verbena, una creazione a base di zenzero, limone e tequila (ricordate di mangiare il fiore commestibile per esaltare la bevuta) perfetta insieme ai loro squisiti ceviche.

Atomic Liquors

È il più antico bar indipendente di tutta Las Vegas. Nato per la prima volta nel 1945 con il nome di Virginia’s Cafe, il suo nome attuale è stato modificato dai proprietari ispirati dai test atomici che normalmente osservavano dal tetto. Specializzato in birre acide, questo luogo è pregno di storia e famoso per aver ospitato una moltitudine di celebrità che qui sono passate per un drink come Barbara Streisand e Burt Reynolds, che avevano persino il loro personale posto a sedere.


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Atomic Liquors, il più antico bar indipendente di Las Vegas – credits Atomic Liquors

Oggi, oltre alla moltitudine di birre, ci sono decine di cocktail da poter ordinare, compresa una sezione dedicata all’uso del caffè in miscelazione. In pieno stile stelle e strisce, ciò che più diverte sono i piatti come patatine fritte all’aglio e tartufo, pollo fritto o le “Atomic Pizza” pepperoni e grilled pineapple, abbinati a drink come il Thai-me Bomb a base di Ancho Reyes.

Herbs and Rye

Un posto storico fatto grande dal mitico Nectaly Mendoza che ha portato Herbs and Rye ad essere un indirizzo scelto dai suoi colleghi barmen, quindi un posto di assoluto valore.


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Herbs and Rye, considerato il miglior happy hour di Las Vegas – credits Herbs and Rye

Imperdibile, considerato da Las Vegas Weekly il “miglior happy hour in città”, questo caratteristico bar offre due diverse fasce orarie (dalle 17 alle 20 e dalle 12 alle 3) in cui i clienti possono assaggiare tutte le tipologie di bistecche, gli antipasti e il resto, compresi i drink, con un 50% di sconto. Sul grande menu unico compaiono le storie dietro ogni cocktail servito. Una steakhouse che abbina carne a buoni cocktail e distillati, prevalentemente whisky.

Mama Rabbit

Siete amanti dei due più famosi distillati messicani? Ecco a voi il mezcal-tequila bar di Sin City, situato all’interno del Parco MGM, originato dalla rinomata mezcalera Bricia Lopez di Oaxaca, in Messico, la cui famiglia è attiva nel settore degli alcolici da sempre.


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Mama Rabbit all’interno del Parco MGM – credits Mama Rabbit

Mama Rabbit è il suo primo format fuori da Los Angeles e vanta la più grande selezione di alcolici a base di agave negli Stati Uniti, con oltre 500 etichette. Più che vasta la selezione di cocktail a base mezcal, il bar propone anche buoni margarita e bottiglie di pregio, sempre made in Mexico! Di più, sarà un piacere pasteggiare a suon di distillati d’agave insieme a tacos, enchilada, fajitas e quesadilla…che goduria.



Mob Museum

Raggiungete il museo e godetevi pure la visita che ripercorre la storia del proibizionismo e dalla malavita in Las Vegas. Al termine andate nel piano interrato ed entrate nel The Underground, il cocktail bar dove si respira aria di tempi andati e che ha persino una distilleria in cui viene prodotto il proprio distillato Moonshine.


The Underground nel Mob Museum Distillery Las Vegas
The Underground nel Mob Museum Distillery – credits Mob Museum

Provate il cocktail Southside a base gin, il preferito di Al Capone, dolce e aromatico. Dietro un grande quadro che funge da porta segreta si cela una stanza nascosta privata in cui poter bere ma non solo perché da qualche tempo in questo luogo storico vengono serviti pochi piatti che riportano agli anni che furono come le “meat balls” con marinara and mozzarella sauce accompagnate dal whisky della casa con le sue note di dolci popcorn burrosi.

Oak & Ivy 

Situato all’interno di un container rinnovato, facente parte del Downtown Container Park nella città vecchia, Oak & Ivy è specializzato in whisky (oltre 100) e liquori fatti in casa. Conta una decina di sgabelli fronte banco e si estende soprattutto con i posti a sedere nel patio.


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Oak & Ivy, specializzato in whisky – credits Oak & Ivy

Ma restate dentro se riuscite e mettetevi nella mani di Gregory Rodriguez, proprietario e fantasioso barman di origini dominicane. I suoi cavalli di battaglia? L’Apple Harvest (un dessert in forma liquida) o il Whisky Smash fatto con Buffalo Trace Bourbon e acqua alla frutta che cambia con le stagioni. È un posto piacevolissimo dove incontrare tanti bevitori appassionati in un luogo informale, assaggerete le loro pericolosissime nocciole candite, mandorle affumicate e sottaceti con cui fare un aperitivo semplice e degno di nota.

Montecristo Cigar Bar

Questo elegante cigar bar del Caesars Palace ospita un negozio al dettaglio con un humidor che conta oltre 1.000 diversi sigari da poter scegliere e abbinare ad un cocktail nella sala “nebbiosa” in cui ci gode il buon abbinamento tabacco e drink.


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Montecristo Cigar Bar – credits Montecristo

Potrete sorseggiare i vostri whisky (rari) preferiti o scegliere tra le specialità dei bartender tra cui un cocktail affumicato a base di rum. Per i più audaci il valore aggiunto è poter ordinare dai vari ristoranti dell’hotel e mangiare in una sala apposita in compagnia dell’inebriante fumo lento. La nostro combo è stata ribeye steak, Macallan 18 e Cohiba 55 Aniversario limited edition.

The Laundry Room

Dovrete scrivere un messaggio e sperare che ci siano le condizioni per entrare oltre quella porta che si mimetizza nel muro lungo la strada. Nel Commonwealth, famoso bar nel quartiere di Fremont East, zona dove nacque Las Vegas, avrete (forse) la possibilità di entrare nella sua lavanderia nascosta dietro una parete ed arrivare in un vero e proprio speakeasy con cucina.


The Laundry Room all'interno del Commonwealth bar  las vegas
The Laundry Room all’interno del Commonwealth bar – credits The Laundry Rom

Era la lavanderia dello storico e adiacente casinò El Cortez, accetta l’ingresso solo su prenotazione, non è possibile usare cellulari, tutti i cocktail costano 16 dollari. L’unico abbinamento saranno cestini senza fondo di pop corn (alcuni dei migliori mai provati in diverse varianti) e cibo che siete autorizzati a portare dall’esterno. Si consiglia di affidarsi ai bravi bartender, in alternativa ordinate un “Corsage and Cigarettes After Prom” e perdete la cognizione spazio temporale.

Giornalista nato in Abruzzo e vissuto a Chieti finchè non ha ricevuto la “chiamata”: subito dopo il diploma infatti, comincia il percorso nell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che lo ha poi portato a ciò che è oggi, un gastronomo. Specializzato nella cucina (e non solo) dell’America Latina, vive a Milano e conduce il suo programma televisivo “Mangio Tutto Tranne” su Gambero Rosso Channel.

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