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Vermouth di Torino: presente e futuro della denominazione

Le novità del Consorzio sulla promozione e la tutela del Vermouth di Torino, per un mercato in continua espansione

Il mondo del Vermouth si prepara alle sfide di luglio. Tra le più importanti: la fiera londinese IMBIBE, dove il Consorzio promuove l’Aperitivo Mediterraneo con i suoi partner. Seguirà il seminario professionale curato dal Consorzio al forum di Tales of the Cocktail, che si terrà a fine mese a New Orleans negli USA.

I due eventi sono stati presentati durante gli Stati Generali convocati dal Consorzio del Vermouth di Torino in questi giorni. L’appuntamento con i soci – che rappresentano oltre il 96% della produzione di Vermouth di Torino, commercializzato in 82 Paesi nei 5 continenti, con una produzione pari a circa sei milioni di bottiglie – ha permesso di fare il punto sul settore e fissare gli obiettivi futuri.


Bava e il direttore Pierstefano Berta - credits Consorzio del Vermouth di Torino
Il Presidente del Consorzio Roberto Bava e il Direttore Pierstefano Berta – credits Consorzio del Vermouth di Torino

PROMOZIONE E TUTELA

Il Presidente del Consorzio Roberto Bava e il Direttore Pierstefano Berta hanno delineato un quadro preciso degli obbiettivi raggiunti nell’ultimo anno. Sia in campo nazionale che internazionale.
Tra tutti, l’importante azione di promozione e tutela del Vermouth di Torino nel mondo attraverso le novità legate all’etichettatura, all’ottenimento del Marchio di certificazione Usa e del marchio consortile.

L’etichettatura, che prevede l’apposizione del logo dell’Unione Europea e del MASAF, sottolinea l’importanza dell’Indicazione geografica protetta, l’unica concessa a un Vermouth. La denominazione “Vermouth di Torino” non solo mostra un legame indissolubile con il territorio ma fornisce anche maggiori garanzie ai consumatori.



Il Consorzio ha inoltre intensificato le attività di tutela del marchio, contrastando l’utilizzo improprio della denominazione in Italia e all’estero. Da quest’anno il Vermouth di Torino può contare sul Marchio di Certificazione rilasciato dall’United States Patent and Trademark Office (Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti). Un traguardo importante che permette al Consorzio di proteggere e controllare rigorosamente la denominazione “Vermouth di Torino IGP” in uno dei mercati di maggior rilievo per i soci. E’ stato inoltre depositato in Italia, in Europa e nei principali mercati internazionali, Il marchio consortile che permetterà al Consorzio di opporsi a impieghi scorretti della denominazione in nazioni europee ed extraeuropee. Proteggendo in questo modo consumatori, produttori, e in generale il Made in Italy.

LA CRESCITA DEL VERMOUTH E I NUOVI AMBASCIATORI

I dati confermano una crescita costante della richiesta di Vermouth di Torino. Ad incidere anche le tante attività di promozione organizzate nell’ultimo anno. Tra queste ricordiamo il Mediterranean Aperitivo. Il progetto che dal 2022 – come ha illustrato il manager Pauline Rita Rosa – ha visto il Vermotuh di Torino protagonista di numerose attività in Regno Unito, Stati Uniti e Canada.


Abasciatori ed Educatori del Vermouth di Torino” - credits Consorzio del Vermouth di Torino
I nuovi “Ambasciatori ed Educatori del Vermouth di Torino” – credits Consorzio del Vermouth di Torino

Durante l’incontro – nelle cantine della Banca del Vino, presso l’Agenzia di Pollenzo – sono stati resi noti i nomi dei nuovi “Ambasciatori ed Educatori del Vermouth di Torino”. Un riconoscimento rivolto a persone che lavorano a vario titolo con passione e competenza per la conoscenza e l’apprezzamento di questo affascinante prodotto. A ricevere lo speciale diploma: Mariuccia Roggero Ferrero e Diego Crippa, importanti chef canellesi e Sergio Nodone, ambasciatore presso i Cavalieri del Tartufo di Alba. Ggli “Ambasciatori Educatori” sono invece Pauline Rita Rosa, Myles Cunliffe e Samuel Boulton che hanno gestito diversi seminari negli eventi internazionali del Consorzio.

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