L’area protetta più grande d’Italia ospiterà Pollino Cocktail Camp: il primo raduno dedicato alle botaniche e alla biodiversità liquoristica
C’è un luogo che sembra nato per ispirare una libro fantasy. Vanta nomi come Cresta dell’Infinito, Dolcedorme e Colle del Dragone. A volte, di sera, si verifica il fenomeno della Lupa di Mare – quando la nebbia proveniente dal mare risale, bassa, fino all’entroterra prima di ritirarsi al mattino. Si estende per 192 mila ettari e vi abitano i più antichi alberi d’Europa oltre a due faggete vetuste Patrimonio Unesco e 1400 specie di fiori finora identificate. Si trova in Italia ed è il Parco Nazionale del Pollino.
Non sorprende quindi che sia proprio questo luogo a dar vita – dal 13 al 15 luglio a Campotenese – al primo evento formativo e culturale sulla botanical mixology e la liquoristica: Pollino Cocktail Camp.
L’evento è alla sua prima edizione e unisce mixologist, liquoristi, operatori di settore e appassionati con l’obiettivo di far conoscere la straordinaria ricchezza delle specie officinali e aromatiche del Parco. Senza dimenticare la promozione di una nuova cultura del bere consapevole, anche attraverso la riduzione degli sprechi, la valorizzazione della stagionalità e il sostegno dei prodotti locali.
Pollino Cocktail Camp è organizzato dall’impresa sociale Catasta, in collaborazione con Rubbettino – l’azienda attiva nel campo della stampa, del packaging e della comunicazione – e con il Conservatorio di Etnobotanica di Castelluccio Superiore, luogo dedicato alla valorizzazione e allo studio del patrimonio botanico del Pollino e custode di uno dei più preziosi e vasti erbari del Paese.
IL PROGRAMMA
Nella tre giorni di manifestazione sono previste degustazioni, masterclass con esperti provenienti da tutta Italia, visite guidate al Conservatorio Etnobotanico, escursioni e talk a cielo aperto.
Tra gli appuntamenti segnaliamo il 13 e 14 luglio i live set tenuti da bartender e mixologist che, in sinergia con i liquoristi, creeranno signatur cocktail con le botaniche del Parco.
CI saranno i banchi d’assaggio – il 13 luglio dalle 15 alle 21 e il 14 luglio dalle 11 alle 21 – con la formula del walk around tasting per il pubblico che potrà così scoprire e gustare liquori, bevande e i prodotti legati all’arte della miscelazione. Sabato 13 si svolgerà il concerto di Mariano Farina Apulian Quartet mentre l’ultimo giorno sarà il momento dell’attività formativa, con mixologist, bartender, operatori di settore e stampa impegnati nello studio delle botaniche del Parco con il foraging e la visita guidata al Conservatorio Etnobotanica.
Sabato 13 luglio alle ore 17 ci sarà anche Spirito Autoctono con il Direttore Francesco Bruno Fadda e la giornalista Lara De Luna, per la presentazione della Guida ai “Distillati, Amari, Grappe e Liquori di Pregio” e la premiazione dei liquoristi del Sud Italia.
UN FESTIVAL CHE DIVENTA LIBRO
“Abbiamo ideato Pollino Cocktail Camp come evento ricreativo e formativo dedicato alla biodiversità e ai tesori del Parco Nazionale del Pollino, uno degli ultimi paradisi naturali del Continente- dicono gli organizzatori Giovanni Gagliardi, Sergio Senatore, Donato Sabatella e Manuela Laiacona -. E’ una esperienza di crescita immersiva. Lo abbiamo concepito con lo spirito del camp, come luogo di raduno in cui chi opera nel settore può formarsi in un contesto naturalistico unico, condividere, conoscersi, sperimentare cocktail e bevande, presentare al pubblico nuovi progetti e far assaggiare prodotti, il tutto con il mood della festa”.
Pollino Cocktail Camp è un vero e proprio progetto culturale che diventerà anche il primo libro sulla botanical mixology del Pollino in co-produzione con Rubbettino.
“Il volume – spiegano gli organizzatori – vedrà protagonisti i signature cocktail ideati in occasione dell’evento. Vogliamo ringraziare la prestigiosa casa editrice Rubbettino di Soveria Mannelli che ha sin da subito sposato il progetto e che consentirà di raccontare il Parco Nazionale del Pollino da prospettiva originale, attraverso una nuova chiave di lettura, di raggiungere nuovi target e dare luce a bartender e aziende che valorizzano il territorio”.